Consiglio Comunale sulla SANB, Mancini: «157 famiglie lasciate sole. Fuga dalle responsabilità»
Il capogruppo spiega quanto accaduto nell'ultima seduta in Aula Carnicella
martedì 1 ottobre 2019
16.26
Di seguito la nota a firma di Pasquale Mancini, per Noi, il Gruppo Consiliare di maggioranza, a seguito di quanto accaduto nell'ultima seduta della massima assise cittadina, pubblicata sulla pagina Facebook del gruppo e da qui tratta.
"Consiglio Comunale del 30/09/2019
Punto sulla "ricapitalizzazione SANB" ovvero 157 famiglie di dipendenti ASM e TRASMAR appese a un filo.
Un problema che viene da lontano, generato da altri e che aveva sempre visto voti unanimi nell'aula di Palazzo Giovene anche quando gli uomini e le donne di NOI erano all'opposizione.
Invece ieri sera banchi vuoti tra le opposizioni, salti mortali, motivazioni d'ogni genere per giocare a nascondino e non votare un provvedimento così importante per il futuro di quelle famiglie.
La maggioranza è rimasta sola a mettere insieme i cocci di errori, assenze, rinvii non suoi.
Tutto, forse, perché si correva il rischio di dover rispondere personalmente e con il proprio patrimonio alla Corte dei Conti, perché si rischiavano due soldi personali.
Ma quella gente la conosciamo tutta.
Sono gli stessi operai che ogni mattina alle 06.00 sono sul lungomare a raccogliere i resti delle serate d'estate, quelli che puliscono e spazzano quella che dovrebbe essere la nostra Casa Comune.
Tutti li difendono. A parole.
E invece ieri sera li hanno lasciati. SOLI
Una fuga dalle responsabilità che ci ha stupito.
Per questo abbiamo chiesto l'aggiornamento del punto: incontreremo i lavoratori di quelle aziende perché è solo insieme a loro che possiamo decidere se mandare davvero all'aria il futuro dei loro figli o caricarci quel fardello di responsabilità che altri - tutti gli altri - ieri sera hanno lasciato per strada come una qualsiasi busta di immondizia.
PM"
"Consiglio Comunale del 30/09/2019
Punto sulla "ricapitalizzazione SANB" ovvero 157 famiglie di dipendenti ASM e TRASMAR appese a un filo.
Un problema che viene da lontano, generato da altri e che aveva sempre visto voti unanimi nell'aula di Palazzo Giovene anche quando gli uomini e le donne di NOI erano all'opposizione.
Invece ieri sera banchi vuoti tra le opposizioni, salti mortali, motivazioni d'ogni genere per giocare a nascondino e non votare un provvedimento così importante per il futuro di quelle famiglie.
La maggioranza è rimasta sola a mettere insieme i cocci di errori, assenze, rinvii non suoi.
Tutto, forse, perché si correva il rischio di dover rispondere personalmente e con il proprio patrimonio alla Corte dei Conti, perché si rischiavano due soldi personali.
Ma quella gente la conosciamo tutta.
Sono gli stessi operai che ogni mattina alle 06.00 sono sul lungomare a raccogliere i resti delle serate d'estate, quelli che puliscono e spazzano quella che dovrebbe essere la nostra Casa Comune.
Tutti li difendono. A parole.
E invece ieri sera li hanno lasciati. SOLI
Una fuga dalle responsabilità che ci ha stupito.
Per questo abbiamo chiesto l'aggiornamento del punto: incontreremo i lavoratori di quelle aziende perché è solo insieme a loro che possiamo decidere se mandare davvero all'aria il futuro dei loro figli o caricarci quel fardello di responsabilità che altri - tutti gli altri - ieri sera hanno lasciato per strada come una qualsiasi busta di immondizia.
PM"