Contro giudizi e stereotipi: a Molfetta una mostra contro la violenza di genere
L'iniziativa al Museo Civico archeologico del Pulo
giovedì 24 marzo 2022
11.20
Si potrà visitare fino a domani, venerdì 25 marzo, presso il Museo Civico archeologico del Pulo la mostra "Com'eri vestita?", che si avvale del sostegno e il patrocinio dei comuni di Molfetta e Giovinazzo.
"Com'eri vestita?/What were you wearing?", organizzata dal Centro Antiviolenza di ambito territoriale Molfetta–Giovinazzo "Annamaria Bufi", gestito dall'associazione Pandora, è una mostra itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupro.
La mostra, nel 2013, è stata ideata da Jen Brockman, direttrice del dipartimento per la prevenzione e la formazione sessuale dell'Università del Kansas. In seguito è stata portata in Italia dall'associazione Libere Sinergie e in Puglia dal Centro Antiviolenza Sud est donne. In mostra ci sono riproduzioni di 17 abiti di donne abusate che raccontano la violenza, lo stupro. Ogni abito una storia, ogni storia una violenza inflitta.
Alle cerimonia di apertura della mostra oltre, alla Presidente del Cav, Valeria Scardigno, all'assessore alle Pari opportunità Luisella De Pietro, e all'assessore ai Servizi Sociali, Gianna Sgherza, sono intervenuti il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e il sindaco di Giovinazzo, Tommaso de Palma. Presenti, tra gli altri, anche alcune studentesse del Liceo Fornari accompagnate dalle loro insegnanti, la dirigente del Settore Socialità, Lidia De Leonardis, la consigliera comunale Rosalba Secchi.
«La presenza delle giovani studentesse del Fornari è importante perché è dalle giovani generazioni che deve nascere il cambiamento. Nessuna donna – ha sottolineato il Sindaco Tommaso Minervini, insieme con le assessore De Pietro e Sgherza - deve avere paura di denunciare il proprio carnefice per paura del giudizio degli altri. E' dalle nostre paure che nasce la forza del nostro nemico».
La mostra si può visitare, a Molfetta, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 e domani, 25 marzo dalle ore 10 alle ore 13. Da sabato 26 marzo la mostra sarà ospitata nel Comune di Giovinazzo presso la Cittadella della Cultura e resterà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 nei giorni 26-27-28-29 marzo.
"Com'eri vestita?/What were you wearing?", organizzata dal Centro Antiviolenza di ambito territoriale Molfetta–Giovinazzo "Annamaria Bufi", gestito dall'associazione Pandora, è una mostra itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupro.
La mostra, nel 2013, è stata ideata da Jen Brockman, direttrice del dipartimento per la prevenzione e la formazione sessuale dell'Università del Kansas. In seguito è stata portata in Italia dall'associazione Libere Sinergie e in Puglia dal Centro Antiviolenza Sud est donne. In mostra ci sono riproduzioni di 17 abiti di donne abusate che raccontano la violenza, lo stupro. Ogni abito una storia, ogni storia una violenza inflitta.
Alle cerimonia di apertura della mostra oltre, alla Presidente del Cav, Valeria Scardigno, all'assessore alle Pari opportunità Luisella De Pietro, e all'assessore ai Servizi Sociali, Gianna Sgherza, sono intervenuti il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e il sindaco di Giovinazzo, Tommaso de Palma. Presenti, tra gli altri, anche alcune studentesse del Liceo Fornari accompagnate dalle loro insegnanti, la dirigente del Settore Socialità, Lidia De Leonardis, la consigliera comunale Rosalba Secchi.
«La presenza delle giovani studentesse del Fornari è importante perché è dalle giovani generazioni che deve nascere il cambiamento. Nessuna donna – ha sottolineato il Sindaco Tommaso Minervini, insieme con le assessore De Pietro e Sgherza - deve avere paura di denunciare il proprio carnefice per paura del giudizio degli altri. E' dalle nostre paure che nasce la forza del nostro nemico».
La mostra si può visitare, a Molfetta, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 e domani, 25 marzo dalle ore 10 alle ore 13. Da sabato 26 marzo la mostra sarà ospitata nel Comune di Giovinazzo presso la Cittadella della Cultura e resterà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 nei giorni 26-27-28-29 marzo.