Consiglio Comunale, a Molfetta no all'autonomia differenziata

Assise compatta nel no: voto unanime di tutti

martedì 31 gennaio 2023 11.14
Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che esprime una netta opposizione alla cosiddetta "autonomia differenziata" che starebbe per essere proposta in Consiglio dei Ministri.
Dopo la presentazione dell'ordine del giorno proposto dal Consigliere di minoranza, Domenico Gagliardi, è subito emersa dai banchi della maggioranza la volontà di voler giungere a un documento condiviso dall'intero Consiglio comunale, lontano da ogni strumentalizzazione ma inequivocabilmente contrario all'annunciato disegno di legge.

Chiarissima la posizione del sindaco Tommaso Minervini che, ringraziando il consigliere Gagliardi per aver proposto l'ordine del giorno, ha sottolineato la opportunità di portare la discussione nella massima assise cittadina e la necessità di difendere i principi costituzionali dell'uguaglianza e dell'unità nazionale. Principi irrimediabilmente minati da una riforma iniqua che allargherebbe il gap tra le regioni del nord e quelle del sud. Non solo: l'ulteriore attribuzione di competenze alle regioni, spoglierebbe i comuni delle già limitate autonomie, lasciando ai sindaci ed agli amministratori ben poche opportunità di scelta e di programmazione, relegandoli al mero compito di esecutori.

La riunione dei capigruppo, seguita alla proposta espressa dalla Consigliera Maridda Poli a nome dell'intera maggioranza, di fare sintesi su un ordine del giorno condiviso, con la collaborazione dei consiglieri di centro destra, ha prodotto, con il contributo dei gruppi di maggioranza, centro sinistra, rifondazione e centrodestra, il documento, letto dal Presidente del Consiglio Robert Amato, che ha raccolto il voto unanime dei consiglieri.

Molfetta, quindi, esprime con fermezza il proprio dissenso verso una riforma delle autonomie che impoverisce il sud e logora il principio costituzionale dell'uguaglianza tra i cittadini. Una bella pagina di democrazia con tutti i consiglieri che hanno inteso esclusivamente difendere le ragioni dei comuni meridionali e della città.