Bombe a Molfetta, l'appello di De Scisciolo: «Coraggio, denunciate»
Parla il vice presidente nazionale della Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane
venerdì 10 settembre 2021
11.24
«Su quanto avvenuto nelle ultime ore a Molfetta, credo che gli imprenditori debbano iniziare a nutrire piena fiducia nei confronti delle istituzioni perché dal tunnel senza uscita delle estorsioni si può uscire solamente avendo il coraggio di denunciare la propria vessazione e il proprio disagio alle nostre forze dell'ordine».
È l'appello che ha voluto formulare Renato De Scisciolo, vice presidente nazionale della Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane, dopo i tre ordigni piazzati in una palazzina in costruzione in via don Grittani (i primi due) e in una villetta a schiera in viale della Libertà (il terzo) e fatti esplodere. «Lo Stato - continua - attraverso la legge n. 44/99, sostiene e incoraggia chi decide di denunciare, tutela gli imprenditori e, a titolo di risarcimento, fornisce un contributo».
Lo Stato si fa carico, secondo un principio di solidarietà, del costo derivante dalle denunce degli operatori economici. Per combattere efficacemente il fenomeno dell'estorsione è previsto un Fondo di Solidarietà che viene dato agli operatori economici, ai commercianti, agli artigiani vittime di estorsione. L'elargizione è data ai soggetti vittime di richieste estorsive allo scopo di costringerli ad aderire, per ritorsione alla mancata adesione e in conseguenza di episodi di intimidazione.
«Oggi Molfetta può avere questo coraggio, bisogna denunciare. Chi lo ha fatto non ha più avuto ritorsioni. E poi chi denuncia - conclude De Scisciolo - crea uno scudo attorno, mentre chi paga diviene complice della criminalità. Qualsiasi avvisaglia va segnalata alle forze dell'ordine, noi saremo vicini a chi denuncia».
È l'appello che ha voluto formulare Renato De Scisciolo, vice presidente nazionale della Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane, dopo i tre ordigni piazzati in una palazzina in costruzione in via don Grittani (i primi due) e in una villetta a schiera in viale della Libertà (il terzo) e fatti esplodere. «Lo Stato - continua - attraverso la legge n. 44/99, sostiene e incoraggia chi decide di denunciare, tutela gli imprenditori e, a titolo di risarcimento, fornisce un contributo».
Lo Stato si fa carico, secondo un principio di solidarietà, del costo derivante dalle denunce degli operatori economici. Per combattere efficacemente il fenomeno dell'estorsione è previsto un Fondo di Solidarietà che viene dato agli operatori economici, ai commercianti, agli artigiani vittime di estorsione. L'elargizione è data ai soggetti vittime di richieste estorsive allo scopo di costringerli ad aderire, per ritorsione alla mancata adesione e in conseguenza di episodi di intimidazione.
«Oggi Molfetta può avere questo coraggio, bisogna denunciare. Chi lo ha fatto non ha più avuto ritorsioni. E poi chi denuncia - conclude De Scisciolo - crea uno scudo attorno, mentre chi paga diviene complice della criminalità. Qualsiasi avvisaglia va segnalata alle forze dell'ordine, noi saremo vicini a chi denuncia».