Cittadella degli Artisti: si mobilita il mondo della cultura

In un acceso dibattito, i protagonisti della scena culturale molfettese dicono la loro sul contenitore culturale

mercoledì 18 gennaio 2017 21.52
A cura di Nicolò Aurora
Una sala piena di interessati, di rappresentanti di associazioni, di artisti ma anche di semplici cittadini ha partecipato, poche ore fa, all'assemblea pubblica indetta dall'associazione TESLA sul futuro della Cittadella degli Artisti.

Il grande contenitore culturale che la nostra città avrebbe dovuto e potuto vantare come un vero e proprio fiore all'occhiello, sia per infrastrutture che per il grande bagaglio culturale che la città offre, è, come tristemente ben noto a tutti, una cattedrale del deserto.

Quale futuro e quale soluzione possono quindi proporre le associazioni culturali molfettesi a questo contenitore imponente ed esigente, sia dal punto di vista finanziario che organizzativo? È a questo quesito che i partecipanti hanno cercato di dare una risposta confrontandosi tra loro e proponendo soluzioni diverse.

Il filo comune che è emerso dal dibattito è però uno solo: la cittadella degli artisti ha bisogno di un concreto sostegno, organizzativo ed economico, da parte del Comune di Molfetta, che tra l'altro ne è anche proprietaria.

Altro punto che è divenuto oggetto di critica comune è quello inerente alla natura del bando precedente, che vedeva la disposizione del piano di gestione della struttura, ovvero l'organizzazione della Cittadella in ogni suo aspetto, logistico e temporale, in mano alla macchina comunale. Secondo i diversi interventi della serata invece, il Comune, attraverso il nuovo bando ormai prossimo, così come vi ambiamo anticipato nei giorni scorsi, dovrebbe limitarsi a mettere a gara la concessione della struttura e non la sua organizzazione, contribuendo in maniera limitata alle spese.

Non sono mancate quindi le critiche alla scorsa gestione, rivelatasi ampiamente fallimentare, ma anche alla scorsa amministrazione, specialmente nella persona dell'ex assessora alla cultura, Betta Mongelli che, a detta dei presenti, avrebbe dovuto garantire un maggior controllo.

Oltre a tale elemento, servirà inoltre la formazione di una "rete" forte tra le associazioni molfettesi che permetta di eliminare anche le numerose diffidenze e gelosie interne.

La tematica Cittadella quindi continua a tenere banco e la normalizzazione della situazione sembra essere ancora lontana, ma il panorama associazionistico molfettese ha tutte le intenzioni di continuare a dire la sua.