Bilancio di Previsione: la maggioranza è appesa a un filo
Caccia ai 13 voti "utili" sul Bilancio di Previsione.
lunedì 6 luglio 2015
7.28
C'è chi sarà costretto a rinviare la partenza per le vacanze. Chi, invece, dovrà tornare prima del previsto o interrompere le ferie. Tutto per raggiungere la fatidica soglia dei 13 voti. Quelli che serviranno nei prossimi giorni in Consiglio comunale per approvare il Bilancio di Previsione. Paola Natalicchio non può più fare a meno di nessuno e i conti si dovranno fare per tentare di superare lo scoglio del Bilancio di Previsione e andare avanti. Facile a dirsi, difficile a farsi vista la situazione. E' l'anticamera della crisi dell'amministrazione comunale? Forse. Le premesse ci sono tutte. Anche se l'"aiutino" potrebbe arrivare proprio dai banchi dell'opposizione.
Il Partito democratico divora i suoi leader come Crono divorava i suoi figli. E' un'attitudine irresistibile che si ripete ad ogni stagione politica. Negli ultimi tempi a Molfetta, forse troppo spesso. de Nicolo chiede il riassetto amministrativo. E per arrivarci ha dovuto bypassare dal congresso del Pd che lo ha eletto neo segretario dei democratici. Tale riassetto lo sta portando dentro le istituzioni, al più alto livello e, come un partitocrate di elevata caratura peraltro, lancia la sfida al sindaco Natalicchio partendo dagli argomenti programmatici (questi sì degni di un vero e proprio confronto congressuale), come la vivibilità e della fruizione di spazi comuni (dall'impiantistica sportiva alla gestione delle aree verdi), dell'igiene urbana, della sicurezza e del contrasto ai fenomeni di illegalità diffusa come l'abusivismo commerciale, delle politiche e degli spazi sportivi, turistici e culturali, della attivazione dei meccanismi di supporto a tutte le attività economiche e produttive, delle opere pubbliche, della trasparenza, della qualità della vita, delle scelte sul futuro del Porto, del futuro urbanistico della città, del welfare e, non ultimo, delle scelte in materia di fiscalità comunale.
Ne abbiamo viste e sentite di cotte e di crude in tal senso. Il problema, dunque, è un altro. E attiene alla tenuta stessa della maggioranza. Il Pd ritiene non condivisibile la posizione del Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, di non accettare la apertura di un confronto per verificare - dopo l'uscita dal Partito degli assessori Gadaleta ed Abbattista - il riequilibrio della presenza in Giunta del Partito stesso. Il duello de Nicolo-Natalicchio è soltanto all'inizio, ma rischia di provocare un big bang di proporzioni rilevanti se la "staffetta", che al momento quasi tutti danno per scontata, dovesse concretizzarsi. Ne risentirebbe inevitabilmente più di altri l'amministrazione comunale di centrosinistra.
Il rischio è reale. Il Bilancio di Previsione può nuocere alla sinistra. Da qualche giorno, mano a mano che il Consiglio comunale (si farà entro fine luglio) si avvicinava, la preoccupazione in casa democratica è di non raggiungere una quota decente di preferenze in aula, per proseguire il nuovo corso politico iniziato nel 2013 dopo la vittoria al ballottaggio. Fiutata l'aria, evidentemente, nessuno se la sente di scommettere più di tanto su numeri che rimarranno incerti fino all'ultimo, a dispetto delle voci che danno, comunque, per certo l'aiutino proveniente dall'opposizione.
Il Partito democratico divora i suoi leader come Crono divorava i suoi figli. E' un'attitudine irresistibile che si ripete ad ogni stagione politica. Negli ultimi tempi a Molfetta, forse troppo spesso. de Nicolo chiede il riassetto amministrativo. E per arrivarci ha dovuto bypassare dal congresso del Pd che lo ha eletto neo segretario dei democratici. Tale riassetto lo sta portando dentro le istituzioni, al più alto livello e, come un partitocrate di elevata caratura peraltro, lancia la sfida al sindaco Natalicchio partendo dagli argomenti programmatici (questi sì degni di un vero e proprio confronto congressuale), come la vivibilità e della fruizione di spazi comuni (dall'impiantistica sportiva alla gestione delle aree verdi), dell'igiene urbana, della sicurezza e del contrasto ai fenomeni di illegalità diffusa come l'abusivismo commerciale, delle politiche e degli spazi sportivi, turistici e culturali, della attivazione dei meccanismi di supporto a tutte le attività economiche e produttive, delle opere pubbliche, della trasparenza, della qualità della vita, delle scelte sul futuro del Porto, del futuro urbanistico della città, del welfare e, non ultimo, delle scelte in materia di fiscalità comunale.
Ne abbiamo viste e sentite di cotte e di crude in tal senso. Il problema, dunque, è un altro. E attiene alla tenuta stessa della maggioranza. Il Pd ritiene non condivisibile la posizione del Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, di non accettare la apertura di un confronto per verificare - dopo l'uscita dal Partito degli assessori Gadaleta ed Abbattista - il riequilibrio della presenza in Giunta del Partito stesso. Il duello de Nicolo-Natalicchio è soltanto all'inizio, ma rischia di provocare un big bang di proporzioni rilevanti se la "staffetta", che al momento quasi tutti danno per scontata, dovesse concretizzarsi. Ne risentirebbe inevitabilmente più di altri l'amministrazione comunale di centrosinistra.
Il rischio è reale. Il Bilancio di Previsione può nuocere alla sinistra. Da qualche giorno, mano a mano che il Consiglio comunale (si farà entro fine luglio) si avvicinava, la preoccupazione in casa democratica è di non raggiungere una quota decente di preferenze in aula, per proseguire il nuovo corso politico iniziato nel 2013 dopo la vittoria al ballottaggio. Fiutata l'aria, evidentemente, nessuno se la sente di scommettere più di tanto su numeri che rimarranno incerti fino all'ultimo, a dispetto delle voci che danno, comunque, per certo l'aiutino proveniente dall'opposizione.