Boss del foggiano chiede il pizzo al suo compagno di cella, molfettese
In manette la moglie e la figlia, incaricate della riscossione
venerdì 7 novembre 2014
07.31
Incredibile estorsione quella scoperta dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta che hanno arrestato la moglie e la sorella di un boss di San Severo (Foggia), detenuto presso il carcere di Trani.
A portare alla luce la vicenda la denuncia della figlia di un 60enne, compagno di cella del boss, minacciato di morte qualora non avesse fatto consegnare alle donne 2.500 euro. Alla consegna, però, fissata al casello autostradale di Molfetta, si sono presentati i carabinieri che hanno arrestato le due donne con l'accusa di estorsione.
Entrambe sono state messe a disposizione della Procura della Repubblica di Trani presso la locale casa circondariale. Il boss dovrà rispondere dell'accusa di essere il mandante dell'estorsione.
A portare alla luce la vicenda la denuncia della figlia di un 60enne, compagno di cella del boss, minacciato di morte qualora non avesse fatto consegnare alle donne 2.500 euro. Alla consegna, però, fissata al casello autostradale di Molfetta, si sono presentati i carabinieri che hanno arrestato le due donne con l'accusa di estorsione.
Entrambe sono state messe a disposizione della Procura della Repubblica di Trani presso la locale casa circondariale. Il boss dovrà rispondere dell'accusa di essere il mandante dell'estorsione.