Conto alla rovescia per le elezioni, cosa pensano i molfettesi
Gli umori e le speranze della gente alla vigilia del voto
venerdì 9 giugno 2017
8.57
Una campagna elettorale rapida ma non indolore, che tra tavoli, crisi, programmi, promesse e accuse ha lasciato parte dell'elettorato ancora "scettico" su chi esprimere la propria preferenza o se addirittura recarsi alle urne.
Alla vigilia delle elezioni amministrative ecco come la pensano i cittadini a proposito della corsa elettorale e cosa chiedono al possibile "governo cittadino che verrà".
«Penso che queste elezioni siano un ennesimo fiasco – dice Carmen (22 anni) – considerando i candidati e i rispettivi comizi elettorali ai quali ho avuto modo di partecipare. Con tutta onestà dico che voterò il meno peggio perché è davvero difficile sceglierne uno. Vedremo, chi sarà eletto, come amministrerà una città così complessa come Molfetta in questi 5 anni. Sperando che la prossima amministrazione comunale duri 5 anni…».
«È una campagna elettorale molto complessa – spiega Stefano (38 anni) – poi il sistema elettorale prevede che ci siano molti partiti, forse troppi, e questo può ingenerare sicuramente un po' di confusione nell'elettorato».
«Fortunatamente ho la residenza a Trani – aggiunge Natale (42 anni) – quindi, di fatto, non potrò votare per la mia Molfetta, nonostante sia molfettese a tutti gli effetti. Ma non ne faccio un dramma...».
«S'è vista benissimo – sottolinea Anna (53 anni) – la differenza tra chi ha soltanto delle promesse, e chi invece fa delle proposte che hanno una consistenza».
«Adesso – dice Silvia (50 anni) – sono tutti amici, ma quando si ha realmente bisogno di loro non ci sono mai. Chiunque sarà eletto, difficilmente credo porterà avanti tutto quello che è scritto nei rispettivi programmi elettorali. In sostanza, le nostre necessità, dal 12 giugno, non interessano più a nessuno».
«Credo che non vincerà Minervini al primo turno – sottolinea Dino (64 anni) –. Se si andrà al ballottaggio prevedo un testa a testa con la de Bari».
Secondo Sergio (43 anni) «purtroppo questa tornata elettorale ripropone, quali figure politiche a cui fare riferimento, nomi già noti per i quali vi è completa sfiducia se non, addirittura, disprezzo. Siamo costretti a scegliere, fra mali di diversa intensità, il male minore. La verità è che Molfetta ha bisogno di un reale rinnovamento ma la fallimentare gestione dell'amministrazione Natalicchio ha gettato discredito sull'intera generazione degli odierni quarantenni».
Alla vigilia delle elezioni amministrative ecco come la pensano i cittadini a proposito della corsa elettorale e cosa chiedono al possibile "governo cittadino che verrà".
«Penso che queste elezioni siano un ennesimo fiasco – dice Carmen (22 anni) – considerando i candidati e i rispettivi comizi elettorali ai quali ho avuto modo di partecipare. Con tutta onestà dico che voterò il meno peggio perché è davvero difficile sceglierne uno. Vedremo, chi sarà eletto, come amministrerà una città così complessa come Molfetta in questi 5 anni. Sperando che la prossima amministrazione comunale duri 5 anni…».
«È una campagna elettorale molto complessa – spiega Stefano (38 anni) – poi il sistema elettorale prevede che ci siano molti partiti, forse troppi, e questo può ingenerare sicuramente un po' di confusione nell'elettorato».
«Fortunatamente ho la residenza a Trani – aggiunge Natale (42 anni) – quindi, di fatto, non potrò votare per la mia Molfetta, nonostante sia molfettese a tutti gli effetti. Ma non ne faccio un dramma...».
«S'è vista benissimo – sottolinea Anna (53 anni) – la differenza tra chi ha soltanto delle promesse, e chi invece fa delle proposte che hanno una consistenza».
«Adesso – dice Silvia (50 anni) – sono tutti amici, ma quando si ha realmente bisogno di loro non ci sono mai. Chiunque sarà eletto, difficilmente credo porterà avanti tutto quello che è scritto nei rispettivi programmi elettorali. In sostanza, le nostre necessità, dal 12 giugno, non interessano più a nessuno».
«Credo che non vincerà Minervini al primo turno – sottolinea Dino (64 anni) –. Se si andrà al ballottaggio prevedo un testa a testa con la de Bari».
Secondo Sergio (43 anni) «purtroppo questa tornata elettorale ripropone, quali figure politiche a cui fare riferimento, nomi già noti per i quali vi è completa sfiducia se non, addirittura, disprezzo. Siamo costretti a scegliere, fra mali di diversa intensità, il male minore. La verità è che Molfetta ha bisogno di un reale rinnovamento ma la fallimentare gestione dell'amministrazione Natalicchio ha gettato discredito sull'intera generazione degli odierni quarantenni».