C'è anche un molfettese nel team di UniBa sulla copertina della rivista "iScience"
Si tratta del 28enne Michele Magarelli. Lo studio in evidenza nel numero di settembre
lunedì 30 settembre 2024
11.07
C'è anche un giovane ricercatore molfettese, Michele Magarelli, 28 anni, nel team composto da Fisici e Microbiologi dell'Università degli Studi di Bari e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, autori di uno studio UniBa, selezionato per la copertina dell'edizione di settembre 2024 della rivista iScience (Volume 27, Numero 9).
Nello specifico la ricerca, condotta dai dottori Pierfrancesco Novielli, Donato Romano, Michele Magarelli, Domenico Diacono, Alfonso Monaco, Nicola Amoroso e Mirco Vacca, dal professor Roberto Bellotti, dalla professoressa Maria De Angelis e coordinato dalla professoressa Sabina Tangaro, ha portato alla luce nuove informazioni sulla relazione tra l'autismo e il microbioma intestinale, grazie all'uso di tecniche avanzate di intelligenza artificiale spiegabile (XAI).
Il lavoro, intitolato 'Personalized identification of autism-related bacteria in the gut microbiome using explainable artificial intelligence', offre una prospettiva innovativa che potrebbe rivoluzionare il modo in cui comprendiamo e trattiamo il disturbo dello spettro autistico.
«Ancora una eccellenza molfettese che, insieme ad altre giovani eccellenze di Molfetta, rafforza l'impegno dei nostri giovani. Auspico – sottolinea il Sindaco Tommaso Minervini - che i nostri ragazzi e le nostre ragazze possano seguire gli esempi positivi. L'applicazione e lo studio ripagano. Questi sono i giovani di cui andare orgogliosi» conclude.
Nello specifico la ricerca, condotta dai dottori Pierfrancesco Novielli, Donato Romano, Michele Magarelli, Domenico Diacono, Alfonso Monaco, Nicola Amoroso e Mirco Vacca, dal professor Roberto Bellotti, dalla professoressa Maria De Angelis e coordinato dalla professoressa Sabina Tangaro, ha portato alla luce nuove informazioni sulla relazione tra l'autismo e il microbioma intestinale, grazie all'uso di tecniche avanzate di intelligenza artificiale spiegabile (XAI).
Il lavoro, intitolato 'Personalized identification of autism-related bacteria in the gut microbiome using explainable artificial intelligence', offre una prospettiva innovativa che potrebbe rivoluzionare il modo in cui comprendiamo e trattiamo il disturbo dello spettro autistico.
«Ancora una eccellenza molfettese che, insieme ad altre giovani eccellenze di Molfetta, rafforza l'impegno dei nostri giovani. Auspico – sottolinea il Sindaco Tommaso Minervini - che i nostri ragazzi e le nostre ragazze possano seguire gli esempi positivi. L'applicazione e lo studio ripagano. Questi sono i giovani di cui andare orgogliosi» conclude.