Consiglio Comunale, è scontro aperto sulle proposte dei consiglieri di centro sinistra
Posta anche una pregiudiziale sul punto 2. Porta: "Così si ostacola la discussione"
venerdì 28 settembre 2018
2.40
Dopo il momento iniziale in ricordo del dottor Vito Enzo de Nicolo, il Consiglio Comunale di Molfetta di ieri è entrato subito nel vivo accendendo il dibattito su tematiche che sembravano sono all'apparenza innocue, punti che sembravano poter essere trattati in modo conciso ma che invece hanno occupato buona parte della prima parte della massima assemblea cittadina.
Protagonista la minoranza di centro sinistra con i consiglieri Natalicchio, Porta e Zaza che hanno portato l'attenzione su alcune interpellanze e due proposte di delibera che alla fine sono state però bocciate dall'impietosa legge dei numeri.
Per prima è la consigliera Paola Natalicchio a riferire su tre fatti gravi su cui sollecita l'intervento dell'Amministrazione: in primis il blocco del procedimento amministrativo legato alla gara per la piscina comunale, fermo inspiegabilmente alla fase di selezione e nomina della commissione di valutazione; in secondo luogo l'assenza all'ultima udienza dell'avvocato Marciano, che rappresenta il Comune di Molfetta in sede civile nel processo penale sul nuovo porto; infine la questione legata alla piantumazione di diversi punti della città di piante da fiore di origine tropicale, seccate poco dopo, sulla quale la consigliera ha anche chiesto chiarezza sui soldi utilizzati per tale azione di arredo urbano. La Natalicchio ha altresì sollevato dubbi sul nuovo sistema di Pec messo a disposizione dei consiglieri e che sembra non essere molto funzionale.
È poi il consigliere Gianni Porta a prendere parola, e lo fa prima per due interrogazioni riguardanti rispettivamente il PalaPoli e il Pala Panunzio e una terza riguardante l'occupazione di locali comunali in Piazza della Erbe da parte di un nucleo familiare indigente; poi per esporre le proposte ai punti 2 e 3 dell'ordine del giorno. Di fatto aprendo un ampio capitolo di confronto anche acceso tra maggioranza e opposizioni che a più riprese hanno sofferto l'oggettiva inferiorità numerica dei voti che non ha permesso alle mozioni di passare l'approvazione.
Nell'interrogazione sul PalaPoli il consigliere Porta ha chiesto delucidazioni sullo stato in essere della convenzione tra Comune e Consorzio di gestione PalaPoli stipulato nel 2005 con eventuali proroghe, sulle spese sostenute dal Comune e su eventuali crediti maturati e quali fossero gli intenti per le future gestioni. La risposta del sindaco Minervini arriva puntuale tanto da soddisfare almeno in parte anche il consigliere Porta: a convenzione risulta essere attualmente in proroga fino all'espletamento della nuova gara di gestione avviata con determina a contrarre n. 587 del 12 giugno 2018; attualmente non ci sarebbero costi sostenuti dal comune per la manutenzione ordinaria ma vanta un credito di circa 149.000 mila a titolo di rimborso utenze per 2005 e 2017 al netto dei contributi previsti ma non versati come compensazioni delle somme dovute.
Anche per il Pala Panunzio, Porta ha richiesto delucidazioni sulla sua mancata fruibilità e ritardo della stipula di convenzione tra comune e soggetto aggiudicatario chiedendo di scongiurare altre gestioni "sciagurate". All'appalto, realizzato sotto la gestione commissariale, l'attuale amministrazione ha dato corso con la firma della convenzione prevista in brevi tempi, ha confermato Minervini, che sono stati però inevitabilmente dilatati una serie di verifiche sulla condizione della struttura. Risposta che in questo caso non soddisfa il consigliere di centro sinistra.
È il tempo, poi, delle due proposte avanzate proprio dalla minoranza di centro sinistra e a prendere la parola è sempre Porta. Al punto 2 si discute la proposta di delibera "Modifiche regolamentari finalizzate all'assunzione di responsabilità per il rispetto della XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione e disposizioni legislative seguenti". La proposta si tradurrebbe nella pratica in una assunzione di responsabilità, ovvero una dichiarazione attraverso cui soggetti che intendono usufruire di spazi comunali o che mettono su iniziative di carattere privato attestino di rinnegare qualsiasi forma di discriminazione o ideologia che possa richiamare al fascismo. Una proposta che accende fortemente il dibattito in aula vedendo l'opposizione della consigliera de Bari in nome della libertà di espressione sancita dalla Costituzione, fino a giungere alla questione pregiudiziale posta dal consigliere Tridente affermando l'inammissibilità a procedere del provvedimento. E proprio sulla ammissibilità e sulla tempistica di presentazione della pregiudiziale si genera qualche scintilla tra Piergiovanni e Zaza. La mozione viene respinta.
Il punto 3 all'ordine del giorno riguarda invece la proposta di delibera di "modifica al vigente regolamento comunale per l'applicazione della tassa di occupazione spazi e aree pubbliche, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 75 del 10/11/1994" sempre su proposta della minoranza di centro sinistra che in concreto chiede che il richiedente della concessione del suolo pubblico autocertifichi l'inesistenza a suo carico di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione di violazioni di norme di natura retributiva, contributiva e di sicurezza in materia del lavoro. Una proposta che non viene totalmente respinta dalla maggioranza ma che, come conferma il consigliere Ancona, dovrebbe essere messa al vaglio solo all'interno di un più ampio intervento di revisione dello stesso regolamento di concessione degli spazi, onde evitare ripercussioni sul bilancio già approvato. Nonostante la richiesta di votazione della proposta dai consiglieri di centro sinistra per ora il non passa rimanendo in attesa di tempi più maturi.
Protagonista la minoranza di centro sinistra con i consiglieri Natalicchio, Porta e Zaza che hanno portato l'attenzione su alcune interpellanze e due proposte di delibera che alla fine sono state però bocciate dall'impietosa legge dei numeri.
Per prima è la consigliera Paola Natalicchio a riferire su tre fatti gravi su cui sollecita l'intervento dell'Amministrazione: in primis il blocco del procedimento amministrativo legato alla gara per la piscina comunale, fermo inspiegabilmente alla fase di selezione e nomina della commissione di valutazione; in secondo luogo l'assenza all'ultima udienza dell'avvocato Marciano, che rappresenta il Comune di Molfetta in sede civile nel processo penale sul nuovo porto; infine la questione legata alla piantumazione di diversi punti della città di piante da fiore di origine tropicale, seccate poco dopo, sulla quale la consigliera ha anche chiesto chiarezza sui soldi utilizzati per tale azione di arredo urbano. La Natalicchio ha altresì sollevato dubbi sul nuovo sistema di Pec messo a disposizione dei consiglieri e che sembra non essere molto funzionale.
È poi il consigliere Gianni Porta a prendere parola, e lo fa prima per due interrogazioni riguardanti rispettivamente il PalaPoli e il Pala Panunzio e una terza riguardante l'occupazione di locali comunali in Piazza della Erbe da parte di un nucleo familiare indigente; poi per esporre le proposte ai punti 2 e 3 dell'ordine del giorno. Di fatto aprendo un ampio capitolo di confronto anche acceso tra maggioranza e opposizioni che a più riprese hanno sofferto l'oggettiva inferiorità numerica dei voti che non ha permesso alle mozioni di passare l'approvazione.
Nell'interrogazione sul PalaPoli il consigliere Porta ha chiesto delucidazioni sullo stato in essere della convenzione tra Comune e Consorzio di gestione PalaPoli stipulato nel 2005 con eventuali proroghe, sulle spese sostenute dal Comune e su eventuali crediti maturati e quali fossero gli intenti per le future gestioni. La risposta del sindaco Minervini arriva puntuale tanto da soddisfare almeno in parte anche il consigliere Porta: a convenzione risulta essere attualmente in proroga fino all'espletamento della nuova gara di gestione avviata con determina a contrarre n. 587 del 12 giugno 2018; attualmente non ci sarebbero costi sostenuti dal comune per la manutenzione ordinaria ma vanta un credito di circa 149.000 mila a titolo di rimborso utenze per 2005 e 2017 al netto dei contributi previsti ma non versati come compensazioni delle somme dovute.
Anche per il Pala Panunzio, Porta ha richiesto delucidazioni sulla sua mancata fruibilità e ritardo della stipula di convenzione tra comune e soggetto aggiudicatario chiedendo di scongiurare altre gestioni "sciagurate". All'appalto, realizzato sotto la gestione commissariale, l'attuale amministrazione ha dato corso con la firma della convenzione prevista in brevi tempi, ha confermato Minervini, che sono stati però inevitabilmente dilatati una serie di verifiche sulla condizione della struttura. Risposta che in questo caso non soddisfa il consigliere di centro sinistra.
È il tempo, poi, delle due proposte avanzate proprio dalla minoranza di centro sinistra e a prendere la parola è sempre Porta. Al punto 2 si discute la proposta di delibera "Modifiche regolamentari finalizzate all'assunzione di responsabilità per il rispetto della XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione e disposizioni legislative seguenti". La proposta si tradurrebbe nella pratica in una assunzione di responsabilità, ovvero una dichiarazione attraverso cui soggetti che intendono usufruire di spazi comunali o che mettono su iniziative di carattere privato attestino di rinnegare qualsiasi forma di discriminazione o ideologia che possa richiamare al fascismo. Una proposta che accende fortemente il dibattito in aula vedendo l'opposizione della consigliera de Bari in nome della libertà di espressione sancita dalla Costituzione, fino a giungere alla questione pregiudiziale posta dal consigliere Tridente affermando l'inammissibilità a procedere del provvedimento. E proprio sulla ammissibilità e sulla tempistica di presentazione della pregiudiziale si genera qualche scintilla tra Piergiovanni e Zaza. La mozione viene respinta.
Il punto 3 all'ordine del giorno riguarda invece la proposta di delibera di "modifica al vigente regolamento comunale per l'applicazione della tassa di occupazione spazi e aree pubbliche, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 75 del 10/11/1994" sempre su proposta della minoranza di centro sinistra che in concreto chiede che il richiedente della concessione del suolo pubblico autocertifichi l'inesistenza a suo carico di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione di violazioni di norme di natura retributiva, contributiva e di sicurezza in materia del lavoro. Una proposta che non viene totalmente respinta dalla maggioranza ma che, come conferma il consigliere Ancona, dovrebbe essere messa al vaglio solo all'interno di un più ampio intervento di revisione dello stesso regolamento di concessione degli spazi, onde evitare ripercussioni sul bilancio già approvato. Nonostante la richiesta di votazione della proposta dai consiglieri di centro sinistra per ora il non passa rimanendo in attesa di tempi più maturi.