Concluso a Budapest il progetto "InclusEu" di InCo. Presente una molfettese

Coinvolti ragazzi provenienti anche da Polonia, Irlanda, Spagna, Romania, Paesi Bassi e Portogallo

giovedì 1 giugno 2023
Si è tenuto dal 18 al 20 maggio, a Budapest, il progetto INCLUSEU promosso dall'associazione Inco e finanziato dall'Unione Europea che ha visto tra i protagonisti i seguenti paesi: Polonia, Irlanda, Spagna, Italia, Romania, Paesi Bassi, Portogallo.

Il progetto mirava all'inclusione tra diverse realtà e ad affrontare il tema del volontariato nel periodo Covid e post-pandemico. Doriana, in qualità di Vicepresidente dell' associazione Symposium, ha rappresentato l'Italia. La prima giornata ha previsto una cena di accoglienza in cui si sono presentati i manager del progetto accompagnati da musica tipica e cibo tipico ungherese.

Sono intervenuti, per presentare il progetto: Petra Farkas - Project manager, SVFPéter Kovács - Head of Project Department, SVF Dr. Tibor Kispál - Vice-Mayor, Municipality of ErzsébetvárosVivien Rózsa- President of the Student Council, WSUF. Nella seconda giornata, invece, i ragazzi sono stati ospiti dell'istituto Wekerle Business School. Non a caso è stato scelto questo istituto, essendo riconosciuto a livello mondiale per l'istruzione di alto livello che fornisce e per il clima spensierato e amichevole che offre ai suoi studenti.

Nella terza giornata, infine, i volontari si sono recati presso il centro storico ebraico chiamato Csányi5, nel quale è stato proiettato un filmato sulla campagna di sensibilizzazione sulla segregazione dei Rom, il quale ha vinto il premio per gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Sono intervenuti al termine del filmato: Péter Kovács-Executive Extremely EUnited , Helga Fehér - Social Scientist Extremely EUnited, Rebeka Rippel -Movie Star Extremely EUnited, Ramóna Fábri - Movie Star Extremely EUnited.

Durante il Covid tante cose sono cambiate e il progetto INCLUSEU mirava appunto a portare alla conoscenza di tutti della situazione del volontariato durante e post covid e a rafforzare questo aspetto invogliando, soprattutto i più giovani, a non smettere di confrontarsi e di essere solidali.