Torna a "lacrimare" il muro del cimitero

Colature sospette e maleodoranti ad un anno di distanza

giovedì 27 agosto 2015 7.39
A cura di Andrea Teofrasto
A un anno di distanza ci risiamo. Dal colore e soprattutto dagli odori pestilenziali che quei liquidi emanano è facile intuire di cosa possa trattarsi. Ma della cosa non c'è certezza. La fuoriuscita dei liquidi (organici o non) è ritornata.

Era accaduto anche a luglio del 2014. Oggi come allora fa venire i brividi soltanto guardare le foto. Una colata di liquido scuro e nauseabondo fuoriesce dalla parete del muro di cinta del cimitero, adiacente ad un terreno privato. La visione è raccapricciante e il contesto non aiuta.

La situazione - secondo indiscrezioni - era stata ripristinata nei mesi scorsi (circa sette), con la messa in opera di lavori di manutenzione che sembravano aver "tamponato" definitivamente la situazione. Non è stato così. Difficile riuscire a capire, a naso, di cosa si tratti. Fatto sta che la "macchia" è tornata nello stesso e identico punto della scorsa estate come testimoniano le foto. E, forse, sarebbe il caso di effettuare sopralluoghi e prelievi per riscontrare la provenienza e la natura di questi liquidi soprattutto per scongiurare qualsiasi tipo di problema per l'igiene e l'incolumità della salute pubblica.

Potrebbe trattarsi di infiltrazioni di acqua meteorica? Non è da escludere come ipotesi. Ma il rilevamento di Luglio 2014 aveva visto fuoriuscire sulla parete del fondo privato, chiazze scure, provenienti dai loculi che si trovano proprio dietro quel muro di pietra, vista la presenza di un buco praticato ad arte (ma da chi?) proprio sulla parete interna al fondo. Oggi quel buco non c'è più (coperto da due rivestimenti in pietra) a testimonianza dei lavori di manutenzione posti in essere nei mesi scorsi.

L'esistenza delle "perdite" non sarebbe sconosciuto al servizio di igiene e agli uffici comunali che, in seguito ad apposita segnalazione, sono già intervenuti facendo ripulire tutto. Sta di fatto che il problema si è ripresentato. Se tutto fosse riconducibile a infiltrazioni meteoriche allora, in qualche modo, il problema, tra difficoltà, apertura di loculi e annessi, per quanto complesso, potrebbe trovare una soluzione. Ma il tam tam popolare comincia a costruire leggende che fanno riferimento alle ipotesi più fantasiose. A cominciare dalla "esplosione" di bare.

Un'altra eventualità potrebbe essere connessa a bare difettose. Per qualcuno non andrebbe scartata nemmeno questa ipotesi. Casse e valvole difettose o scarsa qualità dei materiali? Va poi aggiunta la questione "sigillatura". Se i sigilli del loculo sono fatti male, il problema aumenta. Ma queste, come detto, sono ipotesi fantasiose. Restano le colature che, in questi mesi, in seguito alle violente piogge e a cambi climatici, erano, in parte, scomparse. E resta il rispetto che si deve ai defunti. Perchè dietro i fiori, i lumini accesi e le foto sorridenti ci sono i cari. Defunti, sì. Ma non per questo senza una dignità.