Consulta femminile Molfetta: «Lo stupro è il più ignobile degli atti brutali»
Profonda l'indignazione espressa per le vicende degli ultimi giorni
lunedì 4 settembre 2023
12.47
La Consulta Femminile, dopo tanti anni di consapevolezza e impegno nelle iniziative dedicate al contrasto della violenza sulle donne in quanto donne, esprime profonda indignazione per le efferate vicende accadute in questi giorni. Pensiamo agli stupri individuali e di gruppo, agli orrori del branco, ai femminicidi, alle risse che spesso coinvolgono anche i giovanissimi.
Ragazze e ragazzi in questo clima di degrado sono uguali vittime del loro tempo perché incapaci di instaurare connessioni reali.
Di fronte a questo rigurgito di violenza non possiamo più tacere nè rimanere indifferenti. La donna, considerata come trastullo, giocattolo, oggetto da usare a proprio piacere e divertimento rimane ancora uno stereotipo che fa parte di una mentalità atavica dura a morire, appartenente ad una società maschilista. Lo stupro è il più ignobile degli atti brutali su un essere umano. Il macho, la bravata, il maschilismo che lo alimentano pervadono il nostro tempo e sono trasversali ad ogni gruppo sociale, situazione e luogo.
Fa tristezza doverne parlare ancora ma non dobbiamo fermarci, bisogna continuare tutti insieme famiglia, scuola, agenzie educative, istituzioni ad incidere per il cambiamento. La Consulta è solidale e si schiera dalla parte delle vittime di ogni forma di violenza, affinchè non perdano il coraggio di denunciare.
Ogni donna deve coltivare pensieri di libertà che la porteranno a spezzare i fili invisibili della violenza. Nessuna donna deve essere lasciata sola. Il cammino delle donne continua.
Ragazze e ragazzi in questo clima di degrado sono uguali vittime del loro tempo perché incapaci di instaurare connessioni reali.
Di fronte a questo rigurgito di violenza non possiamo più tacere nè rimanere indifferenti. La donna, considerata come trastullo, giocattolo, oggetto da usare a proprio piacere e divertimento rimane ancora uno stereotipo che fa parte di una mentalità atavica dura a morire, appartenente ad una società maschilista. Lo stupro è il più ignobile degli atti brutali su un essere umano. Il macho, la bravata, il maschilismo che lo alimentano pervadono il nostro tempo e sono trasversali ad ogni gruppo sociale, situazione e luogo.
Fa tristezza doverne parlare ancora ma non dobbiamo fermarci, bisogna continuare tutti insieme famiglia, scuola, agenzie educative, istituzioni ad incidere per il cambiamento. La Consulta è solidale e si schiera dalla parte delle vittime di ogni forma di violenza, affinchè non perdano il coraggio di denunciare.
Ogni donna deve coltivare pensieri di libertà che la porteranno a spezzare i fili invisibili della violenza. Nessuna donna deve essere lasciata sola. Il cammino delle donne continua.