Caos dopo Molfetta-Unione: le decisioni del Giudice Sportivo
Multa di 800 euro alla società biancorossa. Squalifica per un dirigente
venerdì 25 ottobre 2024
10.09
Piove sul bagnato in casa Molfetta Calcio: oltre all'amarezza per il clamoroso pareggio di Novoli (da 2-0 per i biancorossi a 2-2 nei minuti finali), nella serata di ieri è stato anche reso noto il responso del Giudice Sportivo in merito alla 10^ giornata di Eccellenza disputata domenica scorsa.
In quella circostanza, la squadra molfettese ha perso 1-0 al "Poli" contro l'Unione al termine di una partita tesissima, i cui dettagli del post-partita sono contenuti proprio nella Delibera del Giudice Sportivo che ha sanzionato con una multa di 800 euro il club con la seguente motivazione: "Durante l'intervallo, nello spogliatoio era presente persona non identificata che inveiva nei confronti del Direttore di Gara. Il predetto soggetto reiterava le invettive contro la terna arbitrale colpendo con pugni la porta dello spogliatoio, senza che il dirigente responsabile si adoperasse per l'allontanamento dell'estraneo. Infatti, all'uscita dallo spogliatoio, l'estraneo si trovava ancora in loco, sebbene l'arbitro ne avesse richiesto l'allontanamento".
"Nel tunnel che conduce al terreno di gioco, altro soggetto estraneo, riconducibile alla società, inveiva con tono minaccioso ed aggressivo, avvicinandosi ai componenti della terna arbitrale, tant'è che l'arbitro chiedeva al capitano della squadra locale di far allontanare il predetto estraneo. A fine gara, al rientro negli spogliatoi, il soggetto estraneo presente durante l'intervallo, reiterava le precedenti invettive nei confronti della terna arbitrale. L'Arbitro, rientrato nello spogliatoio, rinveniva la chiave della propria autovettura danneggiata, ciò malgrado la chiave dello spogliatoio arbitrale fosse stata consegnata all'Addetto alla Forza Pubblica Sostitutiva".
"Successivamente, mentre l'Arbitro riferiva l'accaduto al dirigente locale, si presentava nuovamente l'estraneo in precedenza autore delle precedenti invettive, che reiterava i già citati comportamenti. Nel momento in cui i componenti della terna arbitrale si apprestavano a riprendere la propria autovettura nel parcheggio riservato dello stadio, rinvenivano un chiodo posizionato sulla ruota posteriore destra del veicolo. Successivamente la terna arbitrale richiedeva l'intervento dei carabinieri ai quali veniva denunciato l'accaduto. Manda al Comitato Regionale Puglia per eventuali danni subiti dai componenti della terna arbitrale".
Il dirigente Giovanni Quercia, invece, è stato squalificato fino al 28 febbraio 2025 con la seguente motivazione: "In qualità di Addetto al Servizio d'Ordine Sostitutivo, nonché custode delle chiavi dello spogliatoio arbitrale, non impediva a soggetti estranei di entrare negli spogliatoi ed accedere al tunnel di ingresso al terreno di gioco e di inveire nei confronti della terna arbitrale, durante l'intervallo ed a fina gara. Nel contempo, pur essendo in possesso delle chiavi dello spogliatoio arbitrale, non impediva ad ignoti di entrare nello spogliatoio e danneggiare le chiavi dell'autovettura della terna arbitrale, né di causare danni ad uno pneumatico del veicolo, parcheggiato all'interno della struttura".
In quella circostanza, la squadra molfettese ha perso 1-0 al "Poli" contro l'Unione al termine di una partita tesissima, i cui dettagli del post-partita sono contenuti proprio nella Delibera del Giudice Sportivo che ha sanzionato con una multa di 800 euro il club con la seguente motivazione: "Durante l'intervallo, nello spogliatoio era presente persona non identificata che inveiva nei confronti del Direttore di Gara. Il predetto soggetto reiterava le invettive contro la terna arbitrale colpendo con pugni la porta dello spogliatoio, senza che il dirigente responsabile si adoperasse per l'allontanamento dell'estraneo. Infatti, all'uscita dallo spogliatoio, l'estraneo si trovava ancora in loco, sebbene l'arbitro ne avesse richiesto l'allontanamento".
"Nel tunnel che conduce al terreno di gioco, altro soggetto estraneo, riconducibile alla società, inveiva con tono minaccioso ed aggressivo, avvicinandosi ai componenti della terna arbitrale, tant'è che l'arbitro chiedeva al capitano della squadra locale di far allontanare il predetto estraneo. A fine gara, al rientro negli spogliatoi, il soggetto estraneo presente durante l'intervallo, reiterava le precedenti invettive nei confronti della terna arbitrale. L'Arbitro, rientrato nello spogliatoio, rinveniva la chiave della propria autovettura danneggiata, ciò malgrado la chiave dello spogliatoio arbitrale fosse stata consegnata all'Addetto alla Forza Pubblica Sostitutiva".
"Successivamente, mentre l'Arbitro riferiva l'accaduto al dirigente locale, si presentava nuovamente l'estraneo in precedenza autore delle precedenti invettive, che reiterava i già citati comportamenti. Nel momento in cui i componenti della terna arbitrale si apprestavano a riprendere la propria autovettura nel parcheggio riservato dello stadio, rinvenivano un chiodo posizionato sulla ruota posteriore destra del veicolo. Successivamente la terna arbitrale richiedeva l'intervento dei carabinieri ai quali veniva denunciato l'accaduto. Manda al Comitato Regionale Puglia per eventuali danni subiti dai componenti della terna arbitrale".
Il dirigente Giovanni Quercia, invece, è stato squalificato fino al 28 febbraio 2025 con la seguente motivazione: "In qualità di Addetto al Servizio d'Ordine Sostitutivo, nonché custode delle chiavi dello spogliatoio arbitrale, non impediva a soggetti estranei di entrare negli spogliatoi ed accedere al tunnel di ingresso al terreno di gioco e di inveire nei confronti della terna arbitrale, durante l'intervallo ed a fina gara. Nel contempo, pur essendo in possesso delle chiavi dello spogliatoio arbitrale, non impediva ad ignoti di entrare nello spogliatoio e danneggiare le chiavi dell'autovettura della terna arbitrale, né di causare danni ad uno pneumatico del veicolo, parcheggiato all'interno della struttura".