Il sindaco in attesa delle dimissioni, annunciate e non protocollate, di De Nicolo

E se il presidente dovesse tardare, cosa prevede lo Statuto Comunale in merito?

sabato 20 dicembre 2014 8.12
A cura di Andrea Teofrasto
Piero de Nicolo, il presidente della società Molfetta Multiservizi, protocollerà nelle prossime ore le sue dimissioni volontarie. O forse no. Perchè potrebbe anche aspettare che sia l'organo istituzionale che lo ha nominato a mandarlo a casa.

Il sindaco, nelle ultime ore, si è detta "pronta ad accettare le dimissioni" ma qualora la formalità della protocollatura non arrivasse sarebbe il sindaco stesso chiamato in causa a licenziare de Nicolo, interrompendo in questo modo il rapporto di fiducia e attendendo il voto del Consiglio comunale su tale proposta. Questo è quanto sostengono gli esperti conoscitori dello Statuto Comunale. Una situazione, questa, che, se confermata, potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio con lo spregiudicato gioco delle alleanze tra consiglieri e partiti sempre più incombente e la caccia alle "stampelle" per tenere il timone.

Perchè, con la "cacciata", indotta o volontaria, di De Nicolo, la frattura nel Pd, peraltro già esistente, diventa ancora più evidente. E la tensione accumulata alla vigilia di un appuntamento cruciale (il consiglio comunale in programma lunedì) rischia di diventare scontro aperto all'interno del Pd.