Carmela Minuto e la ripartenza dell'Italia dopo l'emergenza Coronavirus
La senatrice interviene e critica alcune disposizioni
venerdì 24 aprile 2020
7.38
Per Carmela Minuto la ripartenza dell'Italia dovrà essere omogenea dopo l'emergenza Coronavirus.
La senatrice di Forza Italia, originaria di Molfetta, ne parla con toni fermi e decisi.
"Sembrerebbe che tra le proposte del Governo atte a far ripartire l'Italia ci sia la sospensione della cosiddetta "clausola del 34%" che destina alle regioni del Sud Italia una quota di investimenti proporzionata alla popolazione residente e introdotta per colmare il gap di investimenti da destinare al Mezzogiorno a cui finora arrivavano risorse pari al 27-28%.
Tale disposizione, approvata nel 2017, è diventata efficace solo quest'anno", spiega.
"Stando alla bozza tale sospensione sarebbe giustificata dal fatto che tali risorse si indirizzerebbero alla ripartenza del Nord Italia colpito fortemente dall'epidemia di Covid-19.
Tale proposta è ovviamente inammissibile soprattutto ora che il nostro sud ha dimostrato coi fatti la sua vicinanza al Nord attraverso l'invio di personale sanitario, strumentazioni e curando nei propri ospedali i pazienti giunti dal nord".
"La ripartenza deve riguardare tutta l'Italia in modo omogeneo. Questo nostro Paese finora a due velocità adesso deve ripartire unito, coeso e soprattutto in modo egualitario dal primo all'ultimo paesino di tutto lo stivale", conclude.
La senatrice di Forza Italia, originaria di Molfetta, ne parla con toni fermi e decisi.
"Sembrerebbe che tra le proposte del Governo atte a far ripartire l'Italia ci sia la sospensione della cosiddetta "clausola del 34%" che destina alle regioni del Sud Italia una quota di investimenti proporzionata alla popolazione residente e introdotta per colmare il gap di investimenti da destinare al Mezzogiorno a cui finora arrivavano risorse pari al 27-28%.
Tale disposizione, approvata nel 2017, è diventata efficace solo quest'anno", spiega.
"Stando alla bozza tale sospensione sarebbe giustificata dal fatto che tali risorse si indirizzerebbero alla ripartenza del Nord Italia colpito fortemente dall'epidemia di Covid-19.
Tale proposta è ovviamente inammissibile soprattutto ora che il nostro sud ha dimostrato coi fatti la sua vicinanza al Nord attraverso l'invio di personale sanitario, strumentazioni e curando nei propri ospedali i pazienti giunti dal nord".
"La ripartenza deve riguardare tutta l'Italia in modo omogeneo. Questo nostro Paese finora a due velocità adesso deve ripartire unito, coeso e soprattutto in modo egualitario dal primo all'ultimo paesino di tutto lo stivale", conclude.