Comitato quartiere di Levante, i problemi del traffico urbano a Molfetta

L'intervista a Giancarlo Piscitelli, membro del comitato, dopo la riunione di venerdì sera con altri comitati

mercoledì 30 novembre 2022 14.03
A cura di Sara Fiumefreddo
Si è tenuta lo scorso venerdì sera a Molfetta una riunione sul piano generale del traffico urbano, cui hanno partecipato rappresentanti di comitati di vari quartieri. Tra questi il quartiere della Santa Famiglia, del centro storico, della zona Levante, cui si sono aggiunti alcuni esercenti, titolari di esercizi commerciali.

La redazione di MolfettaViva ha intervistato Giancarlo Piscitelli, membro del Comitato di quartiere Levante, per un approfondimento sui temi trattati.

«Una delle prime questioni sollevate è legata ai parcheggi in via Mezzina, vicino alla stazione, una zona residenziale in cui ci sono molti servizi – dichiara Piscitelli – e in cui, chi la raggiunge dalla periferia, occupa dei parcheggi importanti per i residenti».

La soluzione emersa, formalizzata in realtà ben quattro anni fa all'amministrazione comunale, è quella di istituire un senso unico su via Mezzina verso Giovinazzo e un senso unico nella parallela in direzione opposta. Questo espediente permetterebbe di creare dei parcheggi a spina di pesce su queste strade.

Si è parlato anche della pericolosità dell'incrocio di via Minzone con via generale Luigi amato.

«Bisogna prevedere dei rallentatori perché anni fa ci fu una vittima – prosegue – e non bisogna aspettarne altre prima di intervenire».

Un discorso analogo sarebbe valido anche per il viale 25 aprile, una strada a scorrimento veloce dove, oltre ad una parrocchia molto frequentata, ci sono diverse scuole, tra cui una dell'infanzia.

«Al momento su questa strada c'è solo un dosso – continua Piscitelli – ma se si aumentasse il numero dei rallentatori, ci sarebbe una maggiore sicurezza».

Altre criticità sono state rilevate nell'accesso a Molfetta dopo la SS16, provenendo da Bisceglie per immettersi su via Terlizzi e nell'ingresso e nell'uscita tra via Molfetta e via Bisceglie, nei pressi del benzinaio "Enel".

«Sono due punti dove il traffico è ingestibile – precisa Piscitelli – l'ideale sarebbe prevedere una rotonda o altri espedienti».

Ultimo punto riguarda le piste ciclabili.

«Al momento sono inutilizzate, perché disegnate così non funzionano – spiega – la città ha bisogno di una rete di piste, ben collegate tra loro, che attraversino tutte le principali arterie delle città, come il lungomare e il centro storico, in cui al momento di piste ciclabili neanche l'ombra».

Tutte questioni fondamentali per garantire alla città efficienza e sicurezza.