Bullismo e cyberbullismo: convengo all'I.C. "Scardigno-Savio"
Chiuso il progetto che ha previsto anche iniziative di formazione rivolte agli alunni, ai genitori e ai docenti
martedì 4 giugno 2019
12.44
"EMOZIONI CONNESSE Intelligenza emotiva e cittadinanza attiva per prevenire bullismo e cyberbullismo", questo il titolo del Convegno organizzato dall'Istituto Comprensivo "R. Scardigno - San D. Savio" di Molfetta, che ha avuto luogo il 21 maggio u.s. presso la sala convegni del Seminario Regionale. I lavori sono stati introdotti dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Nicoletta Paparella e coordinati dalla prof.ssa Fiorella Magarelli, docente referente per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo presso la stessa istituzione scolastica. In apertura gli alunni dei corsi ad indirizzo musicale della scuola secondaria hanno allietato l'evento con un pregevole repertorio per ensemble d'archi.
Sono intervenuti la dott.ssa Valentina Luccarelli dell'Università A. Moro di Bari, la dott.ssa Corsignana Depalo, giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Bari, il Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini.
Il convegno chiude un anno di intensa attività svolta dalla scuola in attuazione del Piano di intervento per la prevenzione del bullismo e del cyber bullismo con iniziative di formazione rivolte agli alunni, ai genitori e ai docenti: incontri con esperti esterni per promuovere l'uso consapevole delle tecnologie digitali e di internet, interventi di psicologi ed educatori nell'ambito del progetto di educazione emotiva per promuovere la conoscenza di sé, la gestione delle emozioni e una comunicazione efficace.
Punto di partenza degli interventi dei relatori è stata proprio la sperimentazione avviata presso l'I.C. "Scardigno-Savio" di un percorso di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo incentrato sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, attraverso pratiche innovative per assicurare agli alunni una progressiva acquisizione di quelle competenze esistenziali, le Life Skills, che consentono di far fronte alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni.
Oggi il disagio e il disorientamento pervasivo inducono i ragazzi ad isolarsi in una realtà virtuale dove si esibiscono, mascherando paure e incertezze, sogni e delusioni. Di qui la scaturisce la necessità di riportare nella scuola la scienza pedagogica, coniugando educazione e istruzione per permettere la maturazione di un pensiero autonomo e di una coscienza critica.
Del resto è ben chiara la stretta correlazione tra comportamenti assertivi degli alunni e rendimento scolastico: un alunno in grado di esprimere e gestire la sua emotività, che comunica e si relaziona positivamente con gli altri ha maggiore curiosità e voglia di apprendere!
Attraverso l'analisi degli effetti psicologici devastanti sulle vittime di atti di bullismo e cyberbullismo, la dott.ssa V. Luccarelli, psicologa e psicoterapeuta, ha riconosciuto l'intelligenza emotiva quale strumento fondamentale di prevenzione del fenomeno, fornendo indicazioni utili a docenti e genitori per potenziarla e svilupparla.
Occorre intervenire, quindi, sul clima all'interno della classe, sulle relazioni, sulla partecipazione attiva delle famiglie al fine di educare ai sentimenti, alle emozioni, all'affettività, ma è necessario anche il ricorso alle normative e alle sanzioni sapendo riconoscere il fenomeno e intervenire prontamente, come ha spiegato la dott.ssa C. Depalo. Il giudice onorario ha illustrato alcuni casi emblematici di procedimenti giudiziari per atti di bullismo in corso presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, soffermandosi sull'esame delle conseguenze legali di comportamenti, spesso sottovalutati dai minori e dai loro genitori, che tendono a minimizzare atteggiamenti vessatori giustificandoli come ludici.
Nel corso del convegno è stata più volte evidenziata la necessità di un'alleanza famiglia-scuola-enti territoriali per attuare azioni a carattere preventivo con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori, come previsto dalla legge 29 maggio 2017, n.71. Il Sindaco Tommaso Minervini ha presentato, a tal proposito, un progetto di intervento nelle scuole predisposto dai Servizi Sociali del Comune di Molfetta, che vedrà al lavoro il prossimo anno numerosi psicologi in tutte le istituzioni scolastiche del primo ciclo della nostra città.
Gli atti del convegno, insieme alla documentazione delle attività svolte nel corso dell'anno scolastico e ai prodotti realizzati dagli alunni, contribuiranno alla diffusione dell'esperienza e alla condivisione di buone pratiche per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo la cui attuazione, come previsto dal Piano di intervento della scuola, proseguirà nei prossimi anni.
Sono intervenuti la dott.ssa Valentina Luccarelli dell'Università A. Moro di Bari, la dott.ssa Corsignana Depalo, giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Bari, il Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini.
Il convegno chiude un anno di intensa attività svolta dalla scuola in attuazione del Piano di intervento per la prevenzione del bullismo e del cyber bullismo con iniziative di formazione rivolte agli alunni, ai genitori e ai docenti: incontri con esperti esterni per promuovere l'uso consapevole delle tecnologie digitali e di internet, interventi di psicologi ed educatori nell'ambito del progetto di educazione emotiva per promuovere la conoscenza di sé, la gestione delle emozioni e una comunicazione efficace.
Punto di partenza degli interventi dei relatori è stata proprio la sperimentazione avviata presso l'I.C. "Scardigno-Savio" di un percorso di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo incentrato sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, attraverso pratiche innovative per assicurare agli alunni una progressiva acquisizione di quelle competenze esistenziali, le Life Skills, che consentono di far fronte alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni.
Oggi il disagio e il disorientamento pervasivo inducono i ragazzi ad isolarsi in una realtà virtuale dove si esibiscono, mascherando paure e incertezze, sogni e delusioni. Di qui la scaturisce la necessità di riportare nella scuola la scienza pedagogica, coniugando educazione e istruzione per permettere la maturazione di un pensiero autonomo e di una coscienza critica.
Del resto è ben chiara la stretta correlazione tra comportamenti assertivi degli alunni e rendimento scolastico: un alunno in grado di esprimere e gestire la sua emotività, che comunica e si relaziona positivamente con gli altri ha maggiore curiosità e voglia di apprendere!
Attraverso l'analisi degli effetti psicologici devastanti sulle vittime di atti di bullismo e cyberbullismo, la dott.ssa V. Luccarelli, psicologa e psicoterapeuta, ha riconosciuto l'intelligenza emotiva quale strumento fondamentale di prevenzione del fenomeno, fornendo indicazioni utili a docenti e genitori per potenziarla e svilupparla.
Occorre intervenire, quindi, sul clima all'interno della classe, sulle relazioni, sulla partecipazione attiva delle famiglie al fine di educare ai sentimenti, alle emozioni, all'affettività, ma è necessario anche il ricorso alle normative e alle sanzioni sapendo riconoscere il fenomeno e intervenire prontamente, come ha spiegato la dott.ssa C. Depalo. Il giudice onorario ha illustrato alcuni casi emblematici di procedimenti giudiziari per atti di bullismo in corso presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, soffermandosi sull'esame delle conseguenze legali di comportamenti, spesso sottovalutati dai minori e dai loro genitori, che tendono a minimizzare atteggiamenti vessatori giustificandoli come ludici.
Nel corso del convegno è stata più volte evidenziata la necessità di un'alleanza famiglia-scuola-enti territoriali per attuare azioni a carattere preventivo con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori, come previsto dalla legge 29 maggio 2017, n.71. Il Sindaco Tommaso Minervini ha presentato, a tal proposito, un progetto di intervento nelle scuole predisposto dai Servizi Sociali del Comune di Molfetta, che vedrà al lavoro il prossimo anno numerosi psicologi in tutte le istituzioni scolastiche del primo ciclo della nostra città.
Gli atti del convegno, insieme alla documentazione delle attività svolte nel corso dell'anno scolastico e ai prodotti realizzati dagli alunni, contribuiranno alla diffusione dell'esperienza e alla condivisione di buone pratiche per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo la cui attuazione, come previsto dal Piano di intervento della scuola, proseguirà nei prossimi anni.