Controlli lungo il litorale tra Molfetta e Monopoli: multati quattro stabilimenti
I Carabinieri hanno trovato alcuni lavoratori in nero. Situazioni di irregolarità anche per igiene, salute e sicurezza
venerdì 2 settembre 2022
13.45
Quattro stabilimenti balneari lungo il litorale fra Molfetta, Bari e Monopoli sono stati stati sanzionati per violazioni del testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui anche l'impiego di lavoratori in nero e il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene.
È il risultato di una task force, istituita dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari e composta dai militari dell'Arma territoriale e dai Carabinieri specializzati del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, che nei mesi di luglio e di agosto, nell'ambito dell'intensificazione dei servizi di vigilanza estiva, sono stati impegnati al contrasto dei fenomeni connessi con il sovraffollamento delle strutture ricettive, a tutela della sicurezza del cittadino, dei lavoratori e dei turisti.
Particolare attenzione è stata posta sull'attività di prevenzione e sono state effettuate verifiche sui luoghi di lavoro al fine di accertare la regolarità delle condizioni di esercizio delle diverse attività, dai rapporti di impiego dei dipendenti, al rispetto delle norme igienico sanitarie e alla somministrazione di alimenti e bevande.
Nell'ambito delle diverse operazioni che hanno visto il controllo di stabilimenti balneari, villaggi e strutture alloggiative, tipo agriturismo e bed and breakfast, i Carabinieri, in 8 accessi ispettivi, hanno riscontrato violazioni sia in materia di lavoro e di legislazione sociale sia in quella igienico-sanitaria, con la denuncia a piede libero di 12 persone, l'elevazione di contravvenzioni per un totale di circa 221mila euro e la contestazione di sanzioni amministrative per circa 132mila euro.
In particolare, durante il controllo a 4 stabilimenti balneari, tra Molfetta, Bari e Monopoli, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero i rispettivi proprietari, contestando loro diverse violazioni del testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui anche l'impiego di lavoratori in nero, nonché il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene, tra cui, in alcuni casi, anche la mancata tracciabilità degli alimenti. In questo caso, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di circa 200 chilogrammi di prodotti lattiero caseari privi di etichettatura.
Nel corso dell'attività ispettiva, è stato denunciato a piede libero anche il legale rappresentante di un villaggio turistico in provincia di Bari, dove i militari, oltre a identificare tre minori impiegati in nero, hanno trovato un deposito per alimenti con evidenti carenze strutturali e privo di documentazione sanitaria e sequestrato circa 45 chilogrammi di prodotti ittici e carnei non tracciabili. Nella circostanza, sono state contestate sanzioni amministrativamente per circa 13mila euro e ammende per circa 36mila euro.
I controlli hanno interessato anche alcuni agriturismi e bed and breakfast. In provincia sono state deferite 4 persone, in qualità di soci amministratori di un agriturismo per aver omesso, tra l'altro, di informare i lavoratori sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro connessi con l'attività di impresa, di redigere il documento di valutazioni e rischi e di predisporre idonea procedura di autocontrollo per la preparazione di prodotti confezionati in proprio.
È il risultato di una task force, istituita dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari e composta dai militari dell'Arma territoriale e dai Carabinieri specializzati del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, che nei mesi di luglio e di agosto, nell'ambito dell'intensificazione dei servizi di vigilanza estiva, sono stati impegnati al contrasto dei fenomeni connessi con il sovraffollamento delle strutture ricettive, a tutela della sicurezza del cittadino, dei lavoratori e dei turisti.
Particolare attenzione è stata posta sull'attività di prevenzione e sono state effettuate verifiche sui luoghi di lavoro al fine di accertare la regolarità delle condizioni di esercizio delle diverse attività, dai rapporti di impiego dei dipendenti, al rispetto delle norme igienico sanitarie e alla somministrazione di alimenti e bevande.
Nell'ambito delle diverse operazioni che hanno visto il controllo di stabilimenti balneari, villaggi e strutture alloggiative, tipo agriturismo e bed and breakfast, i Carabinieri, in 8 accessi ispettivi, hanno riscontrato violazioni sia in materia di lavoro e di legislazione sociale sia in quella igienico-sanitaria, con la denuncia a piede libero di 12 persone, l'elevazione di contravvenzioni per un totale di circa 221mila euro e la contestazione di sanzioni amministrative per circa 132mila euro.
In particolare, durante il controllo a 4 stabilimenti balneari, tra Molfetta, Bari e Monopoli, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero i rispettivi proprietari, contestando loro diverse violazioni del testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui anche l'impiego di lavoratori in nero, nonché il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene, tra cui, in alcuni casi, anche la mancata tracciabilità degli alimenti. In questo caso, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di circa 200 chilogrammi di prodotti lattiero caseari privi di etichettatura.
Nel corso dell'attività ispettiva, è stato denunciato a piede libero anche il legale rappresentante di un villaggio turistico in provincia di Bari, dove i militari, oltre a identificare tre minori impiegati in nero, hanno trovato un deposito per alimenti con evidenti carenze strutturali e privo di documentazione sanitaria e sequestrato circa 45 chilogrammi di prodotti ittici e carnei non tracciabili. Nella circostanza, sono state contestate sanzioni amministrativamente per circa 13mila euro e ammende per circa 36mila euro.
I controlli hanno interessato anche alcuni agriturismi e bed and breakfast. In provincia sono state deferite 4 persone, in qualità di soci amministratori di un agriturismo per aver omesso, tra l'altro, di informare i lavoratori sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro connessi con l'attività di impresa, di redigere il documento di valutazioni e rischi e di predisporre idonea procedura di autocontrollo per la preparazione di prodotti confezionati in proprio.