Cenere e carbone o "il piatto"? Che lascia San Nicola a Molfetta
Oggi uno dei giorni più belli della nostra tradizione. Ma che 6 dicembre è per la città?
giovedì 6 dicembre 2018
Mentre i molfettesi, grandi e piccini, si stanno svegliando e stanno per scoprire se e quali doni San Nicola ha lasciato loro nella notte, chissà cosa potrebbe trovare in questo 6 dicembre Molfetta.
Già, che 6 dicembre è per la città? Molfetta trova cenere e carbone oppure "il piatto"?
Cenere e carbone sicuramente sono stati lasciati da San Nicola ai tanti, troppi "zozzoni" che risiedono in città e che la sporcano abbandonando rifiuti e immondizia per strada.
Di questo ne siamo sicuri e continueremo a fare sempre nostra questa battaglia che è una battaglia di civiltà e senso civico prima ancora che di tutela dell'ambiente, del decoro e della salute di oggi.
E vogliamo credere che solo questi sono stati i "cattivi" durante l'anno.
Perchè, diciamocelo: a Molfetta problemi ce ne sono, eccome, e non è di certo puntandosi il dito contro a vicenda che vanno risolti.
Allora ecco che immaginiamo San Nicola lasciare la voglia di lavorare ogni giorno per il bene di tutti, a prescindere dallo schieramento, alla nostra classe politica.
San Nicola sarà passato sicuramente anche dalle case dei lavoratori della piscina comunale: il Santo avrà lasciato un "piatto" ricco di speranza per il futuro visto che, con la fine dell'iter burocratico e l'individuazione della società che dovrebbe gestire l'impianto, per la struttura iniziano a intravedersi i primi spiragli di luce.
San Nicola non ha dimenticato certamente la marineria, alle prese ormai da anni con la crisi peggiore del settore. Nei piatti dei lavoratori del mare di Molfetta è impossibile immaginare cenere e carbone. Per loro magari lo sblocco dei fondi per il fermo biologico e la soluzione dei problemi legati alla sicurezza delle barche ormeggiate nel porto quando è maltempo.
E la sanità? Forse lì nemmeno San Nicola riuscirebbe in un vero e proprio miracolo però quel che è certo è che avrà lasciato la forza di continuare a battersi alle famiglie e al Tribunale del Malato che denunciano da mesi le condizioni di criticità dell'Istituto "Apicella", non idoneo ad ospitare il centro di neuropsichiatria infantile e quella di riabilitazione.
Infine, un passaggio attraverso lo sport: a tutte le realtà, piccole e grandi, solo cose belle e buone da parte di San Nicola per aver portato in giro e in alto il nome di Molfetta in tutta Italia tra mille sacrifici.
Già, che 6 dicembre è per la città? Molfetta trova cenere e carbone oppure "il piatto"?
Cenere e carbone sicuramente sono stati lasciati da San Nicola ai tanti, troppi "zozzoni" che risiedono in città e che la sporcano abbandonando rifiuti e immondizia per strada.
Di questo ne siamo sicuri e continueremo a fare sempre nostra questa battaglia che è una battaglia di civiltà e senso civico prima ancora che di tutela dell'ambiente, del decoro e della salute di oggi.
E vogliamo credere che solo questi sono stati i "cattivi" durante l'anno.
Perchè, diciamocelo: a Molfetta problemi ce ne sono, eccome, e non è di certo puntandosi il dito contro a vicenda che vanno risolti.
Allora ecco che immaginiamo San Nicola lasciare la voglia di lavorare ogni giorno per il bene di tutti, a prescindere dallo schieramento, alla nostra classe politica.
San Nicola sarà passato sicuramente anche dalle case dei lavoratori della piscina comunale: il Santo avrà lasciato un "piatto" ricco di speranza per il futuro visto che, con la fine dell'iter burocratico e l'individuazione della società che dovrebbe gestire l'impianto, per la struttura iniziano a intravedersi i primi spiragli di luce.
San Nicola non ha dimenticato certamente la marineria, alle prese ormai da anni con la crisi peggiore del settore. Nei piatti dei lavoratori del mare di Molfetta è impossibile immaginare cenere e carbone. Per loro magari lo sblocco dei fondi per il fermo biologico e la soluzione dei problemi legati alla sicurezza delle barche ormeggiate nel porto quando è maltempo.
E la sanità? Forse lì nemmeno San Nicola riuscirebbe in un vero e proprio miracolo però quel che è certo è che avrà lasciato la forza di continuare a battersi alle famiglie e al Tribunale del Malato che denunciano da mesi le condizioni di criticità dell'Istituto "Apicella", non idoneo ad ospitare il centro di neuropsichiatria infantile e quella di riabilitazione.
Infine, un passaggio attraverso lo sport: a tutte le realtà, piccole e grandi, solo cose belle e buone da parte di San Nicola per aver portato in giro e in alto il nome di Molfetta in tutta Italia tra mille sacrifici.