Con le mani in pasta per trovare lavoro
Quindici disoccupati tra “banchi”
venerdì 11 aprile 2014
16.43
Ormai è noto a tutti che il settore in più forte espansione e che garantisce opportunità di impiego è proprio quello della ristorazione. Partendo proprio da questo dato di fatto, quindici disoccupati, in prevalenza donne dai 25 anni in su, hanno deciso di seguire un corso per operatore della ristorazione, progetto finanziato dalla Provincia e dalla Regione Puglia.
Le lezioni, rivolte ad adulti e disoccupati si stanno tenendo presso la sede di Ruvo del CIOFS/ FP Puglia, diretta da suor Immacolata Milizia e prevedono anche stage formativi.
L'APP (Associazione Pizzaioli Professionisti) è stata scelta come ente formatore perché sta portando avanti un percorso culturale di formazione e aggiornamento all' interno dei suoi iscritti per garantire professionalità, competenza, conoscenze e valorizzazione degli impasti alternativi, tenendo conto anche delle intolleranze, problema questo in costante crescita fra la popolazione. Il CIOFS ha quindi promosso questo progetto di accompagnamento e formazione al lavoro che prevede, a conclusione delle 1200 ore di corso, uno stage di tre mesi presso le aziende convenzionate (ristoranti, pizzerie, mense).
L'opportunità ulteriore sarà riservata ai primi sei allievi che hanno conseguito il punteggio più alto in sede di qualifica. All'interno del percorso formativo, coordinato dalla professoressa Angela Summo, oltre ai moduli di base, sono previsti momenti di approfondimento relativi a tematiche trattate, come quello molfettese inerente la pizza. Infatti il corso è strutturato per approfondire conoscenze e competenze in ambito ristorativo, anche attraverso visite guidate a ristoranti, pizzerie ed aziende. Per quanto concerne specificatamente lo stage molfettese, esso sarà strutturato in tre giornate monotematiche guidate dal pizzaiolo Domenico Piccininni, veterano del settore, che cercherà di trasmettere ai neofiti conoscenze e competenze di base. L'importanza del corso va individuata nel fatto che molte donne si sono messe in gioco per la prima volta, altre invece, dopo diverse esperienze, cercano di riqualificarsi per tentare nuovi sbocchi lavorativi. La qualifica che sarà conferita a fine corso è infatti spendibile su tutto il territorio nazionale, quindi da molte possibilità al corsista.
Le lezioni, rivolte ad adulti e disoccupati si stanno tenendo presso la sede di Ruvo del CIOFS/ FP Puglia, diretta da suor Immacolata Milizia e prevedono anche stage formativi.
L'APP (Associazione Pizzaioli Professionisti) è stata scelta come ente formatore perché sta portando avanti un percorso culturale di formazione e aggiornamento all' interno dei suoi iscritti per garantire professionalità, competenza, conoscenze e valorizzazione degli impasti alternativi, tenendo conto anche delle intolleranze, problema questo in costante crescita fra la popolazione. Il CIOFS ha quindi promosso questo progetto di accompagnamento e formazione al lavoro che prevede, a conclusione delle 1200 ore di corso, uno stage di tre mesi presso le aziende convenzionate (ristoranti, pizzerie, mense).
L'opportunità ulteriore sarà riservata ai primi sei allievi che hanno conseguito il punteggio più alto in sede di qualifica. All'interno del percorso formativo, coordinato dalla professoressa Angela Summo, oltre ai moduli di base, sono previsti momenti di approfondimento relativi a tematiche trattate, come quello molfettese inerente la pizza. Infatti il corso è strutturato per approfondire conoscenze e competenze in ambito ristorativo, anche attraverso visite guidate a ristoranti, pizzerie ed aziende. Per quanto concerne specificatamente lo stage molfettese, esso sarà strutturato in tre giornate monotematiche guidate dal pizzaiolo Domenico Piccininni, veterano del settore, che cercherà di trasmettere ai neofiti conoscenze e competenze di base. L'importanza del corso va individuata nel fatto che molte donne si sono messe in gioco per la prima volta, altre invece, dopo diverse esperienze, cercano di riqualificarsi per tentare nuovi sbocchi lavorativi. La qualifica che sarà conferita a fine corso è infatti spendibile su tutto il territorio nazionale, quindi da molte possibilità al corsista.