Confartigianato sul nuovo porto: «A Molfetta serve sistema sul "comparto mare"»
L'associazione: «A disposizione con le nostre competenze»
sabato 23 novembre 2019
10.03
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota a firma di Confartigianato Molfetta.
«Facciamo il punto sull'avanzamento dei lavori del nuovo porto di Molfetta.
Se inserito in un contesto incentrato sul lavoro e sulle attività delle micro e piccole imprese, l'opera può rappresentare un portentoso moltiplicatore occupazionale non solo per la nostra città ma per tutta l'area del Nord Barese.
Diamo atto di quanto questa amministrazione sta facendo per la realizzazione di quello che è senza dubbio un elemento strategico per l'assetto economico-sociale della città. Affinché questa visione si realizzi, ci appare essenziale collocare il porto in un sistema largamente amplificato, che tenga in adeguata considerazione le aziende che già oggi lavorano nell'area, siano esse artigiane, commerciali o della pesca. Chiediamo, insomma, di realizzare un sistema che possa essere definito e riconosciuto come "comparto MARE".
Riteniamo, innanzitutto, che la discussione debba svilupparsi con riguardo all'area dei Cantieri Navali. Ecco perché Confartigianato Molfetta si è posta quale interlocutrice sindacale delle aziende coinvolte sia concessionarie che dell'indotto operanti nel settore della cantieristica navale, facendosi promotrice di un consorzio che riunisce circa 80% delle imprese operanti nel comparto. Queste imprese si stanno rapidamente evolvendo dando prova, anche grazie all'inserimento di giovani leve, di poter cogliere la rivoluzione digitale, pur nel rispetto di una tradizione artigiana risalente nel tempo
Ma la volontà e lo spirito di sacrificio dei singoli non bastano.
Per essere competitivi al giorno d'oggi è fondamentale creare un ecosistema virtuoso che possa contare su adeguate infrastrutture, supporti tecnologici, affidabilità e sicurezza dei mezzi di lavoro: elementi ad oggi carenti in quell'area.
Abbiamo appreso che a breve partiranno i lavori di consolidamento strutturale dei manufatti dati in concessione ai Cantieri Navali. Riteniamo essenziale sanificare e risanare fabbricati e suppine garantendo la sicurezza per chi ci lavora: ad oggi stanno collassando sotto il peso degli anni, prive dell'adeguata manutenzione.
Indispensabile è considerare anche le aree esterne, che sono il luogo di lavoro attualmente in uso dei nostri Artigiani. Su questo punto, che riteniamo essenziale, l'amministrazione non ha ancora fornito alcuna indicazione nonostante le numerose segnalazioni. E' urgente adeguare le aree per consentire l'utilizzo di moderni mezzi di alaggio e macchinari all'avanguardia.
Siamo convinti - i paesi che hanno potenziato l'infrastruttura ne sono l'esempio, Monopoli su tutti - che facendo tornare gli Artigiani ed i Commercianti del Mare al centro del progetto economico e sociale della nostra città, si possa innescare un nuovo sviluppo occupazionale e, conseguentemente, sociale per Molfetta e l'area del nord barese.
Siamo a disposizione per mettere in campo le nostre competenze, convinti che il Progetto in questione necessiti di essere maggiormente condiviso con chi ci lavora oggi e con chi, potenzialmente, ci lavorerà domani. Lo insegna la storia: la condivisione con tutti i soggetti interessati è l'unica garanzia di successo per operazioni di così grande impatto sociale ed economico».
«Facciamo il punto sull'avanzamento dei lavori del nuovo porto di Molfetta.
Se inserito in un contesto incentrato sul lavoro e sulle attività delle micro e piccole imprese, l'opera può rappresentare un portentoso moltiplicatore occupazionale non solo per la nostra città ma per tutta l'area del Nord Barese.
Diamo atto di quanto questa amministrazione sta facendo per la realizzazione di quello che è senza dubbio un elemento strategico per l'assetto economico-sociale della città. Affinché questa visione si realizzi, ci appare essenziale collocare il porto in un sistema largamente amplificato, che tenga in adeguata considerazione le aziende che già oggi lavorano nell'area, siano esse artigiane, commerciali o della pesca. Chiediamo, insomma, di realizzare un sistema che possa essere definito e riconosciuto come "comparto MARE".
Riteniamo, innanzitutto, che la discussione debba svilupparsi con riguardo all'area dei Cantieri Navali. Ecco perché Confartigianato Molfetta si è posta quale interlocutrice sindacale delle aziende coinvolte sia concessionarie che dell'indotto operanti nel settore della cantieristica navale, facendosi promotrice di un consorzio che riunisce circa 80% delle imprese operanti nel comparto. Queste imprese si stanno rapidamente evolvendo dando prova, anche grazie all'inserimento di giovani leve, di poter cogliere la rivoluzione digitale, pur nel rispetto di una tradizione artigiana risalente nel tempo
Ma la volontà e lo spirito di sacrificio dei singoli non bastano.
Per essere competitivi al giorno d'oggi è fondamentale creare un ecosistema virtuoso che possa contare su adeguate infrastrutture, supporti tecnologici, affidabilità e sicurezza dei mezzi di lavoro: elementi ad oggi carenti in quell'area.
Abbiamo appreso che a breve partiranno i lavori di consolidamento strutturale dei manufatti dati in concessione ai Cantieri Navali. Riteniamo essenziale sanificare e risanare fabbricati e suppine garantendo la sicurezza per chi ci lavora: ad oggi stanno collassando sotto il peso degli anni, prive dell'adeguata manutenzione.
Indispensabile è considerare anche le aree esterne, che sono il luogo di lavoro attualmente in uso dei nostri Artigiani. Su questo punto, che riteniamo essenziale, l'amministrazione non ha ancora fornito alcuna indicazione nonostante le numerose segnalazioni. E' urgente adeguare le aree per consentire l'utilizzo di moderni mezzi di alaggio e macchinari all'avanguardia.
Siamo convinti - i paesi che hanno potenziato l'infrastruttura ne sono l'esempio, Monopoli su tutti - che facendo tornare gli Artigiani ed i Commercianti del Mare al centro del progetto economico e sociale della nostra città, si possa innescare un nuovo sviluppo occupazionale e, conseguentemente, sociale per Molfetta e l'area del nord barese.
Siamo a disposizione per mettere in campo le nostre competenze, convinti che il Progetto in questione necessiti di essere maggiormente condiviso con chi ci lavora oggi e con chi, potenzialmente, ci lavorerà domani. Lo insegna la storia: la condivisione con tutti i soggetti interessati è l'unica garanzia di successo per operazioni di così grande impatto sociale ed economico».