Clean Up the Med: Spiagge e fondali puliti a Molfetta
E’ la plastica il nemico numero uno dell’ecosistema marino
martedì 10 giugno 2014
8.08
Tutti armati di buona volontà, spirito di iniziativa e abnegazione, visto il caldo, i numerosissimi volontari che hanno preso parte domenica 8 giugno in località Prima Cala all'iniziativa: "Clean Up the Med: Spiagge e fondali puliti a Molfetta", promossa dal Circolo di Legambiente in collaborazione con altre cinque associazioni di volontariato: (Agesci: Molfetta 1 e Molfetta 4; Cngei, FSE, Scout d'Europa, Circolo della Vela Nucleo Sub, Misericordia).
Il Comune di Molfetta e l'Asm hanno patrocinato l'operazione a cui ha collaborato anche la Capitaneria di Porto di Molfetta che ha vigilato allo svolgimento in sicurezza delle operazioni subacquee. Questa è una delle campagne storiche di Legambiente e ha assunto una importanza fondamentale visto che i rifiuti da spiaggia sono diventati una vera e propria emergenza, dato confermato dalla quantità di materiale raccolto. Infatti i monitoraggi più recenti, effettuati da Legambiente Nazionale, descrivono una situazione preoccupante.
È la plastica il nemico quantitativamente più ingente (oltre il 65%): dalle bottiglie agli shopper, dai tappi al polistirolo, ai secchi, alle stoviglie usa e getta. Poi, i mozziconi di sigaretta,i rifiuti sanitari (cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister), i materiali edili. Materiali, tutti, pericolosi per la salute del mare e della sua fauna: accade sempre più spesso che gli animali muoiano per soffocamento dovuto all'ingestione accidentale di rifiuti. Inoltre, le microplastiche ingerite dagli organismi acquatici sono la causa principale del disequilibrio della catena alimentare e dell'intero ecosistema marino. I numerosi volontari hanno raccolto sacchi e sacchi di questi rifiuti, tanto da riempire tre camioncini che facevano bella mostra ad operazioni concluse.
Armati di guanti cappellini, magliette identificative, fazzolettoni e bustoni, si sono aggirati tra i bagnanti raccogliendo rifiuti e ricevendo complimenti per l' opera meritoria svolta. A mare, dopo foto ricordo e aver indossato mute e bombole, si sono invece calati i sub che hanno provveduto alle operazioni in acqua. E' stato questo un importante momento di crescita per i più piccoli sensibilizzati alle tematiche del rispetto dell' ambiente e della natura perché la spiaggia è di tutti e va preservata e tutelata anche per le future generazioni. Importante quindi il messaggio educativo lanciato oltre che l'effettiva pulizia della spiaggia che, dopo l'intervento, ha assunto tutto un altro aspetto. Secondo infatti Legambiente la situazione della costa di Molfetta non è mutata negli ultimi anni. Gli accessi al litorale, la fruizione delle spiagge pubbliche (comunque troppo esigue), i piccoli e grandi abusi, al di là di qualche eccezione, permangono, rendendo difficile la vita del mare e quella dei cittadini che vorrebbero fruirne.
Sul posto era presente anche il presidente dell'Asm, Antonello Zaza che si è complimentato per la nutrita partecipazione e per i risultati ottenuti. Ci si augura che la pulizia effettuata e l'aspetto rinnovato della Prima Cala possano portare i cittadini a rispettare maggiormente l'ambiente utilizzando i contenitori per i rifiuti e non deturpando scogli e bagnasciuga anche nell'ottica di consegnare alle future generazioni un habitat naturale quanto meglio conservato.
Il Comune di Molfetta e l'Asm hanno patrocinato l'operazione a cui ha collaborato anche la Capitaneria di Porto di Molfetta che ha vigilato allo svolgimento in sicurezza delle operazioni subacquee. Questa è una delle campagne storiche di Legambiente e ha assunto una importanza fondamentale visto che i rifiuti da spiaggia sono diventati una vera e propria emergenza, dato confermato dalla quantità di materiale raccolto. Infatti i monitoraggi più recenti, effettuati da Legambiente Nazionale, descrivono una situazione preoccupante.
È la plastica il nemico quantitativamente più ingente (oltre il 65%): dalle bottiglie agli shopper, dai tappi al polistirolo, ai secchi, alle stoviglie usa e getta. Poi, i mozziconi di sigaretta,i rifiuti sanitari (cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister), i materiali edili. Materiali, tutti, pericolosi per la salute del mare e della sua fauna: accade sempre più spesso che gli animali muoiano per soffocamento dovuto all'ingestione accidentale di rifiuti. Inoltre, le microplastiche ingerite dagli organismi acquatici sono la causa principale del disequilibrio della catena alimentare e dell'intero ecosistema marino. I numerosi volontari hanno raccolto sacchi e sacchi di questi rifiuti, tanto da riempire tre camioncini che facevano bella mostra ad operazioni concluse.
Armati di guanti cappellini, magliette identificative, fazzolettoni e bustoni, si sono aggirati tra i bagnanti raccogliendo rifiuti e ricevendo complimenti per l' opera meritoria svolta. A mare, dopo foto ricordo e aver indossato mute e bombole, si sono invece calati i sub che hanno provveduto alle operazioni in acqua. E' stato questo un importante momento di crescita per i più piccoli sensibilizzati alle tematiche del rispetto dell' ambiente e della natura perché la spiaggia è di tutti e va preservata e tutelata anche per le future generazioni. Importante quindi il messaggio educativo lanciato oltre che l'effettiva pulizia della spiaggia che, dopo l'intervento, ha assunto tutto un altro aspetto. Secondo infatti Legambiente la situazione della costa di Molfetta non è mutata negli ultimi anni. Gli accessi al litorale, la fruizione delle spiagge pubbliche (comunque troppo esigue), i piccoli e grandi abusi, al di là di qualche eccezione, permangono, rendendo difficile la vita del mare e quella dei cittadini che vorrebbero fruirne.
Sul posto era presente anche il presidente dell'Asm, Antonello Zaza che si è complimentato per la nutrita partecipazione e per i risultati ottenuti. Ci si augura che la pulizia effettuata e l'aspetto rinnovato della Prima Cala possano portare i cittadini a rispettare maggiormente l'ambiente utilizzando i contenitori per i rifiuti e non deturpando scogli e bagnasciuga anche nell'ottica di consegnare alle future generazioni un habitat naturale quanto meglio conservato.