Claudia De Chirico si è davvero tolta la vita? «Non è caduta dall’auto, l'ha buttata lui»
Il benzinaio smentisce a "Chi l’ha visto?" la testimonianza verbalizzata. La scena ripresa dalle telecamere, poi «cancellate da un carabiniere»
giovedì 23 febbraio 2023
11.33
Claudia De Chirico, la 22enne trovata cadavere a Terlizzi all'alba del 22 dicembre 2016 nel sottopassaggio di via Mazzini, si è davvero suicidata? La famiglia si è opposta tre volte alla archiviazione, mentre ieri il benzinaio ha smentito a "Chi l'ha visto?" la testimonianza verbalizzata: «Non è caduta dall'auto, l'ha buttata lui».
Sette ore dopo, il corpo fu ritrovato sulla scalinata del sottovia. Attraverso il loro avvocato, il molfettese Bepi Maralfa che ha sempre sostenuto l'esistenza di una serie di elementi non valutati, in questi anni i genitori Nino e Marisa De Chirico si sono opposti ben tre volte alle richieste d'archiviazione del fascicolo d'inchiesta. Opposizioni che il Tribunale di Trani ha accolto chiedendo un supplemento investigativo per maggiori approfondimenti su un evento che ha scosso la comunità.
Sul corpo di Claudia furono trovate 36 lesioni. Il fidanzato si è giustificato dicendo che quel 22 dicembre i due litigarono per ragioni di gelosia e, arrivati in un'area di servizio, Claudia aprì la porta dell'auto e si lanciò a terra: «Ho udito un forte rumore provocato dalla vettura - disse il benzinaio ai Carabinieri -. In particolare ho potuto notare che lo sportello del lato passeggero era aperto con il veicolo in corsa e la ragazza si buttava sul manto stradale». Una testimonianza ora smentita.
«Sono arrivati due giovani con la macchina, hanno fatto un giro dietro e il ragazzo l'ha buttata dalla macchina - ha detto Andrei, rintracciato in Romania dove ora si è trasferito -. Claudia non è stata spinta, è lui che l'ha buttata. Piangeva lei, era spaventata, le ha buttato pure il telefono. Gridavano uno contro l'altro, erano tutti e due arrabbiati. Io ai Carabinieri avevo riferito che la ragazza fosse stata buttata, non che si fosse lanciata». Per Andrei, dunque, «non fu lei a gettarsi dall'auto».
Sette ore più tardi, il corpo della 22enne fu trovato nel sottopassaggio di via Mazzini: «Durante tutta la nottata non si nota alcuno accedere o uscire dalla rampa di scale dove è stato rinvenuto il corpo della donna» affermò un luogotenente oggi in pensione dopo aver visionato le telecamere. «Ma proprio quelle immagini di videosorveglianza non esistono più, perché quel carabiniere afferma che per liberare la memoria del suo computer le ha cancellate» ha detto l'avvocato Maralfa.
Infine c'è il mistero della chiavetta usb del luogotenente in cui «vi è una cartella che conterrebbe i messaggi di chat tra Davide e Claudia, che si intitola "Claudia mia" e che lascia presupporre - per Maralfa - che tali conversazioni siano state estratte dal telefono del fidanzato, che non è stato mai acquisito, né sequestrato».
Sette ore dopo, il corpo fu ritrovato sulla scalinata del sottovia. Attraverso il loro avvocato, il molfettese Bepi Maralfa che ha sempre sostenuto l'esistenza di una serie di elementi non valutati, in questi anni i genitori Nino e Marisa De Chirico si sono opposti ben tre volte alle richieste d'archiviazione del fascicolo d'inchiesta. Opposizioni che il Tribunale di Trani ha accolto chiedendo un supplemento investigativo per maggiori approfondimenti su un evento che ha scosso la comunità.
Sul corpo di Claudia furono trovate 36 lesioni. Il fidanzato si è giustificato dicendo che quel 22 dicembre i due litigarono per ragioni di gelosia e, arrivati in un'area di servizio, Claudia aprì la porta dell'auto e si lanciò a terra: «Ho udito un forte rumore provocato dalla vettura - disse il benzinaio ai Carabinieri -. In particolare ho potuto notare che lo sportello del lato passeggero era aperto con il veicolo in corsa e la ragazza si buttava sul manto stradale». Una testimonianza ora smentita.
«Sono arrivati due giovani con la macchina, hanno fatto un giro dietro e il ragazzo l'ha buttata dalla macchina - ha detto Andrei, rintracciato in Romania dove ora si è trasferito -. Claudia non è stata spinta, è lui che l'ha buttata. Piangeva lei, era spaventata, le ha buttato pure il telefono. Gridavano uno contro l'altro, erano tutti e due arrabbiati. Io ai Carabinieri avevo riferito che la ragazza fosse stata buttata, non che si fosse lanciata». Per Andrei, dunque, «non fu lei a gettarsi dall'auto».
Sette ore più tardi, il corpo della 22enne fu trovato nel sottopassaggio di via Mazzini: «Durante tutta la nottata non si nota alcuno accedere o uscire dalla rampa di scale dove è stato rinvenuto il corpo della donna» affermò un luogotenente oggi in pensione dopo aver visionato le telecamere. «Ma proprio quelle immagini di videosorveglianza non esistono più, perché quel carabiniere afferma che per liberare la memoria del suo computer le ha cancellate» ha detto l'avvocato Maralfa.
Infine c'è il mistero della chiavetta usb del luogotenente in cui «vi è una cartella che conterrebbe i messaggi di chat tra Davide e Claudia, che si intitola "Claudia mia" e che lascia presupporre - per Maralfa - che tali conversazioni siano state estratte dal telefono del fidanzato, che non è stato mai acquisito, né sequestrato».