Il Pd non torna indietro: giunta appesa a un filo
Dalle accuse di "poltronificio" e "rimpasti" al mancato dietrofront di Tommaso Spadavecchia.
lunedì 13 luglio 2015
6.23
La convivenza era ed è sul filo del rasoio ormai da tempo, logorata da lunghissimi periodi di silenzio e mancanza costante di confronto con il Bilancio di Previsione che incombe e la maggioranza sempre più appesa a quel filo tanto, forse troppo sottile, che può spezzarsi da un momento all'altro. Così, a poche settimane dal voto in aula, il divorzio tra coloro che hanno appoggiato la lista "Noi a sinistra per la Puglia" e il Pd, sembra sempre più imminente.
Il Pd infatti potrebbe fare quadrato dal punto di vista numerico e, come è facilmente prevedibile, rimandare al mittente il sindaco con le "dimissioni forzate" della giunta Natalicchio. Ma questa è una notizia piuttosto scontata. Il Pd - nonostante la diplomazia tra le parti sia in corso - pare voglia restare fermo sulla sua linea e confermare la impossibilità di assecondare la richiesta del sindaco in merito a un rientro di Tommaso Spadavecchia (Assessore alle attività produttive, annona e sport) in giunta.
Spadavecchia è uomo di partito e dunque il Pd dovrebbe restare in maggioranza ma non in giunta, così come Rifondazione Comunista e Centro Democratico. Sembrerebbe che le accuse di "poltronificio" e "rimpasti" poste in essere dal sindaco Paola Natalicchio abbiano prodotto lo scatto di orgoglio di un partito che dice di avere a cuore solo la città e non le poltrone. La politica, il confronto senza porre veti, può essere fatta anche in piedi e il Pd sembra essere disposto a tenere fede agli impegni elettorali e programmatici anche restando in piedi tra i banchi della maggioranza.
Il Pd infatti potrebbe fare quadrato dal punto di vista numerico e, come è facilmente prevedibile, rimandare al mittente il sindaco con le "dimissioni forzate" della giunta Natalicchio. Ma questa è una notizia piuttosto scontata. Il Pd - nonostante la diplomazia tra le parti sia in corso - pare voglia restare fermo sulla sua linea e confermare la impossibilità di assecondare la richiesta del sindaco in merito a un rientro di Tommaso Spadavecchia (Assessore alle attività produttive, annona e sport) in giunta.
Spadavecchia è uomo di partito e dunque il Pd dovrebbe restare in maggioranza ma non in giunta, così come Rifondazione Comunista e Centro Democratico. Sembrerebbe che le accuse di "poltronificio" e "rimpasti" poste in essere dal sindaco Paola Natalicchio abbiano prodotto lo scatto di orgoglio di un partito che dice di avere a cuore solo la città e non le poltrone. La politica, il confronto senza porre veti, può essere fatta anche in piedi e il Pd sembra essere disposto a tenere fede agli impegni elettorali e programmatici anche restando in piedi tra i banchi della maggioranza.