Cinque auto avvolte dalle fiamme. Paura in via San Carlo
Terrore questa notte, intorno all'01.00. Poteva trasformarsi in tragedia. Al lavoro i militari dell'Arma
domenica 8 ottobre 2017
13.29
Inferno di fiamme, questa notte all'01.00, in via San Carlo, a due passi dalla chiesa di San Domenico: un incendio, per motivi al momento sconosciuti, ha distrutto cinque auto (due Lancia Delta, una Fiat Punto, una Toyota ed una Alfa Romeo).
Una delle cinque auto («non sappiamo ancora da dove siano partite le fiamme», fanno sapere i Vigili del Fuoco, ndr), per cause ancora in corso di accertamento, è andata a fuoco, anticipata da un forte boato. E in un attimo un vero e proprio muro di fuoco ha illuminato a giorno tutto quell'atrio che a Molfetta è anche noto come "abbasc' o' fuss".
Diverse famiglie impaurite, svegliate di soprassalto dallo scoppio dei vetri e degli pneumatici dei cinque mezzi coinvolti e dal fumo, sono scese in strada tra le auto avvolte dalle fiamme ed una nebbia densa e soffocante che ha oscurato l'intera zona. Sul posto, allertati da una chiamata al numero di pubblica utilità 115, sono accorsi i Vigili del Fuoco.
I caschi rossi, però, non sono giunti dal Distaccamento di Molfetta (poiché impegnati a Bisceglie per domare un altro incendio di auto), ma dai Distaccamenti di Corato e della Fiera del Levante di Bari. I veicoli, due Lancia Delta, una Fiat Punto ed una Toyota, sono andati letteralmente distrutti. Danni limitati alla parte posteriore, invece, per l'Alfa Romeo.
Anche gli stabili vicini sono state intaccate pesantemente dalle fiamme. Ed i segni, purtroppo, sono ben evidenti sulle facciate degli stabili. Con il rischio che anche i balconi venissero colpiti e che da qui il fuoco entrasse nelle case. Dopo il duro lavoro di spegnimento ad opera delle due squadre provenienti da Corato e da Bari, i caschi rossi hanno cercato di appurare l'innesco, il punto da cui si è scatenato l'ennesimo rogo.
Ma anche stavolta non sono state trovate taniche di benzina vuote o cocci di bottiglie. Le indagini dei Carabinieri della locale Compagnia, intanto, procedono serrate e nel massimo riserbo. E non escludono alcuna ipotesi. Intanto in città c'è paura.
Una delle cinque auto («non sappiamo ancora da dove siano partite le fiamme», fanno sapere i Vigili del Fuoco, ndr), per cause ancora in corso di accertamento, è andata a fuoco, anticipata da un forte boato. E in un attimo un vero e proprio muro di fuoco ha illuminato a giorno tutto quell'atrio che a Molfetta è anche noto come "abbasc' o' fuss".
Diverse famiglie impaurite, svegliate di soprassalto dallo scoppio dei vetri e degli pneumatici dei cinque mezzi coinvolti e dal fumo, sono scese in strada tra le auto avvolte dalle fiamme ed una nebbia densa e soffocante che ha oscurato l'intera zona. Sul posto, allertati da una chiamata al numero di pubblica utilità 115, sono accorsi i Vigili del Fuoco.
I caschi rossi, però, non sono giunti dal Distaccamento di Molfetta (poiché impegnati a Bisceglie per domare un altro incendio di auto), ma dai Distaccamenti di Corato e della Fiera del Levante di Bari. I veicoli, due Lancia Delta, una Fiat Punto ed una Toyota, sono andati letteralmente distrutti. Danni limitati alla parte posteriore, invece, per l'Alfa Romeo.
Anche gli stabili vicini sono state intaccate pesantemente dalle fiamme. Ed i segni, purtroppo, sono ben evidenti sulle facciate degli stabili. Con il rischio che anche i balconi venissero colpiti e che da qui il fuoco entrasse nelle case. Dopo il duro lavoro di spegnimento ad opera delle due squadre provenienti da Corato e da Bari, i caschi rossi hanno cercato di appurare l'innesco, il punto da cui si è scatenato l'ennesimo rogo.
Ma anche stavolta non sono state trovate taniche di benzina vuote o cocci di bottiglie. Le indagini dei Carabinieri della locale Compagnia, intanto, procedono serrate e nel massimo riserbo. E non escludono alcuna ipotesi. Intanto in città c'è paura.