Buche, crepe, dossi rallentatori: strade colabrodo

Mobilità pericolosa in città tra le strade colabrodo

mercoledì 10 agosto 2016
A cura di Andrea Teofrasto
Strade straziate. Buche su buche. Voragini apparse all'improvviso, crepe sempre più profonde, asfalto scoppiato a causa delle infiltrazioni e martoriato dall'assenza di manutenzione. Il manto stradale del Lungomare Colonna assomiglia ogni giorno di più a un colabrodo. A soffrirne non sono solo i pneumatici e gli ammortizzatori delle nostre auto, ma la mobilità cittadina in genere.

Il problema interessa la rimozione dei dossi stradali rallentatori, dissuasori di velocità: le installazioni pensate per moderare la velocità dei veicoli nei centri abitati, con gli scossoni che provocano nei veicoli che li scavalcano a una velocità superiore a quella consentita. Sul tratto stradale del Lungomare di Molfetta (nei pressi dell'INPS) sono scomparsi.

Da diversi giorni sono riprese le segnalazioni di molti cittadini in merito al deterioramento dell'asfalto legato al conseguente distacco dei famigerati «dossi artificiali», che diventano in questo modo, pericolosi sia per gli automobilisti che per i motociclisti, oltre a procurare danni ai mezzi meccanici. Laddove l'installazione è possibile, è obbligatorio effettuare una manutenzione periodica affinché un dissuasore di velocità, che serve per evitare incidenti, non diventi un pericolo esso stesso. Si potrebbe comprendere la ragione della loro installazione, ossia quella di limitare la velocità degli automobilisti.

Dopo la rimozione dei dossi, sono mancate le riparazioni dei crateri-trappola. Non ci sono stati neppure interventi provvisori. Eppure il sollevamento del manto ha creato problemi alla circolazione in questi giorni. Assurdo che al momento non sia intervenuto nessuno.