Cibo e DNA: ne ha discusso l'Avis Molfetta

L'iniziativa promossa nell'ambito del progetto "Cibo, salute e donazione"

lunedì 1 ottobre 2018 0.35
A cura di Matteo Diamante
Cibo e DNA, un connubio perfetto per contribuire alla prevenzione attraverso un metabolismo molto spesso ignorato da tutti noi.

E' stato questo il tema del convegno promosso dall'AVIS Molfetta nell'ambito del progetto Cibo, salute e donazione. Presso la Sala Ricevimenti "Nettuno", grazie al patrocinio del Comune di Molfetta e dell'Università degli Studi di Bari, si è tornati a discutere di alimentazione, l'unica capace inevitabilmente di influenzare in modo determinante la nostra salute ed ormai scientificamente reputata capace di prevenire (se ben curata) patologie tumorali. Tra gli obiettivi che AVIS Molfetta da sempre si pone è proprio quello della formazione e dell'informazione attraverso relatori d'eccezione e prestigio come quelli presenti al convegno.

L'impegno profuso già da qualche mese da Cosimo Gadaleta, Presidente della locale sezione dell'AVIS, nell'organizzare l'evento ha dato sicuramente ottimi risultati.

La presenza del dott. Antonio Moschetta, docente ordinario di medicina interna dell'Università degli Studi di Bari e autore del best seller "Il tuo metabolismo", insieme a quella della Prof.ssa Filomena Corbo del Dipartimento di Chimica Farmaceutica dell'ateneo barese, della Prof.ssa Maria Luisa Clodoveo, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari dell'Università di Bari, del Prof. Enrico de Lillo docente di Entomologia sempre presso la stessa Università e del dott. Ottavio Balducci pediatra, hanno garantito un dibattito proficuo, basato su tesi e ragionamenti scientifici condivisi dagli stessi relatori.

A moderare l'incontro ci ha pensato Lucrezia d'Ambrosio.

Come dicevamo in apertura, la comunità scientifica ha finalmente compreso dopo anni di studi e di iniziale scetticismo, che la buona alimentazione previene patologie di una certa specificità e soprattutto aiuta il farmaco ad agire sulle stesse con un'efficacia di gran lunga superiore. Seppure a volte bistrattata e al centro di discussioni e attacchi da parte della Comunità Europea, la dieta mediterranea risulta ancora oggi tra gli elisir di lunga vita ed un motivo sicuramente c'è.
«E' sicuramente cambiata l'attenzione, rispetto al passato, nei confronti dell'alimentazione – ha commentato il dott. Moschetta – e garantisco quanto è stato difficile far capire come le cure hanno un effetto diverso assumendo una certa alimentazione. Oggi l'Italia – ha proseguito – è ai primi posti per definire le cause scatenanti dei tumori e, vedere gli oncologi parlare finalmente di stili di vita alimentari, è un grande risultato per tutta la comunità scientifica". Dunque la buona alimentazione può curare le neoplasie? «E' sicuramente un discorso complesso – ha risposto l'autore de "Il tuo metabolismo" – in quanto sappiamo che una buona alimentazione non può curare un tumore, ma può prevenirlo e favorire una risposta adeguata dei farmaci».

A favorire una buona alimentazione vi è sicuramente la ricerca di quei prodotti salutari che la caratterizzano, spesso presenti proprio a casa nostra. L'olio extravergine di oliva è uno di questi, con i suoi polifenoli capaci di garantire quel ricercato sapore pungente, dalle proprietà antiossidanti e per questo molto utilizzato anche in cosmetica. Buona alimentazione e buona cucina: è questo un altro binomio su cui l'attenzione dei relatori si è concentrata. «La nuova frontiera della cucina – ha commentato la Prof.ssa . Clodoveo – è quella di precisione, mirata a mettere nel piatto una quantità precisa di molecole atte a rendere una piatto salutare al massimo».

Tutto questo perché una certa cottura degli alimenti può portare alla produzione di sostanze tossiche.
«E' importante capire – ha precisato invece la Prof.ssa Corbo – come un alimento viene metabolizzato dai microbioti intestinali. Mangiare male distrugge un gioiello quale è proprio il microbiota, capace di assicurare il benessere di ognuno di noi».

La buona alimentazione inizia già dall'età infantile, anzi addirittura sin dal concepimento. E' di questo parere anche il dott. Balducci, medico pediatra, nonché attuale assessore ai servizi sociali del Comune di Molfetta. «Chi ha intenzione di mettere in cantiere un bimbo o una bimba – ha ribadito – deve iniziare ad alimentarsi bene. L'utilizzo di acido folico in gravidanza, il latte materno e successivamente la vitamina D sono elementi essenziali per lo sviluppo di un bambino e per garantire la sua salute futura».

Dal dire al fare ci vuole un attimo. Il convegno organizzato da AVIS Molfetta è stato seguito da una cena, preparata per l'occasione dall'Istituto Alberghiero di Molfetta, in collaborazione con aziende agricole ed enogastronomiche del nostro territorio. Mangiare bene utilizzando i prodotti della nostra terra non può che favorire tutte le tesi scientifiche discusse durante un convegno informativo e soprattutto formativo per le nuove e vecchie generazioni.