"Certamen international de danza contemporanea": per l'Italia a Valladolid l'arte di Fabrizio Natalicchio
Il coreografo in Spagna con il suo Collettivo de Motu: unico italiano ad essere selezionato
mercoledì 9 marzo 2022
9.59
L'arte di Fabrizio Natalicchio valica i confini nazionali e arriva in Spagna, al "Certamen international de danza contemporanea", in corso di svolgimento a Valladolid, unica rappresentanza dell'Italia in un contesto che vede la partecipazione di coreografi ed artisti provenienti dal paese iberico ma anche da Francia e Germania.
Il coreografo trentenne molfettese sarà sul palco del Galà della rassegna nella città castigliana con il "Collettivo de Motu", di cui è ideatore e direttore artistico, nata nel 2021.
La sua opera e quella del suo collettivo, infatti, sono stati selezionati tra una serie di altri lavori di altrettanti artisti provenienti da tutto il Continente: da ogni nazione d'Europa sono giunte coreografie alla direzione artistica dell'evento che poi ne ha selezionati solo sei. Tra questi proprio quella del coreografo molfettese, unica a rappresentare la danza del Bel Paese.
Pertanto, nel corso del Galà del Certamen, sarà eseguita dalla danzatrice Miriana Santamaria una coreografia di Natalicchio tratta dallo spettacolo "Medusa", ispirato liberamente all'opera di Ovidio e che porta in teatro temi di stretta attualità come il body shiming e la diversità: attraverso repentini cambi di intensità e movimento, davanti agli occhi dello spettatore si palesano tutte le fragilità umane nel tortuoso percorso dell'accettazione di sè.
Per Fabrizio Natalicchio è l'ennesima conferma di un talento smisurato, coltivato in oltre vent'anni di studio quotidiano e ricercato anche presso il Teatro dell'Opera di Roma e che in oltre due decadi ha già ottenuto importanti riconoscimenti finendo pure su testate quali "La Repubblica" e "L'espresso".
Il coreografo trentenne molfettese sarà sul palco del Galà della rassegna nella città castigliana con il "Collettivo de Motu", di cui è ideatore e direttore artistico, nata nel 2021.
La sua opera e quella del suo collettivo, infatti, sono stati selezionati tra una serie di altri lavori di altrettanti artisti provenienti da tutto il Continente: da ogni nazione d'Europa sono giunte coreografie alla direzione artistica dell'evento che poi ne ha selezionati solo sei. Tra questi proprio quella del coreografo molfettese, unica a rappresentare la danza del Bel Paese.
Pertanto, nel corso del Galà del Certamen, sarà eseguita dalla danzatrice Miriana Santamaria una coreografia di Natalicchio tratta dallo spettacolo "Medusa", ispirato liberamente all'opera di Ovidio e che porta in teatro temi di stretta attualità come il body shiming e la diversità: attraverso repentini cambi di intensità e movimento, davanti agli occhi dello spettatore si palesano tutte le fragilità umane nel tortuoso percorso dell'accettazione di sè.
Per Fabrizio Natalicchio è l'ennesima conferma di un talento smisurato, coltivato in oltre vent'anni di studio quotidiano e ricercato anche presso il Teatro dell'Opera di Roma e che in oltre due decadi ha già ottenuto importanti riconoscimenti finendo pure su testate quali "La Repubblica" e "L'espresso".