Chiesa San Domenico, i pannelli abusivi sono ancora sulla facciata
Liberatorio: «Ora intervenga il sindaco e la Curia»
martedì 11 agosto 2015
7.29
Pare senza fine la vicenda dei pannelli e dell'impianto fotovoltaico, ritenuti abusivi dall'Ufficio urbanistica del Comune di Molfetta, collocati rispettivamente sulla facciata della Chiesa San Domenico e sul lastrico della Fabbrica di proprietà comunale.
Nonostante l'ordinanza di rimozione e riporto in ripristino, nulla è stato rimosso.
Durissimo l'intervento del Liberatorio Politico che da mesi denuncia il fatto alle autorità competenti.
«Auspichiamo che la Sindaca Natalicchio per il tramite dell'Ufficio tecnico e della Polizia Municipale obblighino il parroco a rimuovere subito, non solo i cartelli della facciata ma anche l'impianto fotovoltaico sul lastrico solare di proprietà comunale. Nel frattempo la Curia rimane a guardare?», si legge in un post pubblicato sul blog del movimento di cittadinanza attiva.
«Ci chiediamo se è accettabile il comportamento arrogante del parroco responsabile di questo abuso. Un prete che dovrebbe essere esempio di limpidità, rispetto delle regole e delle leggi, non solo non ha avuto rispetto delle leggi e del bene comune, qual è una chiesa ma, dopo oltre tre mesi dai fatti, non ha ritenuto di rimediare alla rimozione dei pannelli e al risarcimento degli oltre 30 fori praticati nella pietra della facciata della chiesa», si legge ancora.
Il riferimento diretto è a don Franco Sancilio, parroco pro tempore della Chiesa e destinatario delle ordinanze comunali, difeso a spada tratta dalla sua comunità parrocchiale sui social network.
Nonostante l'ordinanza di rimozione e riporto in ripristino, nulla è stato rimosso.
Durissimo l'intervento del Liberatorio Politico che da mesi denuncia il fatto alle autorità competenti.
«Auspichiamo che la Sindaca Natalicchio per il tramite dell'Ufficio tecnico e della Polizia Municipale obblighino il parroco a rimuovere subito, non solo i cartelli della facciata ma anche l'impianto fotovoltaico sul lastrico solare di proprietà comunale. Nel frattempo la Curia rimane a guardare?», si legge in un post pubblicato sul blog del movimento di cittadinanza attiva.
«Ci chiediamo se è accettabile il comportamento arrogante del parroco responsabile di questo abuso. Un prete che dovrebbe essere esempio di limpidità, rispetto delle regole e delle leggi, non solo non ha avuto rispetto delle leggi e del bene comune, qual è una chiesa ma, dopo oltre tre mesi dai fatti, non ha ritenuto di rimediare alla rimozione dei pannelli e al risarcimento degli oltre 30 fori praticati nella pietra della facciata della chiesa», si legge ancora.
Il riferimento diretto è a don Franco Sancilio, parroco pro tempore della Chiesa e destinatario delle ordinanze comunali, difeso a spada tratta dalla sua comunità parrocchiale sui social network.