Carenze nei reparti di Neuropsichiatria Infantile e la Riabilitazione, Balducci incontra il direttore dell'Asl
Apertura della direzione e del sindaco della città metropolitana di Bari
domenica 30 settembre 2018
Potrebbero presto esserci interventi per stanare le carenze dei reparti di Neuropsichiatria Infantile e la Riabilitazione, ubicati nell'istituto Apicella.
Infatti, il Tribunale del Malato di Molfetta ha reso noto che nella mattinata di ieri c'è stato un incontro tra l'assessore ai servizi sociali del Comune di Molfetta, Ottavio Balducci, e il direttore generale dell'Asl.
Al centro del dibattito proprio la soluzione dei problemi, da mesi denunciati dal Tribunale ma anche dalle associazioni Apertamente e Appoggiati a me, firmatarie anche di una relazione contenente le indicazioni delle carenze e le possibili soluzioni, indispensabili affinchè i luoghi siano consoni ad accogliere i paziente e far sì che le cure siano ottimali.
Secondo quanto si apprende dalla nota del Tribunale del Malato, della situazione è stato informato anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città Metropolitana il quale pure si sarebbe fatto carico della vicenda.
«Attendiamo sperando in una rapida risoluzione!», è l'augurio conclusivo del Tribunale del Malato.
Infatti, il Tribunale del Malato di Molfetta ha reso noto che nella mattinata di ieri c'è stato un incontro tra l'assessore ai servizi sociali del Comune di Molfetta, Ottavio Balducci, e il direttore generale dell'Asl.
Al centro del dibattito proprio la soluzione dei problemi, da mesi denunciati dal Tribunale ma anche dalle associazioni Apertamente e Appoggiati a me, firmatarie anche di una relazione contenente le indicazioni delle carenze e le possibili soluzioni, indispensabili affinchè i luoghi siano consoni ad accogliere i paziente e far sì che le cure siano ottimali.
Secondo quanto si apprende dalla nota del Tribunale del Malato, della situazione è stato informato anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città Metropolitana il quale pure si sarebbe fatto carico della vicenda.
«Attendiamo sperando in una rapida risoluzione!», è l'augurio conclusivo del Tribunale del Malato.