Connettersi al mondo attraverso il tatto: il tema della terza cena sensoriale da Ognissanti a Trani

Continua giovedì 10 febbraio il ciclo di cene esperienziali con ospite d’eccezione la convivialità

mercoledì 9 febbraio 2022 10.12
Il tatto è sicuramente il senso della connessione con il mondo, sin da bambini, è la percezione diretta della materia. È a questo senso che è dedicata la terza cena del percorso enogastronomico "I 5 sensi + 1", promosso da Ognissanti, struttura polifunzionale affacciata sul porto di Trani (BT). Un calendario che si dipanerà sino a giovedì 3 marzo in grado di rapire il commensale, sorprendendolo attraverso tutti i suoi organi percettivi, fino a condurlo alla riscoperta della convivialità (vero sesto senso), che tanto è mancata a causa della pandemia. Spaziare dalla vista all'udito, dal tatto all'olfatto gustando un pasto, che pesca dalle fascinazioni gastronomiche della tradizione pugliese, rielaborate dal team di cucina di Ognissanti. Cene differenti tanto nel menù quanto nel servizio, oltre che negli allestimenti artistici. Ma sarà l'elemento umano a caratterizzare ciascun appuntamento, con il leitmotiv dell'alta qualità, marchio di fabbrica di Ognissanti.

Il tatto è un altro senso che riveste un ruolo sostanziale nelle scelte in ambito alimentare, la consistenza di un cibo infatti è fondamentale. Si può essere infastiditi dalla troppa elasticità o friabilità di un alimento, oppure c'è chi prova avversione per le pietanze liquide e granulose, oppure per cibi troppo duri. Quanto è importante, per esempio, la consistenza di una patatina fritta, se al tatto risultasse molle, difficilmente potrebbe piacere. Anche il contatto del cibo con la lingua, le guance, il palato e i denti è importantissimo: uno spaghetto che scivola tra le labbra, il frizzare di una bollicina, il cioccolato che si scioglie in bocca. Bisogna godere di queste piccole sensazioni e avere la capacità di mettersi in gioco con il menu proposto, tanto da dire addio alla forchetta e al coltello, facendo diventare le mani protagoniste, complice un'atmosfera creata da luce soffusa, per "sentire" ogni cosa.

«È voler cercare di ritornare pian piano alla normalità, nel pieno e rigoroso rispetto della attuale normativa anti-Covid in vigore» - sostengono i giovani imprenditori di Alegra hospitality group che gestiscono la struttura polifunzionale. «Una sorta di risveglio dei sensi, di ritorno alla vita e allo scambio interpersonale, ricordando nell'intima ricerca delle nostre tradizioni e della nostra ricchezza enogastronomica, attraverso tutti i cinque sensi, le nostre radici».

Gli chef Danilo Partipilo e Fabio Palumbo, assieme alla brigata, proporranno un menu ispirato al tatto e alle diverse consistenze in cucina, dal fish and chips alla lasagna croccante, dal cannolo con stracotto di manzo, cima di rapa e mandarino, al dessert. Un menu accompagnato, oltre che dal 'nettare vino' con d'Araprì, Cos, I Mandorli, Le vignoble du reveur, anche da drink studiati ad hoc dal bar manager Andrea Malcangio: "Spritz da mangiare" con Aperol infuso al lampone prosecco, essenza di arancia e "ChoccoMartini" con vodka, caffè, liquore alla nocciola.