Condannato l'aggressore di Matteo d'Ingeo
Il giudice Ardito ha stabilito che l'uomo dovrà risarcirgli 1.000 euro
domenica 20 maggio 2018
11.49
Si è concluso il 16 maggio scorso il processo a carico di Giancarlo Saverio Magarelli, imputato per aver colpito al volto, nell'aprile del 2016, il coordinatore del Liberatorio Politico Matteo d'Ingeo, cagionandogli lesioni personali (trauma contusivo dell'emivolto destro e dell'orecchio).
Il giudice Angela Letizia Ardito, al termine del dibattimento, dopo aver ascoltato il pubblico ministero, il difensore dell'imputato e l'avvocato Annamaria Caputo, che rappresentava il coordinatore del Liberatorio Politico, ha condannato l'imputato alla pena pecuniaria di 1.000 euro (il pubblico ministero aveva chiesto 500), al pagamento delle spese processuali, oltre al risarcimento della vittima, che si era costituito parte civile.
«Una riflessione è d'obbligo dopo la sentenza. Come aveva fatto Magarelli a sapere che d'Ingeo - si legge in una nota del Liberatorio - aveva fatto una denuncia circa un'ora prima, presso il Comando do Polizia Municipale, e che era a 70 metri dalla sua postazione, a tal punto da tendergli un vero e proprio agguato?».
Il giudice Angela Letizia Ardito, al termine del dibattimento, dopo aver ascoltato il pubblico ministero, il difensore dell'imputato e l'avvocato Annamaria Caputo, che rappresentava il coordinatore del Liberatorio Politico, ha condannato l'imputato alla pena pecuniaria di 1.000 euro (il pubblico ministero aveva chiesto 500), al pagamento delle spese processuali, oltre al risarcimento della vittima, che si era costituito parte civile.
«Una riflessione è d'obbligo dopo la sentenza. Come aveva fatto Magarelli a sapere che d'Ingeo - si legge in una nota del Liberatorio - aveva fatto una denuncia circa un'ora prima, presso il Comando do Polizia Municipale, e che era a 70 metri dalla sua postazione, a tal punto da tendergli un vero e proprio agguato?».