Buona Pasqua. Senza retorica. Senza ipocrisie
Buona Pasqua da MolfettaViva
domenica 5 aprile 2015
9.39
Buona Pasqua. Senza retorica. Senza ipocrisie.
E con la serenità che auguriamo a tutti, scegliamo le parole di Papa Francesco per innalzare una preghiera al Risorto.
«Aiutaci a cercarti affinché tutti possiamo incontrarti, sapere che abbiamo un Padre e non ci sentiamo orfani; che possiamo amarti e adorarti.
Aiutaci a sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici.
Rendici capaci di proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono.
Fa' che possiamo curare i fratelli colpiti dall'epidemia di ebola in Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, e quelli affetti da tante altre malattie, che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estrema.
Consola quanti oggi non possono celebrare la Pasqua con i propri cari perché strappati ingiustamente ai loro affetti, come le numerose persone, sacerdoti e laici, che in diverse parti del mondo sono state sequestrate.
Conforta coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria fede.
Ti preghiamo, Gesù glorioso, fa' cessare ogni guerra, ogni ostilità grande o piccola, antica o recente».
E con la serenità che auguriamo a tutti, scegliamo le parole di Papa Francesco per innalzare una preghiera al Risorto.
«Aiutaci a cercarti affinché tutti possiamo incontrarti, sapere che abbiamo un Padre e non ci sentiamo orfani; che possiamo amarti e adorarti.
Aiutaci a sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici.
Rendici capaci di proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono.
Fa' che possiamo curare i fratelli colpiti dall'epidemia di ebola in Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, e quelli affetti da tante altre malattie, che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estrema.
Consola quanti oggi non possono celebrare la Pasqua con i propri cari perché strappati ingiustamente ai loro affetti, come le numerose persone, sacerdoti e laici, che in diverse parti del mondo sono state sequestrate.
Conforta coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria fede.
Ti preghiamo, Gesù glorioso, fa' cessare ogni guerra, ogni ostilità grande o piccola, antica o recente».