Chiusura degli uffici del Giudice di pace
Caputo accusa. Natalicchio rimanda al mittente
sabato 17 maggio 2014
15.43
Botta e risposta tra il consigliere comunale, Mariano Caputo (Molfetta Futura), e il sindaco, Paola Natalicchio.
«L'ufficio del Giudice di Pace di Molfetta, alla luce dei recenti provvedimenti governativi, chiude i battenti, senza che – accusa Caputo - siano stati mossi da parte dell'amministrazione Natalicchio passi ufficiali per impedire questa eventualità».
La risposta del sindaco Natalicchio. «È scaduto il 29 aprile 2013 il termine previsto dalla legge per la segnalazione al Ministero della disponibilità da parte dei Comuni alla conservazione degli uffici del giudice di pace, quando evidentemente al governo della città c'era il commissario prefettizio»
Come è noto, dal 30 aprile scorso l'ufficio del Giudice di Pace di Molfetta tratta esclusivamente, e comunque solo fino al 31 ottobre prossimo, il contenzioso pendente. Qualsiasi nuova causa viene incardinata davanti al Giudice di Pace di Trani. Tutto questo secondo i termini fissati dal decreto ministeriale attuativo del decreto legislativo n.156/2012 (che ha riordinato la geografia giudiziaria nell'ottica del taglio alle spese) pubblicato lunedì.
Il provvedimento riguarda le amministrazioni comunali che così come Molfetta hanno rinunciato a mantenere in vita l'ufficio del Giudice di Pace.
La riforma voluta dal Governo Monti, che ha già fatto perdere a Molfetta la sezione staccata del Tribunale, aveva previsto il mantenimento degli uffici del giudice di pace a condizione che gli oneri fossero a carico dei Comuni che, dunque, avrebbero dovuto impiegare e stipendiare proprio personale nonché onorare le spese per edifici ed attrezzature. Il personale attualmente impiegato, dipendente del Ministero della Giustizia, sarà dirottato tra gli uffici di Procura, tribunale e Giudice di Pace di Trani.
Dal prossimo autunno, resterà, dunque operante solo la sezione del Tribunale. E solo fino a metà settembre 2015, termine ultimo per smaltire il contenzioso ancora pendente.
Già da settembre scorso, infatti, qualsiasi nuovo processo che sarebbe stato di competenza della sezione di Molfetta viene incardinato a Trani, capoluogo del circondario giudiziario.
«L'ufficio del Giudice di Pace di Molfetta, alla luce dei recenti provvedimenti governativi, chiude i battenti, senza che – accusa Caputo - siano stati mossi da parte dell'amministrazione Natalicchio passi ufficiali per impedire questa eventualità».
La risposta del sindaco Natalicchio. «È scaduto il 29 aprile 2013 il termine previsto dalla legge per la segnalazione al Ministero della disponibilità da parte dei Comuni alla conservazione degli uffici del giudice di pace, quando evidentemente al governo della città c'era il commissario prefettizio»
Come è noto, dal 30 aprile scorso l'ufficio del Giudice di Pace di Molfetta tratta esclusivamente, e comunque solo fino al 31 ottobre prossimo, il contenzioso pendente. Qualsiasi nuova causa viene incardinata davanti al Giudice di Pace di Trani. Tutto questo secondo i termini fissati dal decreto ministeriale attuativo del decreto legislativo n.156/2012 (che ha riordinato la geografia giudiziaria nell'ottica del taglio alle spese) pubblicato lunedì.
Il provvedimento riguarda le amministrazioni comunali che così come Molfetta hanno rinunciato a mantenere in vita l'ufficio del Giudice di Pace.
La riforma voluta dal Governo Monti, che ha già fatto perdere a Molfetta la sezione staccata del Tribunale, aveva previsto il mantenimento degli uffici del giudice di pace a condizione che gli oneri fossero a carico dei Comuni che, dunque, avrebbero dovuto impiegare e stipendiare proprio personale nonché onorare le spese per edifici ed attrezzature. Il personale attualmente impiegato, dipendente del Ministero della Giustizia, sarà dirottato tra gli uffici di Procura, tribunale e Giudice di Pace di Trani.
Dal prossimo autunno, resterà, dunque operante solo la sezione del Tribunale. E solo fino a metà settembre 2015, termine ultimo per smaltire il contenzioso ancora pendente.
Già da settembre scorso, infatti, qualsiasi nuovo processo che sarebbe stato di competenza della sezione di Molfetta viene incardinato a Trani, capoluogo del circondario giudiziario.