Il sindaco in attesa delle dimissioni, annunciate e non protocollate, di De Nicolo
E se il presidente dovesse tardare, cosa prevede lo Statuto Comunale in merito?
sabato 20 dicembre 2014
8.12
Piero de Nicolo, il presidente della società Molfetta Multiservizi, protocollerà nelle prossime ore le sue dimissioni volontarie. O forse no. Perchè potrebbe anche aspettare che sia l'organo istituzionale che lo ha nominato a mandarlo a casa.
Il sindaco, nelle ultime ore, si è detta "pronta ad accettare le dimissioni" ma qualora la formalità della protocollatura non arrivasse sarebbe il sindaco stesso chiamato in causa a licenziare de Nicolo, interrompendo in questo modo il rapporto di fiducia e attendendo il voto del Consiglio comunale su tale proposta. Questo è quanto sostengono gli esperti conoscitori dello Statuto Comunale. Una situazione, questa, che, se confermata, potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio con lo spregiudicato gioco delle alleanze tra consiglieri e partiti sempre più incombente e la caccia alle "stampelle" per tenere il timone.
Perchè, con la "cacciata", indotta o volontaria, di De Nicolo, la frattura nel Pd, peraltro già esistente, diventa ancora più evidente. E la tensione accumulata alla vigilia di un appuntamento cruciale (il consiglio comunale in programma lunedì) rischia di diventare scontro aperto all'interno del Pd.
Il sindaco, nelle ultime ore, si è detta "pronta ad accettare le dimissioni" ma qualora la formalità della protocollatura non arrivasse sarebbe il sindaco stesso chiamato in causa a licenziare de Nicolo, interrompendo in questo modo il rapporto di fiducia e attendendo il voto del Consiglio comunale su tale proposta. Questo è quanto sostengono gli esperti conoscitori dello Statuto Comunale. Una situazione, questa, che, se confermata, potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio con lo spregiudicato gioco delle alleanze tra consiglieri e partiti sempre più incombente e la caccia alle "stampelle" per tenere il timone.
Perchè, con la "cacciata", indotta o volontaria, di De Nicolo, la frattura nel Pd, peraltro già esistente, diventa ancora più evidente. E la tensione accumulata alla vigilia di un appuntamento cruciale (il consiglio comunale in programma lunedì) rischia di diventare scontro aperto all'interno del Pd.