Cassonetti interrati: quale futuro con l'estensione del porta a porta?

Costati circa 200.000 €, avranno un futuro ancora da chiarire

giovedì 19 gennaio 2017
Dall'ormai lontano 2009, sotto la presidenza ASM di Francesco Nappi e l'amministrazione del primo Azzollini, hanno caratterizzato il servizio di raccolta rifiuti dei quartieri storici della città. Un sabato di fine maggio, il 30 per l'esattezza, venivano inoltre presentati come un metodo rivoluzionario per la nostra città che avrebbe restituito bellezza al centro antico liberandolo dagli ingombranti cassonetti comuni.

Parliamo, come i nostri lettori avranno già capito, dei cassonetti interrati e del loro futuro, considerato che l'estensione del porta a porta ci ha fatto dire definitivamente addio ai "loro cugini" verdi. Un futuro ancora incerto e che dovrà permettere di valorizzare i circa 200.000 € spesi per la realizzazione delle tre isole, ovvero quelle di Corso Dante, del Lungomare Colonna e di piazza Vittorio Emanuele, nota ai molfettesi come piazza S. Teresa.

Il futuro che per loro aveva riservato il presidente uscente dell'ASM, Antonello Zaza, prevedeva un iniziale periodo di chiusura delle isole interrate che non casualmente sono poste nei quartieri più sensibili della città, in termini di storicità, bellezza e decoro.
Una volta coperta tutta la città col servizio di raccolta rifiuti porta a porta, laddove fossero emerse delle criticità legate al decoro dei quartieri antichi, i cassonetti interrati sarebbero stati utilizzati come "rinforzo" di questi quartieri e la loro accessibilità sarebbe stata limitata esclusivamente ai residenti di tali rioni.