Blue Whale, 17enne seduto sui binari salvato dal suicidio
A impedire la morte i Carabinieri avvertiti da una telefonata anonima. Sequestrati tutti i mezzi elettronici, s'indaga per istigazione al suicidio
venerdì 2 giugno 2017
07.00
Sospetto caso di Blue Whale a Molfetta.
La chiamata al 112 è giunta poco prima delle ore 06.00 del mattino. Un ignoto interlocutore, rimasto anonimo, ha avvisato il carabiniere in servizio presso la centrale operativa della Compagnia di Molfetta, che un giovane era salito sul cavalcavia della ferrovia, a qualche centinaio di metri dalla stazione ferroviaria di Molfetta.
Dopo essersi sporto, ha raccontato sempre l'uomo, ha visto il giovane scendere ed incamminarsi lungo la strada ferrata; il giovane, era seduto sui binari, quasi in uno stato di incoscienza. Immediatamente, l'operatore ha allertato la pattuglia del 112 che si è recata sul posto.
Un ragazzo, si scoprirà subito dopo essere appena 17enne, è fermo sui binari; deciso, quasi isolato da quello che lo circonda, non ha ascoltato l'invito dei militari a desistere dal gesto e ad allontanarsi dalla linea ferrata. Nel frattempo è partita la richiesta di interrompere la circolazione dei treni, in quel tratto.
Il tempo passava inesorabile e bisognava comunque evitare il peggio. Scorto, infatti, il sopraggiungere del treno, i militari, scavalcata la recinzione, senza perdere tempo, hanno afferrato il ragazzo per un braccio e dopo, averlo trascinato, sono riusciti a portarlo in salvo.
Il giovane non è riuscito a dare spiegazioni del suo gesto. Sulle sue braccia, mani e fronte, però i militari hanno riscontrato evidenti tagli orizzontali, verticali e circolari, da cui usciva ancora sangue vivo. Tracce di chiaro autolesionismo che hanno insospettito i militari.
La procedura online è stata studiata ed i comportamenti nonché le conseguenze sono conosciute. Il giovane, all'improvviso, senza che nessuno facesse riferimento ad alcunché, ha riferito che non c'entra il Blue Whale, ma la sua, invece, è apparsa una vera e propria confessione. Un grido d'aiuto. I genitori, accorsi immediatamente, hanno voluto ringraziare i militari, offrendo la massima collaborazione.
Il ragazzo invece è stato trasportato presso il Policlinico di Bari per le cure del caso. Sono stati sequestrati tutti i mezzi elettronici di comunicazione del giovane, hardware e software, tablet e smartphone, per verificare la sussistenza di eventuali elementi utili per ricondurre l'accaduto al gioco online.
Il giovane negli ultimi giorni era andato al cinema per vedere un film horror e, confidandosi con la madre, in ospedale, ha anche detto che passeggiava lungo quella strada ferrata sin dalle ore 04.00 del mattino, proprio l'orario simbolo della balena blu.
I Carabinieri, coordinati dal capitano Vito Ingrosso, indagano quindi, sotto la direzione della Procura per i Minorenni di Bari e di quella Ordinaria di Trani, per istigazione al suicidio, aggravata, poiché in danno di minorenne.
La chiamata al 112 è giunta poco prima delle ore 06.00 del mattino. Un ignoto interlocutore, rimasto anonimo, ha avvisato il carabiniere in servizio presso la centrale operativa della Compagnia di Molfetta, che un giovane era salito sul cavalcavia della ferrovia, a qualche centinaio di metri dalla stazione ferroviaria di Molfetta.
Dopo essersi sporto, ha raccontato sempre l'uomo, ha visto il giovane scendere ed incamminarsi lungo la strada ferrata; il giovane, era seduto sui binari, quasi in uno stato di incoscienza. Immediatamente, l'operatore ha allertato la pattuglia del 112 che si è recata sul posto.
Un ragazzo, si scoprirà subito dopo essere appena 17enne, è fermo sui binari; deciso, quasi isolato da quello che lo circonda, non ha ascoltato l'invito dei militari a desistere dal gesto e ad allontanarsi dalla linea ferrata. Nel frattempo è partita la richiesta di interrompere la circolazione dei treni, in quel tratto.
Il tempo passava inesorabile e bisognava comunque evitare il peggio. Scorto, infatti, il sopraggiungere del treno, i militari, scavalcata la recinzione, senza perdere tempo, hanno afferrato il ragazzo per un braccio e dopo, averlo trascinato, sono riusciti a portarlo in salvo.
Il giovane non è riuscito a dare spiegazioni del suo gesto. Sulle sue braccia, mani e fronte, però i militari hanno riscontrato evidenti tagli orizzontali, verticali e circolari, da cui usciva ancora sangue vivo. Tracce di chiaro autolesionismo che hanno insospettito i militari.
La procedura online è stata studiata ed i comportamenti nonché le conseguenze sono conosciute. Il giovane, all'improvviso, senza che nessuno facesse riferimento ad alcunché, ha riferito che non c'entra il Blue Whale, ma la sua, invece, è apparsa una vera e propria confessione. Un grido d'aiuto. I genitori, accorsi immediatamente, hanno voluto ringraziare i militari, offrendo la massima collaborazione.
Il ragazzo invece è stato trasportato presso il Policlinico di Bari per le cure del caso. Sono stati sequestrati tutti i mezzi elettronici di comunicazione del giovane, hardware e software, tablet e smartphone, per verificare la sussistenza di eventuali elementi utili per ricondurre l'accaduto al gioco online.
Il giovane negli ultimi giorni era andato al cinema per vedere un film horror e, confidandosi con la madre, in ospedale, ha anche detto che passeggiava lungo quella strada ferrata sin dalle ore 04.00 del mattino, proprio l'orario simbolo della balena blu.
I Carabinieri, coordinati dal capitano Vito Ingrosso, indagano quindi, sotto la direzione della Procura per i Minorenni di Bari e di quella Ordinaria di Trani, per istigazione al suicidio, aggravata, poiché in danno di minorenne.