Centrodestra: «Molfetta rischia di perdere 30 milioni di euro»
Natalicchio: «I soldi non mi fanno schifo, intendo farne accesso fino all’ultimo centesimo»
venerdì 17 ottobre 2014
17.16
Sarà il nuovo porto commerciale il piatto forte del consiglio comunale di lunedì 20 ottobre (ore 16). Oltre "al riconoscimento dello status dell'acqua come bene comune pubblico" e all'ordine del giorno di solidarietà ai fucilieri del Battaglione San Marco detenuti in India, il punto all'ordine del giorno più atteso è quello proposto dall'opposizione di centrodestra riguardante il "completamento, banchinamento, dragaggio e di raccordo stradale della diga foranea di Molfetta".
Esistono due finanziamenti di 15 milioni di euro stanziati nel bilancio dello Stato con le leggi di stabilità 2010 e 2011. Sono risorse stanziate espressamente per Molfetta, destinate ai lavori del porto o anche ad altre opere pubbliche di natura "sociale, sportiva o culturale". Trenta milioni di euro che però stanno ancora a Roma e rischiano di essere revocati alla fine dell'anno. Le stesse leggi stabiliscono, infatti, che per il versamento di questi soldi è necessaria una richiesta ufficiale da parte dell'ente beneficiario altrimenti i fondi si perimono. "Richiesta che non risulta presentata dal sindaco" è l'accusa del centrodestra che lunedì chiederà al consiglio comunale di dare "24 ore" di tempo all'amministrazione affinché invii al Ministero dell'Interno un atto ufficiale. Tra l'altro, nei giorni scorsi il senatore Antonio Azzollini e i consiglieri comunali del centrodestra avevano inviato alla Natalicchio (e per conoscenza al prefetto Antonio Nunziante) una dura lettera nella quale si paventava il rischio di danno erariale a carico del bilancio comunale.
Sulla vicenda il sindaco Paola Natalicchio si era comunque già espressa in un recente consiglio comunale: «I soldi non mi fanno schifo, sono per la città di Molfetta e intendo farne accesso fino all'ultimo centesimo. Mi accusano d'inerzia ma in realtà solo nell'ultimo anno ho avuto oltre una decina d'incontri con i funzionari del Ministero dell'Interno per decidere come utilizzare al meglio questi fondi. Non possiamo far finta che non sia in corso un'inchiesta penale sull'utilizzo che si è fatto dei fondi per il porto.»
Lunedì sarà interessante vagliare anche la posizione di Rifondazione Comunista, da sempre contraria ai lavori del porto. Intanto, Natalicchio annuncerà una delibera di ricognizione di tutte le opere pubbliche finanziate con i fondi statali destinati al porto (tra queste anche la pista di atletica, il parco di Mezzogiorno e il completamento della Cittadella degli Artisti).
Esistono due finanziamenti di 15 milioni di euro stanziati nel bilancio dello Stato con le leggi di stabilità 2010 e 2011. Sono risorse stanziate espressamente per Molfetta, destinate ai lavori del porto o anche ad altre opere pubbliche di natura "sociale, sportiva o culturale". Trenta milioni di euro che però stanno ancora a Roma e rischiano di essere revocati alla fine dell'anno. Le stesse leggi stabiliscono, infatti, che per il versamento di questi soldi è necessaria una richiesta ufficiale da parte dell'ente beneficiario altrimenti i fondi si perimono. "Richiesta che non risulta presentata dal sindaco" è l'accusa del centrodestra che lunedì chiederà al consiglio comunale di dare "24 ore" di tempo all'amministrazione affinché invii al Ministero dell'Interno un atto ufficiale. Tra l'altro, nei giorni scorsi il senatore Antonio Azzollini e i consiglieri comunali del centrodestra avevano inviato alla Natalicchio (e per conoscenza al prefetto Antonio Nunziante) una dura lettera nella quale si paventava il rischio di danno erariale a carico del bilancio comunale.
Sulla vicenda il sindaco Paola Natalicchio si era comunque già espressa in un recente consiglio comunale: «I soldi non mi fanno schifo, sono per la città di Molfetta e intendo farne accesso fino all'ultimo centesimo. Mi accusano d'inerzia ma in realtà solo nell'ultimo anno ho avuto oltre una decina d'incontri con i funzionari del Ministero dell'Interno per decidere come utilizzare al meglio questi fondi. Non possiamo far finta che non sia in corso un'inchiesta penale sull'utilizzo che si è fatto dei fondi per il porto.»
Lunedì sarà interessante vagliare anche la posizione di Rifondazione Comunista, da sempre contraria ai lavori del porto. Intanto, Natalicchio annuncerà una delibera di ricognizione di tutte le opere pubbliche finanziate con i fondi statali destinati al porto (tra queste anche la pista di atletica, il parco di Mezzogiorno e il completamento della Cittadella degli Artisti).