Consiglio Comunale sospeso, il centrodestra: «Da parte di NOI solo un attacco sciocco e di basso spessore politico»

Attacco al gruppo di maggioranza: «Ma quale fuga dalle responsabilità!»

martedì 1 ottobre 2019 19.40
Dopo quanto avvenuto nell'ultimo Consiglio Comunale di Molfetta (https://www.molfettaviva.it/notizie/la-sanb-fa-scricchiolare-la-maggioranza-a-molfetta/) e quanto riportato sulla pagina Facebook di Noi, gruppo consiliare di maggioranza (https://www.molfettaviva.it/notizie/consiglio-comunale-sulla-sanb-mancini/) arriva la risposta del centro destra.

Risposta affidata a un comunicato stampa a firma di Antonello Pisani e Isa de Bari, Consiglieri Comunali e Stanislao Caputo e Doriana Carabellese del Coordinamento Cittadino Forza Italia - Sez. Tonino Camporeale.

La nota integrale di seguito:

"É tempo di Campagne Elettorali importanti, quelle delle Regionali nello specifico; ed è proprio in questi momenti cruciali che parole importanti come RESPONSABILITÀ diventano sinonimi di Demagogia e Ipocrisia. Nel leggere il comunicato della lista civica NOI sui fatti e i contenuti del Coniglio Comunale di ieri, infatti, notiamo come quanto vicini siamo alle elezioni e come quanto questo concetto sia vero.
Ma andiamo con ordine cercando di semplificare senza però sminuire i fatti relativi a SANB-ASM-ARO1.

C'è una legge regionale del 2012 che obbliga i comuni di Molfetta, Corato, Ruvo, Bitonto e Terlizzi a gestire congiuntamente i servizi di trasporto e raccolta rifiuti ovvero a costituire insieme un'unica grande "ASM".
Questa legge però è un disastro, ha mandato in tilt mezza Puglia, perché nulla dice sul come si debbano mettere insieme esigenze cittadine molto diverse per bisogni e organizzazione.
Fatto sta che nel 2014, Molfetta e gli altri Comuni, costituiscono la SANB SPA ovvero una società nella quale i 5 Comuni avrebbero dovuto conferire beni, autorizzazioni, mezzi, strutture, etc, per gestire congiuntamente il servizio di traporto e raccolta rifiuti. Per iniziare il capitale versato é stato pari 100.000€
Fin qui sembra tutto ok, sulla carta la nuova grande ASM è pronta.
Poi però iniziano i problemi perché non ci si riesce a mettere d'accordo su come fare funzionare questa società. Non ci si accorda sul chi o cosa debba gestire, sul chi o cosa debba dirigere insomma sul chi o cosa debba comandare. Ed è così che tra una discussione ed un'altra passano 5 anni dove non succeda nulla a parte bruciare i primi 100.000€ (nostri, soldi dei cittadini) per pagare i compensi del collegio sindacale e dei revisori della società.

In questo assurdo contesto si inserisce a gamba tesa la Regione Puglia che, per il tramite dei sui commissari, minaccia i singoli Comuni dell'intera Puglia sul tema. Minaccia di non erogare finanziamenti, di fare gare in autonomia per togliere il servizio alle società partecipate, minaccia ricorsi al Tar e alla Corte dei conti ma a Molfetta ed agli altri comuni dell'ARO1 concede un'assurda chance: rifinanziare la scatola vuota della Sanb con altri 100.000€. Senza che nulla di concreto sia cambiato rispetto agli ultimi 5 anni. Senza nessun nuovo elemento che rassicuri tutti che non ci si perderà nuovamente in una lotta di potere tra i vari Comuni. Una follia.
Di tutto questa assurda follia, diretta dal Presidente Michele Emiliano, non c'è traccia nel comunicato di NOI. Ma questo non ci meraviglia.

Ma torniamo ai fatti del Consiglio Comunale di ieri.

Il Sindaco Minervini si presenta in aula scortato dall'Avv. Grandagliano, uno dei commissari di Emiliano, che risponde alla meno peggio alle domande, chiede con insistenza la ricapitalizzazione ma dà all'Aula ed alla città una certezza: qualsiasi cosa succeda, anche in caso estremo di liquidazione della nostra ASM, i dipendenti della società sono pienamente tutelati dalla clausola sociale. Ci sono le registrazioni, non abbiamo paura di essere smentiti sul tema. Le 157 famiglie, dunque, non corrono rischi e nessuno fugge dalle responsabilità. Questo disperato tentativo di accusa da parte del gruppo consigliare di NOI verso le opposizioni è un attacco sciocco e di basso spessore politico.

Ci teniamo inoltre a sottolineare che le 157 famiglie, di cui NOI improvvisamente si ricorda, non si tutelano di certo con una ricapitalizzazione kamikaze della SANB ma piuttosto con gestione ordinaria efficace ed efficiente di cui invece non si registra traccia da parte di questa Amministrazione.

L'ASM è in uno stato di profonda crisi operativa, economica e finanziaria; sono anni che nei nostri interventi in Consiglio Comunale mettiamo in evidenza questa problematica e tutti fanno orecchie da mercante.
Se invece di pendere dalle labbra del Sindaco, che viene in Consiglio a dire che l'ASM sta bene perché fa 10.000€ di utile, i consiglieri comunali di NOI si leggessero i Piani Economico finanziari dell'ASM troverebbero scritto a chiare lettere lo stato di crisi in cui versa la società. 1milione di perdita operativa nel 2018, mezzi obsoleti, debiti alle stelle, dipendenti insoddisfatti oltre al perenne stato di emergenza in cui versa l'intera città in termini di pulizia e decoro urbano. Di queste cose bisognerebbe preoccuparsi per tutelare le 157 famiglie e i nostri consiglieri comunali Isa de Bari e Antonello Pisani, nei limiti del loro ruolo di opposizione, lo fanno tutti i giorni e non da ieri.

E allora cari amici di NOI se invece di piegarvi alle assurde leggi della Regione Puglia, che ha pensato bene di Commissariare 25 ARO su 33, iniziaste insieme alle opposizioni una battaglia per la totale revisione di quella assurda legge evitereste tanta demagogia oltre che iniziare finalmente ad andare incontro alle esigenze dei cittadini".