Contro le estrazioni petrolifere tutti in bicicletta
Domenica va in scena la protesta a cui partecipano i movimenti “No triv” di Molfetta e Giovinazzo
venerdì 21 novembre 2014
8.34
"Salviamo l'acqua dal petrolio" è questo lo slogan che animerà la cicloprotesta che domenica prossima unirà le città di Matera e Altamura e a cui parteciperanno i movimenti "No triv" di Molfetta e Giovinazzo. «Sarà un'allegra passeggiata a petrolio zero – affermano gli organizzatori – per affermare la priorità della tutele dell'acqua potabile difronte ai rischi derivanti dalle estrazioni petrolifere in terra lucana». Un rischi che potrebbe estendersi con le paventate prospezioni marine per la ricerca di idrocarburi nel basso Adriatico.
«Le indagini scientifiche condotte da ARPAB e da EHPA (prof.ssa Colella - Univer¬sità Basilicata) – sottolinea la rete Appulo- lucana salva acqua che si è costituita lo scorso 5 aprile - fanno sospettare che l'invaso del Pertusillo, che serve l'Acquedotto Pugliese, sia già occasionalmente soggetto a picchi di inquinamento. Quel che è peggio, lo stato ecologico dell'invaso del Pertusillo appare destinato a peggiorare». Circa 3/4 della Basilicata sono minacciati dalle trivelle. La recente approvazione poi dello "Sblocca Italia" rende il quadro ancora più preoccupante. «L'obiettivo di raddop¬piare le estrazioni petrolifere sia sulla terra che in mare – affermano ancora dalla "Rete" - mette ancora più in pericolo il "Diritto all'acqua potabile" con conseguente danno per tutta la catena alimentare, dall'agricoltura, all'allevamento, al turismo e alla vita in generale. Le attività turistiche ed agricole (e le attività economiche ad essi con¬nesse) rischiano la chiusura a fronte di benefici irrisori per il territorio regionale e trascurabili per l'intera nazione».
La cicloprotesta prenderò il via alle 9 da Piazza Zanardelli ad Altamura e in contemporanea dalla stazione di Villa Longo di Matera. I due serpentoni si uniranno, secondo le previsioni, alle 11 nel piazzale del centro commerciale di Borgo Venusio, nel materano. L'iniziativa sarà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani a Bari nella sede dell'Acquedotto Pugliese alle 11.
«Le indagini scientifiche condotte da ARPAB e da EHPA (prof.ssa Colella - Univer¬sità Basilicata) – sottolinea la rete Appulo- lucana salva acqua che si è costituita lo scorso 5 aprile - fanno sospettare che l'invaso del Pertusillo, che serve l'Acquedotto Pugliese, sia già occasionalmente soggetto a picchi di inquinamento. Quel che è peggio, lo stato ecologico dell'invaso del Pertusillo appare destinato a peggiorare». Circa 3/4 della Basilicata sono minacciati dalle trivelle. La recente approvazione poi dello "Sblocca Italia" rende il quadro ancora più preoccupante. «L'obiettivo di raddop¬piare le estrazioni petrolifere sia sulla terra che in mare – affermano ancora dalla "Rete" - mette ancora più in pericolo il "Diritto all'acqua potabile" con conseguente danno per tutta la catena alimentare, dall'agricoltura, all'allevamento, al turismo e alla vita in generale. Le attività turistiche ed agricole (e le attività economiche ad essi con¬nesse) rischiano la chiusura a fronte di benefici irrisori per il territorio regionale e trascurabili per l'intera nazione».
La cicloprotesta prenderò il via alle 9 da Piazza Zanardelli ad Altamura e in contemporanea dalla stazione di Villa Longo di Matera. I due serpentoni si uniranno, secondo le previsioni, alle 11 nel piazzale del centro commerciale di Borgo Venusio, nel materano. L'iniziativa sarà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani a Bari nella sede dell'Acquedotto Pugliese alle 11.