Caso di malasanità al "Mons.Bello"? L'Asl indaga sul decesso di un uomo
Avviati accertamenti interni. Montanaro: «Fare piena chiarezza sul caso»
giovedì 19 gennaio 2017
9.31
La direzione generale della Asl Bari ha disposto che vengano avviati degli accertamenti interni al reparto di medicina dell'ospedale "Mons.Bello" a seguito del decesso di un uomo di 80 anni, ricoverato il giorno di Capodanno e deceduto nello stesso reparto il 12 gennaio attorno a mezzogiorno.
«In un primo momento viene accolto da un infermiere professionale e di grande umanità. Poi viene trattato con grande superficialità», spiega la figlia che pretende chiarezza sulla morte del genitore, affetto da demenza senile da circa sette anni. Secondo il suo racconto sono giorni passati al capezzale dell'anziano, senza staccarsi «da lui nemmeno di notte e neanche un minuto» ma pure ore in cui nel reparto c'è «mancanza di comunicazione tra i medici, impazienti ed indifferenti ad ascoltare o spiegare ai familiari la terapia che stavano somministrando. Ogni dottore ci ha fornito una versione diversa: ictus, influenza, bronchite».
In un primo momento l'anziano sembra essersi ripreso ma «poi iniziamo ad avvertire in mio padre la presenza di affanno e sudore. Io e la mia famiglia chiediamo spiegazioni. Noi insistiamo e dopo due giorni arriva un rianimatore, l'unica persona professionale e capace di dedicarci del tempo per spiegare quello che stava succedendo. Mio padre aveva bisogno di ossigeno, aveva pressione bassa, sudava freddo perché il suo cuore era in affaticamento. Ci dice che dovevamo avvisare i medici di questo sudore....che tristezza perché già da due giorni avevano notato tutto ciò e i medici del reparto sono sempre rimasti indifferenti».
La signora segnala l'accaduto ai vertici dell'Asl Bari che hanno deciso di «comprendere dettagliatamente le motivazioni ed eventuali disfunzioni aziendali». Per tali ragioni, «il Direttore Generale della ASL di Bari ha istituito una Commissione Interna di Verifica riguardante i fatti occorsi in data 01.01.2017 presso l'UO Medicina dell'Ospedale di Molfetta. All'esito dell'istruttoria svolta, la Commissione dovrà inviare apposita relazionare al Direttore Sanitario e al Direttore Generale al fine di poter assumere tutte le eventuali azioni conseguenti e di competenza».
Sull'episodio si è espresso anche il direttore generale dell'Asl Ba Vito Montanaro.
«Vogliamo sin da subito mettere in chiaro che si tratta di una struttura ospedaliera presso cui operano professionisti competenti. A maggior ragione, in base a quanto descritto, è nostra intenzione fare piena chiarezza sul caso a tutela della dignità e del buon nome dell'Asl Bari e di chi lavora presso l'ospedale di Molfetta».
«In un primo momento viene accolto da un infermiere professionale e di grande umanità. Poi viene trattato con grande superficialità», spiega la figlia che pretende chiarezza sulla morte del genitore, affetto da demenza senile da circa sette anni. Secondo il suo racconto sono giorni passati al capezzale dell'anziano, senza staccarsi «da lui nemmeno di notte e neanche un minuto» ma pure ore in cui nel reparto c'è «mancanza di comunicazione tra i medici, impazienti ed indifferenti ad ascoltare o spiegare ai familiari la terapia che stavano somministrando. Ogni dottore ci ha fornito una versione diversa: ictus, influenza, bronchite».
In un primo momento l'anziano sembra essersi ripreso ma «poi iniziamo ad avvertire in mio padre la presenza di affanno e sudore. Io e la mia famiglia chiediamo spiegazioni. Noi insistiamo e dopo due giorni arriva un rianimatore, l'unica persona professionale e capace di dedicarci del tempo per spiegare quello che stava succedendo. Mio padre aveva bisogno di ossigeno, aveva pressione bassa, sudava freddo perché il suo cuore era in affaticamento. Ci dice che dovevamo avvisare i medici di questo sudore....che tristezza perché già da due giorni avevano notato tutto ciò e i medici del reparto sono sempre rimasti indifferenti».
La signora segnala l'accaduto ai vertici dell'Asl Bari che hanno deciso di «comprendere dettagliatamente le motivazioni ed eventuali disfunzioni aziendali». Per tali ragioni, «il Direttore Generale della ASL di Bari ha istituito una Commissione Interna di Verifica riguardante i fatti occorsi in data 01.01.2017 presso l'UO Medicina dell'Ospedale di Molfetta. All'esito dell'istruttoria svolta, la Commissione dovrà inviare apposita relazionare al Direttore Sanitario e al Direttore Generale al fine di poter assumere tutte le eventuali azioni conseguenti e di competenza».
Sull'episodio si è espresso anche il direttore generale dell'Asl Ba Vito Montanaro.
«Vogliamo sin da subito mettere in chiaro che si tratta di una struttura ospedaliera presso cui operano professionisti competenti. A maggior ragione, in base a quanto descritto, è nostra intenzione fare piena chiarezza sul caso a tutela della dignità e del buon nome dell'Asl Bari e di chi lavora presso l'ospedale di Molfetta».