Comparto 18, il Tar boccia il Comune. L'assessore Gadaleta si dimette?

I giudici del Tar Puglia accolgono il ricorso dei compartisti. Si riaccendono le tensioni in maggioranza.

sabato 13 dicembre 2014 19.15
Le procedure relative al comparto 18 (l'area edificabile che si estende alle spalle della stazione) devono essere portate a termine subito. Il Tribunale amministrativo regionale dà ragione ai proprietari dei suoli e boccia sonoramente la linea fin qui adottata dall'amministrazione Paola Natalicchio. Questo è in sintesi il contenuto della sentenza 1523/2014 del Tar Puglia, sentenza che non lascia spazio a dubbi: il sindaco Natalicchio e l'assessore all'Urbanistica Rosalba Gadaleta hanno perso oltre un anno a rinviare i documenti del comparto alla Regione Puglia quando invece era il Comune stesso, per legge, a doversene occupare.

Vediamo di capirne di più. Il comparto 18 fu già adottato nel 2012 dal consiglio comunale (amministrazione Azzollini). In tutti questi anni la successiva variante al PUE (piano urbanistico esecutivo) - necessaria per avviare le costruzioni – non è mai stata approvata, visto che l'attuale amministrazione ha sempre ritenuto che la verifica della cosiddetta VAS (valutazione ambientale strategica) fosse di competenza della Regione Puglia. E ciò nonostante fosse subentrata una legge che, per semplificare le procedure, indicava i Comuni come i responsabili della verifica di assoggettabilità a VAS. Insomma, questioni meramente procedurali che però hanno impedito alle imprese di costruire e, come molti accusano, hanno finito per paralizzare inutilmente il settore dell'edilizia con la perdita di numerosi posti di lavoro. Ora i giudici amministrativi hanno accertato che la variante al PUE del comparto 18 non modificava il Piano Regolatore Generale, pertanto toccava al Comune e non alla Regione completarne l'iter.

Un brutto colpo per l'assessore Gadaleta e per tutta la maggioranza, sconfitti su tutta la linea in questo ricorso promosso dai compartisti. Una sconfitta in tribunale che si trasforma però anche in una sconfitta politica: quando due mesi fa il consiglio comunale fu chiamato ad approvare una soluzione che sbloccasse il comparto 18, il centrosinistra votò contro la proposta del centrodestra che offriva con mesi di anticipo la stessa soluzione cui sono giunti oggi i giudici del Tar. E a questo punto si fa concreta la possibilità, già paventata dal consigliere comunale Mariano Caputo, che i proprietari dei suoli chiedano un risarcimento danni al Comune di Molfetta per l'inerzia mostrata dall'amministrazione Natalicchio.

Intanto, entro sessanta giorni il Comune di Molfetta dovrà concludere il procedimento di verifica di assoggettabilità a Vas (valutazione ambientale strategica) per il comparto 18, altri sarà nominato un commissario ad acta che si sostituirà agli uffici comunali. Questo è l'ordine dei giudici. Ed è forte la delusione all'interno del centrosinistra. C'è la consapevolezza di aver preso una brutta botta che si somma al malcontento di tutto il settore dell'edilizia (soltanto una settimana fa la Confartigianato è tornata a criticare il sindaco Natalicchio per la paralisi in cui versano le imprese di questo settore). E adesso, anche nella stessa maggioranza di centrosinistra c'è chi torna a ragionare su possibili dimissioni da parte dell'assessore Gadaleta.