Circo: ma quale spettacolo?
Pasquale Salvemini (Lac Puglia) polemizza sul condizioni in cui gli animali sono tenuti dai circensi
mercoledì 25 febbraio 2015
7.09
"Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità dell'animale" si legge nella Dichiarazione universale dei diritti dell'animale del 1978 (art.10). Eppure questa incompatibilità continua a perpetuarsi a decenni di distanza.
«La presenza del circo con spettacoli di animali nei nostri paesi - dice Salvemini in una nota - è qualcosa oltre ad essere becero è anche diseducativo e molto pericoloso. Nell'ultimo mese infatti diverse sono state le segnalazioni da parte dei cittadini di animali fuggiti da un circo presente nella città di Molfetta prima e Giovinazzo poi. In entrambi i casi sono stati segnalati cammelli che vagavano per le vie della città tra lo stupore e la paura. Animali sfuggiti al controllo di chi dovrebbe custodirli e che invece andavano a zonzo. Saranno anche animali abituati all'uomo e a i mezzi ma non dimentichiamo che anche nei più docili c'è qualcosa che nessuno può domare e si chiama istinto. Molti sostengono che l'uomo si differenzia dall'animale proprio perché l'uomo è ragione l'animale è istinto; ebbene se questa, da un lato, è una sicura trincea per chi la sfrutta come giustificazione per la sottomissione degli animali, dall'altro deve farci dedurre che un animale che si sente minacciato, spaventato o aggredito reagirà di impulso».
«In natura è noto il concetto del "Fight or Flight" ("fuggi o combatti") e questo non può essere spento in animale che sentendosi minacciato potrà sì sentirsi costretto a fuggire ma potrà essere anche sentirsi autorizzato a combattere arrecando danni a se stesso e a persone e/o cose.
Non solo, molte delle segnalazioni riportano casi di animali denutriti e lasciati di notte fuori senza riparo alcuno. Sono esseri viventi e forse dopo il lavoro che svolgono, per le tasche di chi se li porta a spasso in tutta Italia, meriterebbero da questi ultimi almeno la possibilità di avere un po' di dignità e di essere detenuti in maniere decente e dignitosa visto che nel 2015 ancora non si riesce a porre fine a questa barbarie nei confronti degli animali. Non dimentichiamo i delfinari, i circhi acquatici e gli zoo come quello di Fasano in cui c'è un orso polare in meno di mezzo metro di acqua sotto i 40°C estivi. Nemmeno questo è dignitoso.
La differenza tra un circense e un animale da circo - conclude - è che il primo ha scelto in piena libertà di condurre tale stile di vita, come ogni uomo decide di condurre la propria, il secondo è solo costretto a farlo, ad essere il clown per il sorrisino di tanta gente che non considera minimamente la sofferenza che quegli animali subiscono prima di diventare quelle marionette che fanno solo spettacolo.
Chi ama la libertà non può amare il circo ed è uno degli spettacoli più crudeli e diseducativi del mondo».
«La presenza del circo con spettacoli di animali nei nostri paesi - dice Salvemini in una nota - è qualcosa oltre ad essere becero è anche diseducativo e molto pericoloso. Nell'ultimo mese infatti diverse sono state le segnalazioni da parte dei cittadini di animali fuggiti da un circo presente nella città di Molfetta prima e Giovinazzo poi. In entrambi i casi sono stati segnalati cammelli che vagavano per le vie della città tra lo stupore e la paura. Animali sfuggiti al controllo di chi dovrebbe custodirli e che invece andavano a zonzo. Saranno anche animali abituati all'uomo e a i mezzi ma non dimentichiamo che anche nei più docili c'è qualcosa che nessuno può domare e si chiama istinto. Molti sostengono che l'uomo si differenzia dall'animale proprio perché l'uomo è ragione l'animale è istinto; ebbene se questa, da un lato, è una sicura trincea per chi la sfrutta come giustificazione per la sottomissione degli animali, dall'altro deve farci dedurre che un animale che si sente minacciato, spaventato o aggredito reagirà di impulso».
«In natura è noto il concetto del "Fight or Flight" ("fuggi o combatti") e questo non può essere spento in animale che sentendosi minacciato potrà sì sentirsi costretto a fuggire ma potrà essere anche sentirsi autorizzato a combattere arrecando danni a se stesso e a persone e/o cose.
Non solo, molte delle segnalazioni riportano casi di animali denutriti e lasciati di notte fuori senza riparo alcuno. Sono esseri viventi e forse dopo il lavoro che svolgono, per le tasche di chi se li porta a spasso in tutta Italia, meriterebbero da questi ultimi almeno la possibilità di avere un po' di dignità e di essere detenuti in maniere decente e dignitosa visto che nel 2015 ancora non si riesce a porre fine a questa barbarie nei confronti degli animali. Non dimentichiamo i delfinari, i circhi acquatici e gli zoo come quello di Fasano in cui c'è un orso polare in meno di mezzo metro di acqua sotto i 40°C estivi. Nemmeno questo è dignitoso.
La differenza tra un circense e un animale da circo - conclude - è che il primo ha scelto in piena libertà di condurre tale stile di vita, come ogni uomo decide di condurre la propria, il secondo è solo costretto a farlo, ad essere il clown per il sorrisino di tanta gente che non considera minimamente la sofferenza che quegli animali subiscono prima di diventare quelle marionette che fanno solo spettacolo.
Chi ama la libertà non può amare il circo ed è uno degli spettacoli più crudeli e diseducativi del mondo».