Conto alla rovescia per le elezioni, cosa pensano i molfettesi

Gli umori e le speranze della gente alla vigilia del voto

venerdì 9 giugno 2017 8.57
A cura di Andrea Teofrasto
Una campagna elettorale rapida ma non indolore, che tra tavoli, crisi, programmi, promesse e accuse ha lasciato parte dell'elettorato ancora "scettico" su chi esprimere la propria preferenza o se addirittura recarsi alle urne.

Alla vigilia delle elezioni amministrative ecco come la pensano i cittadini a proposito della corsa elettorale e cosa chiedono al possibile "governo cittadino che verrà".

«Penso che queste elezioni siano un ennesimo fiasco – dice Carmen (22 anni) – considerando i candidati e i rispettivi comizi elettorali ai quali ho avuto modo di partecipare. Con tutta onestà dico che voterò il meno peggio perché è davvero difficile sceglierne uno. Vedremo, chi sarà eletto, come amministrerà una città così complessa come Molfetta in questi 5 anni. Sperando che la prossima amministrazione comunale duri 5 anni…».

«È una campagna elettorale molto complessa – spiega Stefano (38 anni) – poi il sistema elettorale prevede che ci siano molti partiti, forse troppi, e questo può ingenerare sicuramente un po' di confusione nell'elettorato».

«Fortunatamente ho la residenza a Trani – aggiunge Natale (42 anni) – quindi, di fatto, non potrò votare per la mia Molfetta, nonostante sia molfettese a tutti gli effetti. Ma non ne faccio un dramma...».

«S'è vista benissimo – sottolinea Anna (53 anni) – la differenza tra chi ha soltanto delle promesse, e chi invece fa delle proposte che hanno una consistenza».

«Adesso – dice Silvia (50 anni) – sono tutti amici, ma quando si ha realmente bisogno di loro non ci sono mai. Chiunque sarà eletto, difficilmente credo porterà avanti tutto quello che è scritto nei rispettivi programmi elettorali. In sostanza, le nostre necessità, dal 12 giugno, non interessano più a nessuno».

«Credo che non vincerà Minervini al primo turno – sottolinea Dino (64 anni) –. Se si andrà al ballottaggio prevedo un testa a testa con la de Bari».

Secondo Sergio (43 anni) «purtroppo questa tornata elettorale ripropone, quali figure politiche a cui fare riferimento, nomi già noti per i quali vi è completa sfiducia se non, addirittura, disprezzo. Siamo costretti a scegliere, fra mali di diversa intensità, il male minore. La verità è che Molfetta ha bisogno di un reale rinnovamento ma la fallimentare gestione dell'amministrazione Natalicchio ha gettato discredito sull'intera generazione degli odierni quarantenni».