Caduti nella "rete”. Al via il progetto di Azione Cattolica contro i rischi delle nuove tecnologie

L'iniziativa coinvolge 500 studenti delle scuole medie e superiori

martedì 24 febbraio 2015 7.01
Partirà questa settimana il progetto "Caduti nella Rete" promosso dall'Azione Cattolica diocesana – Coordinamento Cittadino di Molfetta, in collaborazione con il Presidio di Libera Molfetta e patrocinato dal Comune di Molfetta, che vedrà coinvolti circa 500 ragazzi frequentanti le scuole medie inferiori e superiori di Molfetta.

Il progetto trova la sua specifica collocazione nella più ampia campagna proposta in questo anno associativo dall'Azione Cattolica Diocesana dal titolo "#CollegaMENTI - Rel@zioni oltre le connessioni", presentata ufficialmente venerdì 20 febbraio u.s. alla presenza del prof. Giuseppe Mininni, docente di Psicologia della Comunicazione dell'Università di Bari, del dott. Andrea Carnimeo, funzionario della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Puglia, e del vescovo della diocesi, mons. Luigi Martella.
L'iniziativa "Caduti nella Rete" si compone di due distinti progetti didattici realizzati rispettivamente da Telefono Azzurro - progetto "Insieme nella rete" - per le scuole superiori, e dall'associazione di psicologi Mille Splendidi Soli di Bari - progetto "C'è chi dice no!" - riguardante le scuole medie. L'obiettivo specifico dell'intera iniziativa è quello di informare e sensibilizzare i più giovani rispetto ai rischi connessi all'abuso e/o a un uso distorto delle nuove tecnologie e di internet, favorendo un utilizzo critico e responsabile della rete, al fine di prevenire forme gravi di disagio e dipendenza patologica.

A questi percorsi si affiancheranno anche specifici momenti di informazione con i ragazzi sul tema della dipendenza dal gioco (on-line, ma non solo) e un appuntamento di informazione sul tema principale aperto a genitori e docenti.
Continua, pertanto, anche in questo anno la collaborazione tra le scuole di Molfetta, l'Azione Cattolica cittadina e altre realtà associative di Molfetta, nella consapevolezza che il lavoro in rete delle agenzie educative al servizio degli adolescenti e dei giovani sia, oggi, la strada più giusta per la formazione integrale dell'Uomo.