Contributi ai privati per la rimozione dell’amianto
Cofinanziamento pari al 80% della spesa complessiva attraverso fondi della Città Metropolitana
lunedì 18 gennaio 2016
15.27
Per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti amianto a Molfetta è possibile ottenere un sopralluogo, il preventivo gratuito attraverso la richiesta al numero verde 800 131 026 e entro fine mese fare domanda per il riconoscimento di un contributo pari al 80% della spesa complessiva per la rimozione.
Tutto questo è possibile grazie all'adesione del Comune di Molfetta alla campagna informativa di Legambiente "Puglia Eternit Free" e al contributo finanziario stanziato dalla Città Metropolitana attraverso un bando. La presentazione è avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale sono intervenuti Paola Natalicchio, sindaco di Molfetta, Rosalba Gadaleta, assessore all'urbanistica e ambiente, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Tommaso Forte, responsabile relazioni esterne di Teorema, partner tecnico.
"Non ci sono più alibi – ha spiegato l'assessore Gadaleta – i cittadini adesso hanno tutti gli strumenti per intervenire con la rimozione e il corretto smaltimento evitando di abbandonare serbatoi, grondaie e altri manufatti di eternit nelle campagne. Questi rappresentano una emergenza ambientale per il Comune che attraverso l'opera della Polizia Municipale provvede al censimento, alla messa in sicurezza e successivamente alla rimozione. E costi che ricadono su tutta la collettività. La campagna di Legambiente ci aiuta a fornire un punto di riferimento ai cittadini attraverso il numero verde, il bando della Città Metropolitana è una opportunità da non perdere".
"Puglia Eternit Free", è la campagna regionale di informazione sul rischio amianto promossa da Legambiente Puglia, con il patrocinio dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia e con la collaborazione del partner tecnico Teorema Spa, mirata alla rilevazione statistica di amianto nelle aree urbane, industriali e agricole, così come disposto dalla legge n. 257/92 e dal Piano Regionale Amianto della Regione Puglia che prevede, tra l'altro, l'avvio del censimento obbligatorio.
"Nel nostro Paese a distanza di 22 anni dall'entrata in vigore della legge n. 257/92 che metteva al bando la fibra killer – ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – poco è stato fatto sul fronte del risanamento ambientale e dello smaltimento dei materiali contenenti amianto per arginare l'impatto sanitario provocato dalla sua esposizione che causa ogni anno 4mila vittime. Con questa campagna vogliamo, oltre che informare sul rischio amianto, anche affiancare i cittadini nella fase del monitoraggio di situazioni sospette e in quella del censimento obbligatorio previsto dalla legge". Legambiente, nell'ambito dell'iniziativa, ha attivato il numero verde 800 131 026 a cui cittadini ed enti possono rivolgersi per richiedere un sopralluogo tecnico gratuito al fine di censire l'eventuale presenza di materiali e/o manufatti contenenti amianto e verificarne lo stato di conservazione. In caso di esito positivo, quanti ne faranno richiesta saranno affiancati nella compilazione della scheda di autonotifica al fine di procedere al censimento previsto per legge.
"Siamo in prima linea – ha concluso il sindaco Paola Natalicchio – lo scorso anno abbiamo vinto una battaglia per la rimozione di una tettoia privata in prossimità dell'istituto alberghiero. Occorre lavorare sulle ragioni sociali e ambientali, che arrivano prima degli obblighi di legge, su un tema così importante per la salute. Chiederemo alla Città Metropolitana la proroga del bando, che attualmente scade il 29 gennaio, perché è necessaria la più ampia partecipazione. Come Comune siamo interessati dalla grossa problematica della copertura in eternit dei palazzetti dello sport di via Giovinazzo e del PalaFiorentini, che sono lì dalla costruzione degli impianti. Lo scorso anno ci sono già stati lavori di messa in sicurezza anche su sollecitazione del Comitato di quartiere levante, ma quelle due tettoie vanno rifatte. Abbiamo avviato la progettazione di entrambi gli interventi e presto li approveremo in giunta".
Potranno beneficiare del contributo della Città Metropolitana i soggetti privati, proprietari o amministratori/affittuari autorizzati dalla proprietà, che intendono procedere alla bonifica di immobili contaminati da amianto ricadenti nell'ambito territoriale. Il cofinanziamento è previsto per tutte le opere di bonifica delle aree contaminate e il contributo è assegnato per un importo pari al 80% della spesa complessiva, al netto di IVA, ad esaurimento fondi (si precisa che l'IVA verrà riconosciuta tra le spese ammissibili solo per i soggetti richiedenti per i quali la normativa non ne consente il recupero). Il contributo, a fondo perduto, è riconosciuto per un importo massimo di 10.000 euro. Gli interventi di bonifica dovranno concludersi entro 6 mesi dalla data di comunicazione di ammissione al contributo.
Infine la battaglia contro l'amianto è diventata anche un pièce teatrale: grazie alla trasposizione della regista Alessandra Lanzilotti, tratta dal romanzo "Pane e Amianto" del giornalista Giuseppe Armenise, in Puglia è andato in scena "Altrove", uno spettacolo sul noto caso Fibronit che per anni ha tormentato il capoluogo pugliese, che sarà portata nelle scuole cittadine.
Tutto il materiale informativo, i moduli, il bando della città metropolitana sono pubblicati sul sito web del Comune di Molfetta.
Tutto questo è possibile grazie all'adesione del Comune di Molfetta alla campagna informativa di Legambiente "Puglia Eternit Free" e al contributo finanziario stanziato dalla Città Metropolitana attraverso un bando. La presentazione è avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale sono intervenuti Paola Natalicchio, sindaco di Molfetta, Rosalba Gadaleta, assessore all'urbanistica e ambiente, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Tommaso Forte, responsabile relazioni esterne di Teorema, partner tecnico.
"Non ci sono più alibi – ha spiegato l'assessore Gadaleta – i cittadini adesso hanno tutti gli strumenti per intervenire con la rimozione e il corretto smaltimento evitando di abbandonare serbatoi, grondaie e altri manufatti di eternit nelle campagne. Questi rappresentano una emergenza ambientale per il Comune che attraverso l'opera della Polizia Municipale provvede al censimento, alla messa in sicurezza e successivamente alla rimozione. E costi che ricadono su tutta la collettività. La campagna di Legambiente ci aiuta a fornire un punto di riferimento ai cittadini attraverso il numero verde, il bando della Città Metropolitana è una opportunità da non perdere".
"Puglia Eternit Free", è la campagna regionale di informazione sul rischio amianto promossa da Legambiente Puglia, con il patrocinio dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia e con la collaborazione del partner tecnico Teorema Spa, mirata alla rilevazione statistica di amianto nelle aree urbane, industriali e agricole, così come disposto dalla legge n. 257/92 e dal Piano Regionale Amianto della Regione Puglia che prevede, tra l'altro, l'avvio del censimento obbligatorio.
"Nel nostro Paese a distanza di 22 anni dall'entrata in vigore della legge n. 257/92 che metteva al bando la fibra killer – ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – poco è stato fatto sul fronte del risanamento ambientale e dello smaltimento dei materiali contenenti amianto per arginare l'impatto sanitario provocato dalla sua esposizione che causa ogni anno 4mila vittime. Con questa campagna vogliamo, oltre che informare sul rischio amianto, anche affiancare i cittadini nella fase del monitoraggio di situazioni sospette e in quella del censimento obbligatorio previsto dalla legge". Legambiente, nell'ambito dell'iniziativa, ha attivato il numero verde 800 131 026 a cui cittadini ed enti possono rivolgersi per richiedere un sopralluogo tecnico gratuito al fine di censire l'eventuale presenza di materiali e/o manufatti contenenti amianto e verificarne lo stato di conservazione. In caso di esito positivo, quanti ne faranno richiesta saranno affiancati nella compilazione della scheda di autonotifica al fine di procedere al censimento previsto per legge.
"Siamo in prima linea – ha concluso il sindaco Paola Natalicchio – lo scorso anno abbiamo vinto una battaglia per la rimozione di una tettoia privata in prossimità dell'istituto alberghiero. Occorre lavorare sulle ragioni sociali e ambientali, che arrivano prima degli obblighi di legge, su un tema così importante per la salute. Chiederemo alla Città Metropolitana la proroga del bando, che attualmente scade il 29 gennaio, perché è necessaria la più ampia partecipazione. Come Comune siamo interessati dalla grossa problematica della copertura in eternit dei palazzetti dello sport di via Giovinazzo e del PalaFiorentini, che sono lì dalla costruzione degli impianti. Lo scorso anno ci sono già stati lavori di messa in sicurezza anche su sollecitazione del Comitato di quartiere levante, ma quelle due tettoie vanno rifatte. Abbiamo avviato la progettazione di entrambi gli interventi e presto li approveremo in giunta".
Potranno beneficiare del contributo della Città Metropolitana i soggetti privati, proprietari o amministratori/affittuari autorizzati dalla proprietà, che intendono procedere alla bonifica di immobili contaminati da amianto ricadenti nell'ambito territoriale. Il cofinanziamento è previsto per tutte le opere di bonifica delle aree contaminate e il contributo è assegnato per un importo pari al 80% della spesa complessiva, al netto di IVA, ad esaurimento fondi (si precisa che l'IVA verrà riconosciuta tra le spese ammissibili solo per i soggetti richiedenti per i quali la normativa non ne consente il recupero). Il contributo, a fondo perduto, è riconosciuto per un importo massimo di 10.000 euro. Gli interventi di bonifica dovranno concludersi entro 6 mesi dalla data di comunicazione di ammissione al contributo.
Infine la battaglia contro l'amianto è diventata anche un pièce teatrale: grazie alla trasposizione della regista Alessandra Lanzilotti, tratta dal romanzo "Pane e Amianto" del giornalista Giuseppe Armenise, in Puglia è andato in scena "Altrove", uno spettacolo sul noto caso Fibronit che per anni ha tormentato il capoluogo pugliese, che sarà portata nelle scuole cittadine.
Tutto il materiale informativo, i moduli, il bando della città metropolitana sono pubblicati sul sito web del Comune di Molfetta.