Conti comunali, Isa de Bari: «Debiti lievitati con l'amministrazione Minervini»

Il commento del consigliere dopo l'approvazione del rendiconto 2019

mercoledì 1 luglio 2020 16.05
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma del Consigliere Comunale Isa de Bari


"Senza toni polemici, si rileva che gli organi di informazione non hanno dato rilevanza dell'approvazione del Rendiconto 2019 nel Consiglio Comunale del 17 giugno, ciononostante, alcuni di essi, intravedono nuvole nere all'orizzonte; difatti, ad una "strombazzata" domenicale sul mezzo milione di euro per "Fondi alla Povertà", che ogni anno pervengono alle casse comunali, ha fatto seguito un titolo funesto: "Il COVID prosciuga le Casse - Molfetta senza concorsi e dirigenti al Comune".
C'è una battuta, molti la ricorderanno, a proposito dell'operato di una tale bella Mariuccia, teniamola a mente e, per i fallimenti preannunciati, quando sentiremo "è stato colpa del Covid" sorga il dubbio che il Covid possa avere le stesse gratuite colpe della bella Mariuccia.
Il "prosciugamento delle casse comunali" non ha origine nel Covid, i numeri riportati all'inizio di questa nota ne sono la prova; essi sono la radiografia di una cruda realtà, una realtà debitoria lievitata con l'amministrazione MINERVINI.
Quei numeri, infatti, fanno riferimento all'evolvere della situazione finanziaria dal 2017 al 2019, mentre tutti i danni riconducibili al Covid andranno valutati dal 2020.
Per questo, senza toni polemici, si invita l'amministrazione MINERVINI a "non giocare il gioco delle tre carte" perché i numeri (che non sono un'opinione) riportati all'inizio della nota (e che trovate in allegato fotografico, ndr) rappresentano il FONDO CASSA al 31 dicembre 2019 e indicano come l'utilizzo della Cassa vincolata per spese correnti, nel 2019, sia stato di 9milioni 770mila 687,59 euro triplicando, quasi, il valore del 2018.
Qualcuno si chiederà in cosa consista e come sia possibile l'utilizzo, quasi spregiudicato, dei circa 10milioni di euro (di cui i revisori hanno anche sottolineato il mancato reintegro al il 31 dicembre), come pure, che relazione intercorra tra tale situazione finanziaria e l'allarme di prosciugamento delle casse comunali.
L'uso 'quasi spregiudicato' consiste nel dirottare fondi per investimenti produttivi rivenienti dal Nuovo Porto Commerciale, opera in grado di dare vigore alla ormai stagnante economia di questa Città, verso consumi correnti improduttivi.
Il rischio che corrono le casse comunali è riconducibile alla incapacità di ricostituire quelle somme vincolate per Legge".