Blitz in Comune a Molfetta. Nel mirino il porto, acquisiti documenti
Inchiesta della Procura di Trani: le Fiamme Gialle hanno perquisito anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Taranto
mercoledì 16 febbraio 2022
19.17
Sono arrivati al Comune di Molfetta questa mattina prima delle ore 08.00. E contemporaneamente negli uffici del porto e presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Taranto. I militari della Guardia di Finanza della locale Tenenza hanno fatto ingresso nell'edificio comunale diretti nelle stanze del I Settore.
Le perquisizioni (tre i mandati, tutti a firma dei pubblici ministeri titolari dell'inchiesta, Giuseppe Francesco Aiello e Francesco Tosto, entrambi della Procura della Repubblica di Trani, nda) sono durate l'intera mattinata ed hanno portato all'acquisizione di alcuni documenti sui lavori per il nuovo porto commerciale. Al centro dell'indagine alcune presunte irregolarità nello svolgimento dei lavori in merito ai materiali usati e all'impatto ambientale, nello specifico sul mare Adriatico.
I lavori del nuovo porto di Molfetta sono ripresi nel 2020 dopo una lunga vicenda giudiziaria conclusa senza colpevoli: l'area era stata sequestrata dalla Procura della Repubblica di Trani il 7 ottobre del 2013 nell'ambito di un'indagine su una presunta maxi frode da 150 milioni di euro per la sua costruzione. Il processo si è concluso con l'assoluzione dei 28 imputati «perché il fatto non sussiste». Adesso una nuova inchiesta si abbatte sul porto per presunte irregolarità nei lavori.
I lavori (in 820 giorni prevedono il completamento della banchina a nord-ovest e del molo di sopraflutto) trasformeranno entro il 2022 Molfetta in una importante area logistica al servizio del trasporto merci via mare. Lavori funzionali alla salvaguardia, alla sicurezza, alla navigazione e all'ormeggio del bacino portuale.
Le perquisizioni (tre i mandati, tutti a firma dei pubblici ministeri titolari dell'inchiesta, Giuseppe Francesco Aiello e Francesco Tosto, entrambi della Procura della Repubblica di Trani, nda) sono durate l'intera mattinata ed hanno portato all'acquisizione di alcuni documenti sui lavori per il nuovo porto commerciale. Al centro dell'indagine alcune presunte irregolarità nello svolgimento dei lavori in merito ai materiali usati e all'impatto ambientale, nello specifico sul mare Adriatico.
I lavori del nuovo porto di Molfetta sono ripresi nel 2020 dopo una lunga vicenda giudiziaria conclusa senza colpevoli: l'area era stata sequestrata dalla Procura della Repubblica di Trani il 7 ottobre del 2013 nell'ambito di un'indagine su una presunta maxi frode da 150 milioni di euro per la sua costruzione. Il processo si è concluso con l'assoluzione dei 28 imputati «perché il fatto non sussiste». Adesso una nuova inchiesta si abbatte sul porto per presunte irregolarità nei lavori.
I lavori (in 820 giorni prevedono il completamento della banchina a nord-ovest e del molo di sopraflutto) trasformeranno entro il 2022 Molfetta in una importante area logistica al servizio del trasporto merci via mare. Lavori funzionali alla salvaguardia, alla sicurezza, alla navigazione e all'ormeggio del bacino portuale.