Boccia a Molfetta a sostegno di Drago: «La città abbia uno scatto di reni»

Il candidato sindaco: «Compito di un’amministrazione è promuovere lo sviluppo economico»

sabato 28 maggio 2022 18.15
A cura di Rosanna Buzzerio
I giovani al centro dell'incontro del candidato sindaco, Lillino Drago, affiancato ieri a Corso Umberto dall'ex ministro, l'on. Francesco Boccia.

Proprio dai giovani (Francesca Bellifemine, Dario La Forgia, Anna Chiara Messina, Alberto D'Amato) nasce la richiesta di una Molfetta a loro misura. Una Molfetta che sappia offrire loro delle opportunità per rimanere in città, per far crescere i propri talenti e le proprie competenze, mettendole al servizio della città. Insomma, chiedono la possibilità di scegliere di andar via, non di essere obbligati ad andar via.

Non ha dubbi l'on. Boccia che «in questa fase storica senza l'incoscienza delle nuove generazioni non si interpretano fino in fondo i cambiamenti che viviamo. Dobbiamo creare le stesse condizioni perché i talenti abbiano le stesse possibilità, i giovani non chiedono favori, ma diritti».

Ammira l'essersi messi in gioco di questi ragazzi e invita la città, che l'ex ministro conosce bene, a fare «uno scatto di reni, affinché ci sia questa rivoluzione interiore. Ci sono state delle luci che si sono accese con l'amministrazione di Paola, poi si sono spente. Oggi abbiamo il dovere di guardare avanti».

Esorta, soprattutto i molfettesi, a non aver paura di osare. Ricorda come la Puglia sia stata trasformata in pochi anni, di come le cose siano cambiate a Bari, di come la legalità sia stata più forte dell'illegalità. Di come la Puglia abbia completamente cambiato la propria rotta.

Seguendo l'esempio a livello regionale e di altre città della Puglia, sollecita i cittadini a rompere gli schemi e per farlo occorrono le energie dei giovani.

Al candidato sindaco, Lillino Drago, lo invita a riaccendere quella luce spenta a Molfetta, ritornando a raccontare la città dalle sue origini, dal mare.

E' proprio dal mare parte l'intervento del candidato Sindaco, Lillino Drago, o meglio dalla costruzione del porto commerciale, per il quale dice «sono previsti altri 3 anni di lavoro, altri soldi dello Stato, ma non sappiamo il ritorno economico che quell'opera porterà a Molfetta».

Per Drago bisognerebbe incominciare dal porto turistico, che andrebbe inserito in un percorso turistico, andrebbero create quelle condizioni per cui Molfetta diventi attrattiva come città turistica, nel senso di creare eventi di qualità per tutto l'anno, al contempo il turismo sarebbe di forte traino al commercio. Infatti per Drago il problema fondamentale del commercio, soprattutto quello cittadino, è legato alla mancanza di consumatori.

Per quanto riguarda l'urbanistica, il candidato sindaco, afferma «la nostra idea urbanistica, non è distruggere l'impresa edile, è reindirizzare l'industria edile verso la riqualificazione di un agglomerato urbano che si sta degradando e che sta morendo, senza consumare ulteriori spazi».

Nel suo intervento si sofferma sull'importanza del mondo agricolo, come del Piano degli insediamenti produttivi, del Duc adottato ma senza sentire la base, della biblioteca chiusa da due anni, delle delibere che per il candidato sindaco vengono fatte per fini elettorali senza una programmazione.

Conclude il suo intervento dicendo: «non sono un illusionista, non vengo a promettervi niente, se non il mio impegno 24 ore al giorno per questa città, ma per fare le cose, portandole a termine, nella maniera più economica possibile. Compito di un'amministrazione non è promettere assunzioni clientelari, ma promuovere lo sviluppo economico. Dobbiamo lasciare dei giovani che hanno la dignità del lavoro, che siano maturi politicamente, che dopo di noi possano prendere in mano l'amministrazione di questa città e farla sviluppare in una maniera politicamente e democraticamente corretta».

Durante l'incontro il candidato sindaco, Lillino Drago, spiega a seguito del naufragio del rimorchiatore Franco P., in cui risultano dispersi due molfettesi, ha preferito il silenzio, così l'incontro con il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, è stato rimandato.
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