Continua la lenta agonia del commercio molfettese, chiude un’altra attività
Danilo Scardigno, proprietario del Good AperitifBar: «Volevo essere il primo dei tanti sul Lungomare»
martedì 7 marzo 2017
Non è un addio, ma un arrivederci, lo sconsolato saluto che Danilo Scardigno, proprietario del Good AperitifBar affida alle pagine dei social, non è un caso che lo faccia a marzo, in quanto la sua era una attività commerciale stagionale ed avrebbe dovuto riaprire in questo periodo, ma invece ha preso una decisione ben diversa.
Un'altra saracinesca che per questa stagione estiva rimarrà abbassata sul Lungomare Colonna di Molfetta.
La scelta del nostro Lungomare per Danilo non era stata casuale, ma ben mirata. Per il suo bar gelateria, a suo avviso, non c'era location migliore: una terrazzina vista mare, così aveva pensato il suo locale. «Volevo essere il primo dei tanti, non l'unico», ci dice Danilo.
Ma come lui stesso dice sui social: "abbiamo deciso di abbandonare per sempre questa zona, degradata, lasciata morire, brutta e sporca. Decine e decine di locali chiusi. Mancanza di eventi comunali, mancanza di un ristorante, di una location giovanile, mancanza di tutto. Siamo lontani dai lungomari di Giovinazzo, Bisceglie, Trani e Barletta".
E ai nostri microfoni aggiunge anche: «ho provato a fare tanti eventi, con le mie forze, come i maxi schermi per gli Europei o l'organizzazione di eventi musicali, ma non ho avuto la collaborazione degli altri commercianti, che in alcune situazioni mi hanno persino ostacolato. Volevo portare una ventata di freschezza, di movida giovanile nel cuore della città. Basterebbe veramente poco perché anche il nostro Lungomare possa essere alla pari di quello delle città limitrofe, incominciando a renderlo pedonale, così come è oggi non si va da nessuna parte non può esserci il progresso e la riqualificazione di quello scorcio bellissimo di Molfetta».
Danilo, da giovane imprenditore, è molto amareggiato: «ho investito tanto in questa attività, non solo in termini economici e ci tengo a precisare per l'ennesima volta che il mio aperitif bar non è stato aperto con i soldi del Movimento 5 stelle, come molti dicono, ma con un finanziamento statale che non è a fondo perduto, dove il Movimento lascia parte dello stipendio. Grande anche l'investimento in termini di sacrifici, di sogni infranti, aver creduto di poter fare una cosa buona per la mia città».
E conclude con un pizzico di ottimismo e sguardo proteso al futuro, che i giovani hanno nel loro dna: «non voglio piangermi addosso, voglio rimboccarmi le maniche ed aprire una nuova attività, con mio sommo dispiacere forse non a Molfetta. Emotivamente è stato un brutto colpo, ora voglio riflettere bene sul mio futuro dal punto di vista commerciale. Per ora, vado avanti con il mio impegno per lo sport, che continua, anno dopo anno, a darmi grandi soddisfazioni».
Un'altra saracinesca che per questa stagione estiva rimarrà abbassata sul Lungomare Colonna di Molfetta.
La scelta del nostro Lungomare per Danilo non era stata casuale, ma ben mirata. Per il suo bar gelateria, a suo avviso, non c'era location migliore: una terrazzina vista mare, così aveva pensato il suo locale. «Volevo essere il primo dei tanti, non l'unico», ci dice Danilo.
Ma come lui stesso dice sui social: "abbiamo deciso di abbandonare per sempre questa zona, degradata, lasciata morire, brutta e sporca. Decine e decine di locali chiusi. Mancanza di eventi comunali, mancanza di un ristorante, di una location giovanile, mancanza di tutto. Siamo lontani dai lungomari di Giovinazzo, Bisceglie, Trani e Barletta".
E ai nostri microfoni aggiunge anche: «ho provato a fare tanti eventi, con le mie forze, come i maxi schermi per gli Europei o l'organizzazione di eventi musicali, ma non ho avuto la collaborazione degli altri commercianti, che in alcune situazioni mi hanno persino ostacolato. Volevo portare una ventata di freschezza, di movida giovanile nel cuore della città. Basterebbe veramente poco perché anche il nostro Lungomare possa essere alla pari di quello delle città limitrofe, incominciando a renderlo pedonale, così come è oggi non si va da nessuna parte non può esserci il progresso e la riqualificazione di quello scorcio bellissimo di Molfetta».
Danilo, da giovane imprenditore, è molto amareggiato: «ho investito tanto in questa attività, non solo in termini economici e ci tengo a precisare per l'ennesima volta che il mio aperitif bar non è stato aperto con i soldi del Movimento 5 stelle, come molti dicono, ma con un finanziamento statale che non è a fondo perduto, dove il Movimento lascia parte dello stipendio. Grande anche l'investimento in termini di sacrifici, di sogni infranti, aver creduto di poter fare una cosa buona per la mia città».
E conclude con un pizzico di ottimismo e sguardo proteso al futuro, che i giovani hanno nel loro dna: «non voglio piangermi addosso, voglio rimboccarmi le maniche ed aprire una nuova attività, con mio sommo dispiacere forse non a Molfetta. Emotivamente è stato un brutto colpo, ora voglio riflettere bene sul mio futuro dal punto di vista commerciale. Per ora, vado avanti con il mio impegno per lo sport, che continua, anno dopo anno, a darmi grandi soddisfazioni».