Confartigianato: «Molfetta città di promesse nell’economia e nel lavoro, i giovani portatori di certezze»

Excurus sulla situazione in città da parte dell'associazione, anche in vista del fondi del PNRR

mercoledì 8 dicembre 2021
Sono oltre 40 le linee del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che riguardano le imprese e molto si potrà realizzare per il loro rilancio.
Molfetta ne trarrà grandi benefici e un ulteriore potenziale sarà accreditato alla suo ruolo di città-emblema della Puglia.

Antichissima, affonda le sue radici nella preistoria, con una testimonianza straordinariamente preziosa rappresentata dal Pulo: poi, nei secoli a seguire, una storia intensa, vissuta da generazioni generose, laboriose, protagoniste di vicende significative narrate nei manuali con lucida puntualità.
Molfetta è presente negli annali statistici del lavoro sin dalla metà del 1700 per la produzione di cappelli per contadini, di fiammiferi, di candele e di cordami; inoltre, con l'esistenza accertata di un piccolo numero di caldaie a vapore, va segnalato anche il timido incipit in una modesta industrializzazione.Ma è tramite l'edilizia che si avvia il processo di una città con forti ambizioni di crescita: qui, già a cavallo tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800, si fa menzione di un'affermata ditta edile "Sgherza"… antenati di chi scrive ?

Molfetta città d'arte, città creativa, città dai mille volti ma da una sola identità, scolpita nella fierezza e nell'orgoglio di fare, di realizzare, di produrre.
Dopo un lento decremento demografico cominciato negli anni '90, Molfetta ha iniziato a ricercare nuovi modelli di sviluppo urbano, nuove forme di investimenti nonché specifici programmi sociali ed economici relativi ad un territorio ampio e variegato, con mare, spiagge, campagna, agricoltura, commercio, artigianato, pesca, e con una composita esigenza di servizi necessari ad una molteplicità di professioni.
Il tutto in un'ottica di sviluppo sostenibile in linea con quelle che ora sono le indicazioni del PNRR per una svolta green e digitale che inciderà sul futuro delle prossime generazioni.
L'edilizia resta l'attività che più di tutte ha contribuito e contribuisce al benessere della popolazione e allo sviluppo dell'indotto fra cui, in posizione principale, si colloca la carpenteria chiamata ad operare proficuamente nell'industria navale.

Nel periodo dicembre 2020 - febbraio 2021, le costruzioni sono aumentate dello 0,6% rispetto al trimestre precedente; l'edilizia tiene e trasmette i suoi benefici effetti anche durante l'emergenza sanitaria.
In pratica, a Molfetta, si respira aria salubre perché il sistema imprenditoriale agisce da traino, tra oggettivi ostacoli, comuni per altro a tutti i comparti produttivi, ma senza preoccupanti sussulti.

Sulle PMI pesano i problemi che attanagliano tutte le aziende, anche di altre dimensioni: costi elevati per il lavoro; aumento generalizzato dei prezzi, in particolare per energie e carburanti; fisco diretto e indiretto abbastanza esoso; difficoltà di accesso al credito agevolato penalizzanti per interventi nell'innovazione e in ogni altro versante della digitalizzazione; concorrenza sleale dell'abusivismo tenuto però sotto stretto controllo con protocolli di collaborazione fra rappresentanze sindacali, amministrazioni civiche e organi di vigilanza.
Ormai, e per fortuna, quasi tutte le piccole imprese fanno uso sapiente delle tecnologie digitali con padronanza, cioè con competenza, nella gestione degli adempimenti amministrativi e soprattutto nelle prestazioni professionali.
Siamo dinanzi ad una realtà in continua evoluzione, 4.0, a cui non si può non guardare con ammirazione e con fiducia, soprattutto se pensata quale sbocco occupazionale per tanti giovani diplomati e laureati impegnati ad effettuare scelte di vita.
Più che prolifica la transizione generazionale: dalle generazioni emergenti provengono segnali incoraggianti di dedizione all'impegno e alla ricerca di sbocchi lavorativi che hanno il sapore dell'inventiva, della fantasia, dell'estro.

Sono molfettesi i nuovi imprenditori attivi nell'adozione di sofisticati impianti di illuminazione a basso consumo energetico, utilizzabili anche nelle dimensioni subacquee; sono molfettesi i giovani imprenditori che stanno esplorando con successo nuove possibilità di effetti in ambito audiovisivo e della telefonia mobile; sono di Molfetta le molteplici classi di giovani che si affermano nel fashion e nel benessere con progetti e risultati apprezzati ovunque.
Molfettesi sono altresì le tante donne che hanno avviato una loro azienda in settori una volta di esclusiva pertinenza maschile: ciò in linea con le risultanze del "Family act" europeo in materia di genere.
Le recenti puntate televisive RAI di "Linea verde start" (novembre scorso) sono state un inno all'Italia delle tantissime botteghe: una giusta esaltazione di imprese da conoscere e da studiare quali siti di notevole interesse per i costumi, per le usanze, per i prodotti e per quell'economia, specifica delle piccole entità imprenditoriali, che alcuni hanno definito circolare perché attraversa le diverse fasce della popolazione, segnalando e riversando saperi fondamentali per occupare spazi nel cosiddetto mercato globale. "Linea verde start" è passata anche per Molfetta.

Non è un quadro a tinte eccessivamente rosa ma è la giusta segnalazione di una componente produttiva, artigianato e PMI, che dà lustro alla Città, collocandola in una griglia di primati che non si lasciano scalfire da isolati episodi di inosservanza della legalità, dell'ordine costituito e dell'etica, episodi sempre possibili in un centro abitato da oltre 57 mila persone.

Molfetta, allora, terra di proposte positive tutte da cogliere e da valorizzare in una sintesi di costruttive sinergie fra enti pubblici e privati, istituzioni, aggregazioni professionali e culturali, soggetti politici compresi, per dare seguito ad una tradizione illustre in cui, con i loro talenti, hanno inciso profondamente concittadini di assoluto rilievo e di notorietà internazionale.